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15/10/2025
di Cristina Oliva

Produttori di Manduria e La Content celebrano la cultura pop pugliese all'evento degli Oesais

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L’evento del 9 ottobre all’Alcatraz di Milano ha visto Produttori di Manduria firmare, con la creatività dell’agenzia specializzata in storytelling, digital strategy e content creation La Content, un’operazione di marketing esperienziale e engagement multicanale all’insegna della “nostalgia condivisa”.

Una serata ricca di emozioni, divertimento e memoria collettiva quella che si è svolta con la tappa milanese della reunion degli Oesais, il duo comico composto da Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, famosi per le loro sitcom iconiche trasmesse negli anni ’80 e ’90 sulle reti locali pugliesi. L’evento, parte integrante di un tour che ha già fatto registrare il tutto esaurito per la tappa di Bari, ha avuto Produttori di Manduria come sponsor Wine. La più antica cooperativa vitivinicola pugliese ha così ideato con La Content una brand activation volta a intrattenere il pubblico prima dell’inizio dello spettacolo e creare awareness nei confronti dello storico brand.

Il format si è basato su una serie di dinamiche di gioco e intrattenimento calibrate per stimolare partecipazione, socializzazione e creazione di contenuti. La coda pre-concerto è stata merito del gioco “Nomi, cose, città - solo risposte sbagliate”, una rivisitazione ironica e interattiva del  format televisivo, in cui i partecipanti si sono messi alla prova in un contest che ha fatto emergere l’umorismo tipico degli Oesais. Inoltre, girando la Ruota della Fortuna, tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità di vincere i gadget esclusivi brandizzati dell’evento, tutti a tema 'Tu sì bevàute', il leitmotiv ironico collegato all’universo narrativo di Toti e Tata, espressione dialettale che può essere interpretata come "Tu sei ubriaco" o "Tu sei bevute", inserendo un gioco di parole che prende in giro i modi snob o le consuetudini quotidiane, con un tono di simpatica presa in giro. Lo stesso brand Produttori di Manduria, oltre ad aver giocato con il proprio marchio (diventato “Produttaur d Mandaur”), ha realizzato una limited edition di uno dei propri vini di punta, il Primitivo rosato Aka, in palio proprio durante l’evento.

«La nostalgia è una leva di marketing, quando è autentica lo è ancora di più. A Bari, dove è nata La Content e dove si tiene lo Storytelling Festival, amiamo dire che Milano è la seconda città della Puglia. La partecipazione del pubblico all’evento degli Oeasais, aka Toti e Tota, dimostra che questi eventi sono il luogo giusto in cui un brand può esprimere tutto il suo potenziale, grazie alla gamification e alla possibilità di creare spazi phygital in cui fisico e digitale si fondono», ha commentato Cristiano Carriero, Ceo La Content. «Come Gennaro Nunziante, mentore di Toti e Tata prima e Checco Zalone poi, inventò all’epoca delle televisioni locali un modo nuovo e originale per inserire gli sponsor all’interno delle trasmissioni, sulla stessa falsariga noi abbiamo voluto omaggiare il Primitivo di Produttori di Manduria all’interno del tour. Nel marketing non si inventa nulla, a volte bisogna solo ricordare le buone lezioni del passato».

L’azione di branding curata da La Content è stata declinata nel palco laterale interamente dedicato a Produttori di Manduria e pensato per diventare un vero e proprio hub esperienziale. L’allestimento immersivo ha attirato le fotografie dei numerosissimi partecipanti, trasformando ogni scatto in un contenuto social autentico e amplificando la risonanza dell’evento online e offline.

Proprio sui social si è svolta infatti la seconda parte della brand activation: con il giveaway nelle stories Facebook e Instagram nei giorni precedenti all’evento, il brand ha dato la possibilità ai propri follower di vincere le bottiglie limited edition e i biglietti della tappa milanese attraverso quiz a tema Toti e Tata, fino a esaurimento scorte.

Questa strategia di engagement "ha consentito a Produttori di Manduria di consolidare la propria posizione non solo come 'Maestri in Primitivo' ante litteram, ma anche come 'Maestri di Pugliesità', capaci di parlare il linguaggio della propria comunità e far sentire il pubblico parte integrante del progetto di valorizzazione culturale e territoriale", si legge nella nota.

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