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Numeri inferiori alle attese del mercato per The Walt Disney Company nel terzo trimestre dell’anno, l’ultimo dell’esercizio fiscale 2021-2022. I ricavi della media company statunitense ammontano a 20,15 miliardi di dollari, in crescita del 9% ma contro i 21,24 attesi, mentre l’utile per azione, pari a 30 centesimi, è più basso dei 55 centesimi previsti. Nell’esercizio fiscale 2021-2022, i ricavi sono aumentati del 23% a quota 82,7 miliardi di dollari.
Sempre considerando l’intero anno, gli abbonati hanno superato quota 235 milioni di abbonati, 57 milioni in più rispetto al 30 settembre 2021. Disney+ è in particolare arrivato a 164,2 milioni di abbonati, in crescita del 39% anno su anno e meglio dei 160,45 milioni di sottoscrittori attesi, di cui 46,4 milioni nel mercato domestico (Usa e Canada, +20%) e 56,5 milioni a livello internazionali (+57%), dati che non tengono conto dei numeri del servizio di streaming indiano Disney +Hotstar. Nel trimestre sono quindi aumentati di 14,6 milioni unità gli abbonati a tutte le piattaforma del gruppo, di cui 12,1 milioni in più per Disney+. Sempre nel trimestre il ricavo medio mensile per abbonato è sceso del 5% passando da 4,12 a 3,91 dollari.
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Il settore Direct to Consumer ha però registrato una perdita operativa di 1,47 miliardi di dollari, il dopo rispetto al risultato del trimestre precedente, mentre gli analisti si aspettavano un rosso di 1,1 miliardi. Secondo quanto ha detto la CFO Christine McCarthy, la società di attende un risulta in perdita ma migliore “di almeno 200 milioni”, mentre Bob Chapek, Ceo di The Walt Disney Company, ha detto che il servizio streaming raggiungerà la profittabilità nell’anno fiscale 2024, anche grazie al lancio delle nuove offerte con la pubblicità, al via l’8 dicembre, e all'incremento programmato del prezzo degli abbonamenti.