08/07/2021
di Lorenzo Mosciatti

Agcom apre un'istruttoria sull'accordo Dazn-TIM per la Serie A. «Rischio di distorsioni della concorrenza»

L’Agcom ha aperto un’istruttoria sull'accordo stretto da Tim e Dazn dopo che la piattaforma streaming si è aggiudicata per il triennio 2021-24 i diritti di trasmissione della Serie A di calcio (7 partite alla settimana in esclusiva e 3 in co-esclusiva con Sky) a fronte di un esborso di 840 milioni di euro annui, di cui 340 garantiti dalla società italiana di telecomunicazioni.

L’accordo tra Tim e Dazn che, scrive l'Agcm in una nota, potrebbe configurarsi come “restrittiva della concorrenza con riferimento alle clausole che limitano commercialmente Dazn nell'offerta di servizi televisivi a pagamento, con l'effetto, fra l'altro, di ridurre la sua capacità di proporre sconti agli utenti finali e di ostacolare gli altri operatori di telecomunicazioni dall'intraprendere eventuali iniziative commerciali”.


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L'intervento di Antitrust segue le segnalazioni arrivate all’Autorità sin dal 21 febbraio 2021. “Diversi operatori di tlc quali Vodafone Italia spa, Wind Tre spa, Fastweb spa e da ultimo, in data 22 giugno 2021, Sky Italia spa hanno depositato note in cui evidenziavano possibili effetti restrittivi della concorrenza riconducibili all'accordo fra Tim e Dazn, sviluppando considerazioni sostanzialmente analoghe fra loro”. Sky in particolare ha presentato il ricorso dopo aver ricevuto il rifiuto da parte di Dazn di un'offerta di 500 milioni di euro a stagione per poter trasmettere anche le 7 partite di cui l’operatore digita detiene i diritti in esclusiva.

Chi ha presentato ricorso lamenta “la centralizzazione di un contenuto editoriale non replicabile, ad alto valore per i consumatori, quale è il campionato di calcio di Serie A, sulla sola piattaforma internet e nella sua commercializzazione in esclusiva da parte della sola Tim. Ciò rafforzerebbe ulteriormente la posizione da quest'ultima detenuta nel mercato del broadband e dell'ultra broadband, posto che sarebbe l'unica telco che potrà includere tale contenuto nelle proprie offerte triple play e l'unico soggetto che può offrire sconti ai consumatori e che potrà far installare l'app di Dazn sui suoi dispositivi, quale in particolare la Tim Box”. 

Dazn, sottolinea l’Agcom, ha tra l’altro interrotto le negoziazioni “per svariate tipologie di collaborazione con gli operatori di telecomunicazione”.

Inoltre, "gli operatori segnalanti hanno lamentato l'implementazione da parte di Tim di miglioramenti tecnologici nella propria rete e l'adozione di soluzioni tecniche discriminatorie, che sono al momento in fase di sviluppo solo per la propria divisione interna e che tenderebbero a rendere gli operatori di telecomunicazioni alternativi più dipendenti dalla rete di Tim svilendo gli investimenti in reti di telecomunicazioni degli stessi”.

L’Autorità dunque “ritiene che l'intesa fra Tim e Dazn potrebbe determinare significative distorsioni della concorrenza, in un contesto caratterizzato dall'evoluzione delle modalità di fruizione dei servizi televisivi verso la piattaforma internet e dai conseguenti benefici per i consumatori». Così, «in considerazione del fatto che la vendita delle offerte dei contenuti del Campionato di calcio di Serie A è appena iniziata, l'Autorità ha anche avviato un procedimento per l'eventuale adozione di misure cautelari che verranno decise solo laddove, all'esito del contraddittorio con le parti, dovesse risultare che i comportamenti attuati da Tim e Dazn determinino danni gravi e irreparabili alla concorrenza”.

La replica di TIM 

Tim ha replicato dicendosi fiduciosa del fatto che “verranno chiariti tutti gli aspetti oggetto del procedimento, certi che l'accordo con Dazn ha come obiettivo quello di sviluppare la concorrenza nel mercato della pay-tv, la visione dei contenuti in streaming e accelerare il processo di digitalizzazione del paese a beneficio di tutti clienti e degli operatori di telecomunicazioni”. 

"All’asserita indisponibilità di soluzioni tecniche, Tim rileva che queste sono disponibili a tutti gli operatori purché questi sostengano gli investimenti necessari", precisa quindi la società. "A tal riguardo l’Agcom ha recentemente rivolto un atto di indirizzo a Dazn e agli altri operatori affinché collaborino e investano per adottare tutte le soluzioni tecniche volte ad assicurare la trasmissione efficiente sulla rete internet. Per quanto riguarda Tim sono già stati previsti tutti gli investimenti necessari".

Tim ricorda, inoltre, che "le sue offerte commerciali non prevedono alcun obbligo di sottoscrizione di servizi di connettività per accedere ai contenuti pay-tv, come riconosciuto anche da Agcom. I clienti degli altri operatori possono infatti accedere liberamente alle offerte per i contenuti di Dazn, anche attraverso il set top box di TimVision".

Circa la preoccupazione su un’eventuale limitazione della libertà commerciale di Dazn nell’offerta di servizi televisivi a pagamento,"Tim precisa che questo aspetto è stato già chiarito dall’attrattività delle offerte già presenti sul mercato rispetto a quelle degli scorsi anni".

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