Twitter, è crisi: introiti pubblicitari dimezzati e flusso di cassa negativo
A rivelare la condizione economica dell’azienda è lo stesso Elon Musk tramite un tweet in cui ha risposto agli utenti che gli hanno consigliato la ricapitalizzazione della società
Advertising in calo del 50% e società a corto di fondi. Questa la situazione in cui versa Twitter, la piattaforma social acquisita nell’ottobre del 2022 da Elon Musk per 44 miliardi di dollari, e che negli ultimi mesi ha visto un ingente taglio alla forza lavoro, necessario per appianare le perdite della società.
A rivelare la condizione economica dell’azienda è lo stesso Musk che in un tweet ha risposto agli utenti che gli hanno consigliato la ricapitalizzazione della company così: “Prima di concederci il lusso di qualsiasi altra cosa dobbiamo tornare ad un flusso di entrate in positivo”.
I numeri di Twitter
Musk ha licenziato circa la metà dei 7.500 dipendenti di Twitter quando ha assunto il controllo nel 2022, nel tentativo di tagliare i costi. Dopo la fuga degli inserzionisti, che si è registrata nel dicembre dello scorso anno, aveva promesso premi doppi e incentivi generosi ai brand al fine di contenere l’emorragia di marketer che la piattaforma stava subendo. Nel periodo aprile-maggio i ricavi pubblicitari del social network ammontavano a circa 88 milioni di dollari, in calo dell'59% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Insomma, Twitter ha perso circa la metà dei suoi ricavi pubblicitari da quando è stata acquisita da Elon Musk. Secondo il New York Times, tra la serie di ipotesi avanzate attorno alle ragioni del crollo di investimenti in advertising sulla piattaforma ci sarebbero l'aumentare dei discorsi di odio e della pornografia che spingerebbero dunque gli inserzionisti a mantenere le distanze dal social.
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L’azienda dovrà, inoltre, far fronte al pagamento di interessi annuali per circa 1,5 miliardi di dollari a causa del debito contratto con l'operazione di acquisizione.
Musk ha poi dichiarato che Twitter prevede di registrare entrate per 3 miliardi di dollari nel 2023, in calo rispetto ai 5,1 miliardi di dollari del 2021.
Ricordiamo però che Linda Yaccarino, in precedenza responsabile della pubblicità presso NBCUniversal, è stata assunta come amministratore delegato di Twitter a giugno: una mossa che suggerisce che la vendita di pubblicità è ancora una priorità per l'azienda.
Yaccarino ha dichiarato che Twitter intende concentrarsi sui video, sui creator e sulle partnership commerciali. Si dice che siano state già avviate diverse trattative con personalità del mondo politico e dello spettacolo, servizi di pagamento ed editori di notizie e media.
La rivalità con Threads
Intanto, incombe su Twitter l’ombra della nuova piattaforma rilasciata da Meta e integrata con Instagram: Threads. La nuova app, ancora non disponibile in Italia, conta già 150 milioni di utenti (secondo quanto riferito dalla stessa Meta) e potenzialmente punta a raggiungerne ben due miliardi (grazie al bacino di utenza di Instagram).