Netflix conferma il lancio degli abbonamenti con la pubblicità. Google e FreeWheel tra i potenziali partner
Lo ha detto il ceo Ted Sarandos, in Francia per ritirare il premio Cannes Lions 2022 Entertainment Person of the Year
Dal palcoscenico del festival della pubblicità dei Cannes Lions, il co-Ceo Ted Sarandos ha confermato che Netflix si appresta a lanciare un nuovo piano di abbonamento più economico supportato dalla pubblicità.
“Abbiamo lasciato un grande segmento di consumatori fuori dalla nostra offerta, ossia le persone che continuano a pensare che Netflix sia troppo costoso per loro e che non avrebbero problemi a vedere qualche pubblicità mentre usano il servizio. Stiamo dunque per aggiungere un abbonamento con l’advertising per tutti coloro che desiderano un prezzo più basso”, ha detto il manager, in Francia per ritirare il premio Cannes Lions 2022 Entertainment Person of the Year.
L’inserimento delle inserzioni pubblicitarie riguarderà solo le nuove offerte, mentre per i sottoscrittori degli attuali contratti di Netflix non cambierà nulla. “Aggiungeremo un piano tariffario con la pubblicità, ma non aggiungeremo spot al Netflix che conoscete oggi”, ha detto Sarandos.
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Netflix ha iniziato a prendere in considerazione la possibilità di cambiare strategia sul fronte dell’advertising dopo i deludenti risultati dell’ultima trimestrale, segnata dal primo calo degli utenti per la piattaforma di streaming, ben 200.000 in meno a fronte di un aumento previsto di 2,5 milioni, con previsioni non positive anche per il prosieguo dell’anno. Risultati alla base anche della decisione, comunicata proprio ieri, di avviare un piano di licenziamenti di 300 dipendenti in tutto il mondo, mentre il titolo della società ha perso da inizio anno a Wall Street circa il 67% del suo valore.
Google e FreeWheel tra i potenziali partner pubblicitari di Netflix
Proprio a Cannes, i manager di Netflix hanno incontrato i potenziali partner tecnici con cui collaborare per l'avvio del business pubblicitario, che potrebbe avvenire già entro la fine di quest’anno. Nelle scorse settimane era uscita l’indiscrezione di una possibile partnership con The Trade Desk, mentre a Cannes Netflix ha parlato di un accordo anche con Google, un potenziale partner per Netflix in questa prima fase di messa a punto dell’offerta in qualità di ad server. Mountain View ha già all’attivo collaborazioni simili con società di streaming, come ad esempio Disney, che utilizza Google Ad Manager per l’erogazione della sua pubblicità online. Tra gli altri nomi emersi figurano inoltre Comcast/NBCUniversal, che potrebbe mettere a disposizione di Netflix la sua piattaforma FreeWheel, ma anche Magnite, emerso come potenziale partner in chiave SSP.
Sarandos ha confermato a Cannes che all’inizio dell’operazione Netflix potrebbe collaborare con un attore affermato del settore pubblicitario per lanciare la sua offerta, per poi in seguito dare vita ad una sua attività interna “nel caso questo business dovesse diventare così importante da spingerci ad esercitare il controllo su di esso”. Il manager ha infine confermato che l'esperienza pubblicitaria che intende proporre Netflix ai suoi nuovi abbonati sarà "più integrata e meno invasiva" rispetto alla pubblicità televisiva tradizionale.
Smentita invece la possibile acquisizione di Roku, la società californiana specializzata nella produzione di soluzioni hardware, come i tv box e il dongle, per permettere ai televisori più datati di connettersi alla rete, proprietaria anche di Roku Channel, una piattaforma di streaming molto diffusa negli Stati Uniti il cui modello di business è basato appunto sulla pubblicità. "Non ci interessa", ha tagliato corto il co-Ceo.