Il mercato della pubblicità online monitorato dall'Osservatorio FCP-Assointernet chiude il 2019 con un fatturato di 489,5 milioni, pari a una crescita di 3,5 punti percentuali rispetto al 2008. Fanno 16,4 milioni di euro in più, in termini assoluti. Positivo anche il singolo mese di dicembre, con un +5,4% sul 2018. Come prevedibile, è il business della pubblicità sugli smartphone a marcare maggiormente la differenza col 2018, con una crescita del +29,9% nell'intero anno (+40% solo a dicembre). Con volumi più contenuti, la modalità di fruizione “App” cresce anch'essa del +24,6%. Meno 6,6%, invece, per l'advertising su desktop e tablet (che FCP accorpa in un'unica voce). Dal punto di vista dei formati, se i banner - che negli anni si stanno rinnovando da un punto di vista sia funzionale che creativo - raccolgono ancora oggi la maggioranza degli investimenti web con il 56% dei volumi di fatturato su base annua, continua nel 2019 la crescita dei fatturati derivanti dai formati video (+9,1%) e dal “native adv” (+33%).
Il commento di Giorgio Galantis
Tali dati, confermano la duttilità del media internet nel supportare attività comunicative differenziate in termini di target ed obiettivi di comunicazione, come sottolinea nel commento ai dati il presidente di FCP Assointernet,
Giorgio Galantis: «Si chiude un altro anno in cui le concessionarie aderenti ad FCP-Assointernet hanno continuato a lavorare su diverse componenti dell’offerta per garantire prodotti sempre più rispondenti ai driver qualitativi del mercato. Brand safety, ad fraud, metriche condivise, misurabilità di terze parti e trasparenza in primis, attraverso un dialogo aperto con gli spender e le loro agenzie, così come con le altre associazioni aderenti al Libro Bianco e al paper sui principi condivisi sulle gare media». «Con la convinzione che l’ulteriore sviluppo del nostro mercato passi attraverso la
qualità dei prodotti editoriali e pubblicitari che le Concessionarie FCP sono oggi in grado di proporre, proseguiremo anche nel 2020 con il medesimo impegno e dedizione, pur in un contesto oggettivamente complicato e per certi versi “asimmetrico”». «Auspichiamo quindi con grande convinzione che tali sforzi possano e debbano essere correttamente riconosciuti da tutto il mercato. Riteniamo infatti che il perimetro delle aziende aderenti ad Fcp Assointernet, comprendente 19 aziende, nazionali ed internazionali, “pure player” digitali, broadcaster ed editori multimedia, abbia tutti i requisiti per poter essere
un riferimento ancora più rilevante nelle scelte di investimento di tutte le aziende, dei loro centri media e agenzie, anche e soprattutto in termini di volumi di spesa».
Il confronto con gli anni precedenti
Come si colloca il +3,5% del 2019 rispetto agli anni precedenti? Benché positivo, il dato dello scorso anno segna un lieve rallentamento del trend di crescita rispetto al 2018, quando il totale della raccolta misurato da FCP-Assointernet aveva segnato +4,3%. Si tratta comunque del
terzo anno consecutivo di crescita: nel 2017 il comparto aveva registrato un aumento anno su anno pari all’1,7%. Nel 2016 il settore aveva invece subito una contrazione, segnando un calo del 2,3%.