Da sinistra: Elena Magni e Simona Maggini
Dagli anni Novanta a oggi l’advertising ha attraversato un’era geologica, in cui è cambiato (quasi) tutto: mezzi, tempi, modi e contenuti. Una trasformazione radicale che Simona Maggini, Country Manager di WPP Italia e Ceo di VMLY&R Italia ripercorre con il tono leggero del romanzo in "Corrono le idee – Una vita nell’advertising", il suo primo libro, scritto insieme alla copywriter Elena Magni e in libreria da questa settimana per Mondadori Electa.
“Corrono le idee”, presentato giovedì a Milano alla stampa, non è un manuale, ma qualcosa che sta tra una guida e un romanzo, con al cento una vicenda umana e professionale: quella di Simona Maggini, entrata come stagista in BGS D’Arcy nel 1999 e protagonista di una brillante carriera che l’ha portata ad essere dal 2015 Ceo dell’agenzia pubblicitaria VMLY&R Italia e da luglio 2020 anche Country Manager di WPP in Italia.
Nel libro, il lettore trova dunque 25 anni di storie nel mondo della pubblicità: retroscena e sfide quotidiane, aneddoti curiosi e realmente accaduti che, in qualche momento, richiamano le atmosfere di Mad Men, ma che danno corpo anche a una storia del lessico e del linguaggio della comunicazione, dei materiali iconici che hanno segnato le diverse epoche, dell’incredibile varietà umana che anima il mondo dell’advertising (il direttore creativo, l’account, il copywriter, l’art director, lo strategic planner, il digital specialist, il cliente…).
Attraversando grandi trasformazioni come il passaggio dal materiale all'immateriale, l'uscita del planning & buying dalle agenzie pubblicitarie con la nascita dei centri media, la nascita di nuovi paradigmi e modelli operativi all'insegna della customer centricity, il mondo della pubblicità ha superato grandi trasformazioni. Eppure resta, a dispetto di un ruolo sempre più centrale di dati e algoritmi, un mondo in cui un’idea non vede quasi mai la luce nella forma originaria in cui è nata, e che, negli ultimi anni, tende progressivamente ad abbandonare gli stereotipi classici per fare spazio a istanze decisamente più attuali, come diversity, inclusion e social activism.
"In questi 25 anni sono cambiate tante cose, forse il mondo della pubblicità ha perso anche un po' del proprio appeal, ma di sicuro non ha smarrito la passione, l'amore di chi ci lavora, che resta fondamentale. Ed è questa passione che abbiamo voluto raccontare, tra il serio e il faceto, con un tono leggero, per intrattenere e soddisfare le curiosità di chi vuole conoscere il mondo della pubblicità di oggi", ha detto Simona Maggini. Ed è proprio dalla passione che il mondo della pubblicità deve ripartire per ritrovare tutto il proprio slancio: "L'augurio è che il settore sappia rimettere le persone al centro della propria identità. Le loro capaictà e, perché no, anche le loro debolezze. In una parola - ha detto la country manager di WPP Italia - le loro emozioni".