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21/01/2025
di Mario Mancuso

Apple domina la classifica Brand Finance Global 500

Il gigante tecnologico si conferma il marchio più prezioso al mondo, trainando il settore tecnologico nella classifica annuale

Apple domina la classifica Global Brands 500

Apple domina la classifica Global Brands 500

Durante il World Economic Forum 2025 di Davos, sono stati presentati oggi, 21 gennaio, i risultati del report Brand Finance Global 500 2025, che classifica i 500 principali brand al mondo in base al valore del loro trademark. Apple si conferma al primo posto come marchio più prezioso, con un valore di 574,5 miliardi di dollari.

Questo risultato evidenzia il costante dominio della casa di Cupertino nel panorama tecnologico globale, grazie a un incremento dell'11% rispetto all'anno precedente. Come sottolinea Massimo Pizzo, Senior Consultant di Brand Finance, con un valore di oltre 3.200 miliardi di dollari, Apple è anche l'azienda con il maggior valore assoluto di asset intangibili non a bilancio, pari al 97% del valore totale.


Leggi anche: TOP BRAND GLOBALI NEL 2024: SUL PODIO APPLE, MICROSOFT E GOOGLE


Microsoft mantiene il secondo posto con un valore del marchio di 461,1 miliardi di dollari (+35%), supportato da asset intangibili poco inferiori ai 3.000 miliardi di dollari. Seguono, nello stesso ordine dello scorso anno, Google con 413 miliardi (+24%) e Amazon con 356,4 miliardi (+15%).

Il report rivela che il valore complessivo delle imprese quotate a livello globale è cresciuto del 19% rispetto all'anno precedente, grazie soprattutto all'aumento del 35% degli asset intangibili non a bilancio. La classifica evidenzia la forte presenza dei marchi tecnologici e legati all'intelligenza artificiale ai vertici, dimostrando l'importanza crescente di questi settori nell'economia mondiale.

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La crescita di TikTok

Il report di Brand Finance analizza anche i marchi che hanno registrato la crescita più significativa dal 2020. Tra questi, spicca TikTok, che, valutato per la prima volta nel 2022, ha raggiunto un valore di 105,8 miliardi di dollari, rispetto ai 59 miliardi iniziali (+79%). Altri brand in forte espansione includono DraftKings (5,1 miliardi di dollari, rispetto ai soli 18 milioni del 2020) e FanDuel (7 miliardi di dollari, dai 56 milioni di quattro anni fa), trainati dalla crescente legalizzazione del gioco d’azzardo online negli Stati Uniti.

Anche i marchi di semiconduttori come NVIDIA (87,9 miliardi, dai 4,7 miliardi del 2020), AMD (11 miliardi, rispetto a 1,4 miliardi) e TSMC (34,2 miliardi, dai 8,6 miliardi) hanno mostrato un forte sviluppo, grazie al loro ruolo centrale nello sviluppo di nuove tecnologie. Tra i giganti tecnologici, Apple e Microsoft continuano a essere leader indiscussi, registrando rispettivamente crescite di 409 miliardi e 344 miliardi in quattro anni.

Secondo David Haigh, Fondatore e CEO di Brand Finance: “La nostra analisi dei marchi che sono cresciuti di più dal 2020 dimostra che le aziende tecnologiche non hanno il monopolio sulla crescita sostenuta dei marchi. Questo rafforza anche un'altra tendenza globale: il modo in cui marchi cinesi come TikTok, Pinduoduo e BYD guidano la carica creando valore e sfidando i leader di mercato affermati.”

NVIDIA entra nella Top 10

Una novità di quest’anno è l'ingresso di NVIDIA al nono posto. Nel 2024, la società era risultata il marchio con la crescita più veloce al mondo, registrando un incremento del 163% del valore. Questo trend positivo continua anche nel 2025, con il valore del marchio che è passato da 44,5 miliardi a 87,9 miliardi di dollari, grazie al ruolo cruciale di NVIDIA nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.

Presenza italiana quasi assente

Come evidenzia Massimo Pizzo, la presenza italiana nella classifica resta marginale: "Sia nella Global 500 - che classifica i top 500 trademark per valore - sia nel report Global Intangible Finance Tracker - che analizza gli asset intangibili delle aziende quotate a livello globale, il peso dei brand italiani è limitato a poco più dell'1% del valore totale dei 500 principali marchi."

Per trovare un'azienda italiana, bisogna scendere al 125° posto con Generali Group, seguita da Ferrari al 158° posto.

“La scarsa presenza dei brand italiani tra i top 500 è legata da un lato alla dimensione medio-piccola della maggior parte delle imprese, che investono poco in branding e asset intangibili, e dall'altro alla natura dei settori dominanti in Italia. Settori come bancario, utility e oil & gas, tradizionalmente meno orientati alla crescita globale degli asset intangibili, offrono prospettive inferiori rispetto a comparti tecnologici o dell’aerospazio e difesa", conclude Pizzo.

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