Black Friday e Cyber Monday, arrivano le previsioni di Tradedoubler
A un mese dalla Black Week 2023, che raggiungerà il culmine il 24 novembre con il Black Friday e il Cyber Monday il lunedì successivo, arrivano le previsioni sulla settimana più calda dell’anno. Tradedoubler, agenzia di performance marketing, con il suo Osservatorio interpreta i numeri relativi agli ordini registrati nella sua piattaforma nell’ultimo quinquennio e riflettendo sulle condizioni macroeconomiche attuali e su cosa è diventata la black week nel tempo.
I dati relativi al periodo 2018-2022 confermano che l’interesse dei consumatori per la black week non è sceso. “Allo stesso tempo, i brand sono perfettamente consapevoli dell’opportunità offerte dal performance marketing e confermano l’interesse crescente per questa alternativa, pianificando insieme agli account Tradedoubler campagne personalizzate e su scontistiche di forte appeal con sempre maggiore anticipo” si legge in una nota stampa. “E proprio per concordare la strategia migliore, è fondamentale analizzare i dati degli anni precedenti, ricavando insight relativi alle attività, ai publisher e ai mercati più performanti”.
L’osservatorio Tradedoubler conferma che, in termini di vendite, l’ultimo trimestre dell’anno - che dalla Black Week si estende fino al periodo natalizio e agli sconti di gennaio - contribuisce mediamente al 35% sul totale del fatturato anche se, per alcuni brand, si raggiunge anche il 40%.
Un raddoppio del volume delle vendite
Confrontando una settimana standard con la black week nell’arco di cinque anni, lo scontrino medio cresce di circa il 7%, mantenendosi in un intervallo compreso tra gli 85 e i 90 euro. Mentre il volume totale delle vendite registrate in piattaforma evidenzia un puntuale raddoppio durante la black week (+98% di media sui cinque anni) con ulteriori picchi di vendite il giorno del black friday (+131%) e del cyber monday (+74%) rispetto a quelli immediatamente precedenti all’interno della settimana.
I dati relativi alle vendite e al totale degli ordini sul quinquennio, che comunque comprendono periodi molto atipici come il 2020 e il 2021, dimostrano come la black week sia ancora un periodo caldo per le strategie di marketing dei brand, nonostante i cambi di scenario degli ultimi anni.
“Sappiamo, infatti, che i consumatori sono alle prese con le fluttuazioni del tasso di inflazione e con l’erosione del potere d’acquisto. Ma, se ciò può far pensare a una frenata dei consumi, è altrettanto vero che l’attenzione alle spese incentiva gli acquisti in periodi promozionali come la black week” scrive Tradedoubler nel comunicato.
Inoltre, i retailer, Amazon in primis con sempre più Prime Day, ormai attivano campagne di scontistica online e offline in diversi periodi dell’anno. Non solo, i brand hanno anche imparato a prepararsi con largo anticipo all’appuntamento più caldo dell’anno con attività push mirate a far crescere l’hype tra i consumatori e a battere sul tempo la concorrenza.
I comparti più in crescita
Relativamente ai mercati verticali, se i dati sui cinque anni confermano i soliti noti – Consumer Electonics e Fashion tra tutti –, negli ultimi due anni l’osservatorio Tradedoubler registra maggiori investimenti in performance marketing da parte di brand dell’Health & Beauty, dell’Home & Garden e Fai-da-Te, del Travel, ma anche dei comparti Pet, Utilities e Luxury. In particolare, nel biennio 2021-2022, il valore degli ordini dei brand Travel presenti a portafoglio Tradedoubler è cresciuto del 177%, quello dell’Health & Beauty del 122% e dell’Home & Garden del 67%
“L’Osservatorio Tradedoubler conferma che la black week è il periodo più importante e remunerativo dell’anno per i nostri advertiser – afferma Gianpaolo Vincenzi, country manager di Tradedoubler Italia -. Per questo, deve essere ancora considerato un appuntamento da non perdere e da preparare tempestivamente con una strategia specifica. Gli specialisti di Tradedoubler stanno lavorando con i brand già da settembre per affinare le campagne, definire la giusta scontistica per i prodotti più attraenti e individuare i publisher più opportuni”.
In particolare, parlando di publisher, quest’anno Tradedoubler si aspetta le performance più alte da editori non tradizionali. Se, da un lato, si conferma il successo dei siti di Couponing e di Cashback/Loyalty, l’osservatorio rileva una crescita negli ultimi cinque anni di categorie come i siti verticali, i social media e i Google css. Ciò conferma una nuova maturità del consumatore, che si informa con più attenzione, sceglie canali specializzati, si affida sempre di più agli influencer e si attiva con largo anticipo.
In definitiva, il maggior interesse dei brand per strategie alternative al puro advertising conferma una certa maturità strategica. Dopo la decisione obbligata di investire in un ecommerce più funzionale e in una maggiore visibilità online a causa del lockdown del 2020, infatti, oggi i retailer hanno bisogno di registrare il massimo ritorno di quel tipo di investimento. Per questo inseriscono sempre più volentieri il performance marketing nel loro bouquet di iniziative di digital marketing. Un modello che garantisce un roi nativo grazie alla caratteristica di retribuire i publisher solo a conversione acquisita.