Francesco Barbarani (a sinistra) con Simone Freddi di Engage
Rai Pubblicità protagonista a Intersections 2025 con tante novità. Al morning Breakfast presso l'Engage Hub all'interno dell'evento abbiamo intervistato Francesco Barbarani, Direttore Business Development & Digital della concessionaria.
Durante il suo intervento, Barbarani ha raccontato come Rai Pubblicità stia ampliando il proprio perimetro d’azione attraverso partnership che vanno oltre la TV tradizionale: «Abbiamo appena avviato una collaborazione con la Rockin’ 1000, "la più grande rock band" del mondo. È un progetto che unisce musica, intrattenimento e contenuto esperienziale. Dopo la radio e gli eventi live, con Vevo abbiamo esteso la nostra presenza nel digital e ora proseguiamo in questa direzione. L’obiettivo è essere partner a 360°, non semplici concessionari».
Oggi moderatore di un ciclo di contenuti dedicati alla Connected TV, Barbarani ha spiegato come la chiave di lettura di un mezzo in rapida evoluzione resta il contenuto di qualità: «Gli schermi sono sempre più osmotici: non importa se guardi un programma su TV, smartphone o tablet, ciò che conta è la forza narrativa. Quando il contenuto è forte lo spettatore resta connesso, e anche il messaggio pubblicitario ne beneficia, entrando in empatia con l’audience».
Barbarani ha quindi anticipato i temi dei lavori sotto il suo coordinamento, che vedranno intervenire player come Comcast, Equativ, RTL AdAlliance e Restore: «Parleremo di Retail Media, di misurazione e del ruolo dei contenuti nel ridurre la frammentazione del mercato. Oggi le audience sono sparse, ma le tecnologie e i contenuti di qualità possono ricomporre questo mosaico».
Riflettendo sull’evoluzione dei linguaggi, Barbarani ha sottolineato come le definizioni tradizionali stiano diventando obsolete: «Oggi non si parla più di telespettatori, ma di utenti, naviganti, community. È un’evoluzione che rispecchia anche i comportamenti delle nuove generazioni, più fluide nel consumo dei media. Mia figlia, che ha 16 anni, guarda “Mare Fuori” come me, ma in modo completamente diverso: in streaming, in binge watching, senza palinsesto. È il contenuto a unire le generazioni».
E conclude con una riflessione che riassume perfettamente lo spirito di Intersections: «Siamo in un momento in cui tutto cambia rapidamente. Ma il contenuto, la creatività e la capacità di connettere restano ciò che davvero unisce i puntini».