La Commissione Ue apre una nuova indagine su Google: nel mirino il declassamento di alcuni contenuti media nella search
Presunta violazione del Digital Markets Act da parte di Mountain View, che rischia una maxi multa
La Commissione Ue ha avviato una nuova indagine su Google. Questa volta, nel mirino di Bruxelles c'è una potenziale violazione del Digital Markets Act (DMA), il regolamento europeo che norma la concorrenza digitale con l'obiettivo di limitare il potere delle grandi società tecnologiche e assicurare una maggiore scelta per gli utenti: Google avrebbe declassato nei risultati del motore di ricerca i siti di editori che pubblicano contenuti sponsorizzati. Lo ha annunciato l'UE in un comunicato.
La risposta di BigG non si è fatta attendere: Pandu Nayak, capo ricercatore di Google Search in un blog post ha detto che l'indagine dell’UE sulle Google "iniziative anti-spam" di Mountain View è "fuorviante e rischia di danneggiare milioni di utenti europei". Secondo il manager, "Un sito non può pagare o utilizzare misure ingannevoli per migliorare il proprio posizionamento nei risultati di ricerca", e prosegue, "La nostra politica anti-spam contribuisce a creare condizioni di parità, in modo che i siti web che utilizzano tattiche ingannevoli non superino in classifica i siti web che competono in base al merito con i propri contenuti".
La nuova indagine fa seguito a una multa di quasi 3 miliardi di euro inflitta a Google a settembre per aver favorito i propri servizi di tecnologia pubblicitaria rispetto a quelli dei concorrenti e ad altre sanzioni per Android e per la ricerca dei prodotti.
L'UE vuole portare a termine l'inchiesta entro 12 mesi. Google rischia sanzioni fino al 10% del suo fatturato mondiale e fino al 20% in caso di recidiva.
Il motore di ricerca di Google è ora nuovamente oggetto di attenzione da parte della Commissione Europea, in un contesto di significativa evoluzione del mercato, che ha visto il recente debutto dei nuovi motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale, come Atlas di OpenAI.