11/01/2024
di Andrea Salvadori

Big Tech, nuova ondata di licenziamenti per Google e Amazon

Le società tecnologiche a stelle e strisce tagliano i costi e concentrano gli investimenti finanziari sulle attività più redditizie

Foto di Marvin Meyer su Unsplash

Non è ancora finita la stagione dei tagli del personale per le Big Tech statunitensi.

Dopo i tanti licenziamenti del 2023, anno segnato da una frenata del business per le società tecnologiche a stelle e strisce in particolare nella prima parte dell’esercizio, il 2024 si apre infatti con l’annuncio di nuove riduzioni della forza lavoro. Una scelta in questo caso dettata però più da scelte strategiche che da necessità legate alla redditività dei bilanci. 

Dopo gli oltre 27.000 licenziamenti dello scorso anno, Amazon ha comunicato il 10 gennaio il licenziamento di centinaia di dipendenti della divisione dedicata a Prime Video, di Twitch e dei MGM Studios.

“Nell’ultimo anno abbiamo valutato quasi ogni aspetto del nostro business per migliorare la nostra capacità di offrire film, show e sport dal vivo. Il risultato è che abbiamo identificato opportunità per ridurre investimenti in alcune aree e aumentarli in iniziative che hanno maggiore impatto”, ha spiegato Mike Hopkins, Senior Vice President at Prime Video & Amazon MGM Studios. Per Twitch, la piattaforma di giochi in streaming acquisita da Amazon nel 2014, i licenziamenti saranno invece 500, ovvero il 35% dei suoi attuali dipendenti. "Nell'ultimo anno, abbiamo lavorato per costruire un business più sostenibile in modo che Twitch possa rimanere sul mercato a lungo termine e durante l'anno abbiamo tagliato i costi e preso molte decisioni per essere più efficienti", ha spiegato Dan Clancy, ceo di Twich. “Purtroppo, nonostante questi interventi, è diventato chiaro che la nostra organizzazione è ancora significativamente più grande di quanto sia necessario considerando le dimensioni della nostra attività. Come per molte altre aziende del settore tecnologico, stiamo ora dimensionando la nostra organizzazione in base alle attuali esigenze del nostro business e alla luce di previsioni più prudenti sulla nostra crescita futura”.

Google, che giusto un anno aveva avviato il licenziamento di 12.000 dipendenti, circa il 6% della sua forza lavoro, ha annunciato ora nuove uscite, in particolare nei settori dell'assistenza digitale, dell'hardware e del team di ingegneri. In uscita, secondo Reuters, anche i co-fondatori di Fitbit James Park ed Eric Friedman, mentre i tagli riguarderanno la controllata Voice Assistant, il team hardware responsabile di Pixel, Nest e Fitbit, la squadra che si occupa di realtà aumentata e il team di ingegneria. 

La decisione è legata soprattutto alla concorrenza dell'intelligenza artificiale generativa di Microsoft e OpenAI, l’azienda di ChatGPT, un’area di business che Mountain View ha deciso di presidiare con l’operazione Bard.  

Secondo il portale Layoffs.fyi, lo scorso anno 1.186 aziende tecnologiche hanno tagliati un totale di oltre 262.600 posti di lavoro. Tra queste Meta (Facebook) ha licenziato più di 20.000 dipendenti per rassicurare gli investitori, una scelta premiata in Borsa con il titolo che ha guadagnato nei dodici mesi il 178% dopo i risultati deludenti del 2022, la svedese Spotify ha ridotto del 6% la sua forza lavoro, così come hanno tagliato Microsoft e la sua controllata LinkedIn che ha eliminato 700 posizioni.

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