Il mercato dell’Intelligenza Artificiale (IA) in Italia sta vivendo una fase di crescita importante. Secondo il report “Il Mercato dell’IA in Italia” pubblicato da Anitec-Assinform, il suo valore nel 2023 si è attestato sui 674 milioni di euro, registrando un +55% rispetto al 2022.
Le previsioni per il 2024 indicano una crescita ulteriore del 34,8%, portando il mercato a un valore di 909 milioni di euro, con prospettive di raddoppio entro il 2027, quando si stima che il valore supererà 1,8 miliardi di euro.
Le dinamiche del mercato e i settori trainanti
La crescita dell’IA in Italia è trainata dalle grandi imprese, che mostrano un tasso di adozione del 24,1%, mentre le piccole e medie imprese (PMI) si attestano a un modesto 4,7%, evidenziando un significativo divario strutturale. Gli investimenti nelle grandi imprese rivelano scelte strategiche mature, con una forte propensione verso l’IA generativa (75,9% di adozione) e il Machine Learning (60,2%).
Il settore bancario guida gli investimenti con 173,6 milioni di euro, seguito dal comparto Telco & Media, che ha raggiunto 161,6 milioni di euro.
Un’attenzione particolare è dedicata al settore manifatturiero, dove l’IA viene utilizzata per ottimizzare i processi produttivi, migliorare la sostenibilità e introdurre modelli innovativi come la servitizzazione (modello di business in cui le aziende non si limitano più a vendere un prodotto fisico, ma lo arricchiscono con una serie di servizi complementari per aumentarne il valore percepito e migliorare l’esperienza del cliente).
La vivacità dell'ecosistema delle startup IA è un segnale positivo per il mercato, con 644 realtà innovative attive, di cui il 47% – pari a 301 imprese – specializzate in Intelligenza Artificiale e Machine Learning. Queste imprese rappresentano un motore fondamentale per l’innovazione e la competitività del sistema economico nazionale, mostrando una forte propensione agli investimenti in ricerca e sviluppo (72%).
La transizione digitale, alimentata da soluzioni avanzate come l’analytics basato su big data e algoritmi di machine learning, offre opportunità significative anche per le PMI, che possono trarre vantaggio dalla maggiore accessibilità delle tecnologie.
Sfide e opportunità
Tuttavia, le sfide non mancano. Le PMI stanno mostrando segnali di crescita, ma l’accelerazione nell’adozione dell’IA è ancora cruciale per il futuro del settore.
L’Intelligenza Artificiale rappresenta una leva strategica per la competitività del Paese, e la sua diffusione nelle PMI deve essere accelerata. A livello sistemico, le carenze in infrastrutture, competenze digitali e la scarsa integrazione tra pubblico e privato rischiano di frenare lo sviluppo del settore.
“Il nostro obiettivo è dare voce alle aziende ICT che ogni giorno affrontano le sfide del mercato”, ha dichiarato Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform. “Il loro punto di vista sulle tecnologie digitali di frontiera, supportato da dati ed evidenze empiriche, rappresenta un patrimonio prezioso per l’intero sistema Paese. Per accelerare lo sviluppo dell’IA, è necessaria una strategia che integri tre elementi chiave: la diffusione di competenze digitali, il potenziamento delle infrastrutture di calcolo avanzato e il rafforzamento delle partnership pubblico-private”.
Leggi anche: FORMAZIONE, REGOLE E INVESTIMENTI: ECCO DOVE SI GIOCA LA SFIDA DELLE AZIENDE CON L’AI
Il potenziale dell’IA e l’approccio normativo
Il report evidenzia il ruolo centrale dell’IA generativa, considerata una tecnologia strategica che guida le scelte di investimento delle imprese italiane. Inoltre, si sottolinea l’importanza di un approccio normativo equilibrato che favorisca la sperimentazione attraverso sandbox regolamentari, evitando restrizioni normativi nazionali più rigidi rispetto a quelli sovranazionali.
In sintesi, i margini di crescita del mercato dell’IA in Italia sono ampi, ma è necessaria una strategia mirata per favorire l’innovazione e sfruttare al meglio le potenzialità del settore.