P&G, partnership con The Trade Desk per l'integrazione di Unified ID 2.0
Con l'accordo la multinazionale punta a migliorare l'esperienza pubblicitaria dei suoi consumatori
Procter & Gamble, uno dei più grandi investitori pubblicitari al mondo, si prepara all'era post cookie annuncia il supporto a Unified ID 2.0, il framework di identità open source guidato da The Trade Desk, leading advertising technology platform globale gudata in Italia da Mariano Di Benedetto.
"P&G supporta le nuove soluzioni come Unified ID 2.0 progettate per aiutare a migliorare l'esperienza pubblicitaria dei consumatori negli Stati Uniti", afferma Eric Austin, senior executive di P&G. "Gli inserzionisti e gli editori hanno bisogno di una soluzione di identità incentrata sul consumatore che alzi il livello della privacy".
Il leader dei beni di consumo si unisce così a Disney e Amazon Web Services, e altri stakeholder del settore pubblicitario, nel supporto e nell'adozione di Unified ID 2.0, con l'obiettivo di fornire ai consumatori migliori controlli sulla privacy per sostituire i cookie di terze parti.
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Unified ID 2.0 mira a fornire un nuovo framework di identità per l’open internet, con trasparenza per l’utente e controlli sulla privacy, flessibilità e interoperabilità, spiega una nota. La necessità di un'alternativa ai cookie è sentita poiché la privacy dei consumatori è sempre più argomento d’interesse in tutto il mondo e poiché i cookie sono in gran parte irrilevanti nei canali digitali, come la connected TV e le mobile app, che continuano a crescere in popolarità. Con la soluzione di The Trade Desk, viene creato un identificatore da un indirizzo e-mail criptato che si rigenera regolarmente per garantire una maggiore sicurezza e offrire ai consumatori un maggiore controllo sulla modalità di condivisione dei dati.
"P&G continua a essere una forza nel portare avanti il settore del marketing digitale e riconosce come bisogna lavorare insieme come intero settore per sviluppare nuove soluzioni di identità che preservino il valore per inserzionisti ed editori e il controllo da parte dei consumatori", ha affermato Jeff Green, co-fondatore e CEO di The Trade Desk.