Nella sezione "Opinioni", Engage ospita articoli di approfondimento su temi caldi del mondo del digital scritti da esponenti dell'industria del settore. In questo contributo Victor Vassallo, managing director Making Science Italia, svela quali sono le possibili evoluzioni del settore nel prossimo futuro
Il 2024 è stato un anno segnato da significative evoluzioni nel settore del digital marketing. In questi ultimi 12 mesi abbiamo assistito a una decisa accelerazione dell’applicazione dell’AI – e in particolare della generative AI, in ambiti che spaziano, solo per fare alcuni esempi, dalla gestione di campagne di adv iper-personalizzate, con la possibilità di selezionare i singoli utenti a più alto valore aggiunto, alla capacità di creare, misurare e ottimizzare automaticamente le advertising digitali.
L’introduzione di questi strumenti ha contribuito a fugare alcuni timori diffusi, dimostrando come l’AI rappresenti un’alleata preziosa per il marketer che oltre ad
incrementare le performance, viene liberato di compiti routinari e ha la possibilità di dedicarsi ad attività a più alto valore aggiunto, strategiche e creative.
Ma il 2024 è stato anche l’anno in cui fra le aziende si è diffusa la consapevolezza della rilevanza crescente dei first-party data: nonostante il parziale cambio di rotta di Google rispetto all’annunciata dismissione dei cookie di terza parte, l’utilizzo dei third party data è destinato a diventare sempre più limitato mentre di pari passo i nuovi tool basati sull’AI aprono nuovi scenari per quanto riguarda la valorizzazione dei dati di prima parte.
Sul fronte dei social abbiamo assistito, da parte dei brand, ad una crescita di attenzione – e di investimenti – su YouTube e su TikTok, che nel nostro Paese ha superato i 21 milioni di utenti e che, oltre a essere già il social di riferimento della gen Z, sta conquistando una quota crescente di adulti e di mercato pubblicitario. Il 2024 è stato anche l’anno che ha segnato l’emergere di un nuovo interesse nei confronti della TV connessa, il cui potenziale – legato alla possibilità effettuare campagne su target sempre più specifici e alla precisione delle misurazione delle performance – sta emergendo con maggiore evidenza.
Cambiamenti e nuovi trend che sono destinati a consolidarsi nel 2025 portando anche a trasformazioni nei modelli organizzativi e nell’approccio da parte delle aziende, come le nuove sinergie fra le figure del CMO e del CFO, che non lavorano più in silos separati, ma sono chiamate a collaborare per la definizione di Kpi data-driven, integrando dati di marketing e dati finanziari.
Un cambiamento che osserviamo – di pari passo a una maggiore attenzione da parte dei brand all’efficacia e al ritorno degli investimenti nell’adv – è anche la scelta di affidarsi a partner strategici business oriented, evitando la frammentazione in più agenzie per rivolgersi a realtà indipendenti, ma strutturate, in grado di accompagnare l’intero percorso di accelerazione digitale. Di pari passo cresce anche l’attenzione verso l’adtech, con la scelta di partner che integrino alle competenze in ambito digital marketing solide competenze IT, ma anche che sappiano accompagnare le aziende, passo dopo passo, in base al relativo grado di maturità digitale. Le innovazioni tecnologiche basate sull’AI e l’introduzione repentina di approcci e strumenti nuovi senza un’analisi preventiva della maturità digitale dell’azienda possono avere infatti lo stesso effetto di proporre una maratona competitiva a chi è digiuno di qualsiasi allenamento.