La pandemia ha cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori, che hanno dirottato le proprie spese sempre di più dal mondo offline a quello online, modificando di conseguenza anche le modalità e i tempi del proprio shopping. Questi cambiamenti stanno producendo effetti a lungo termine, soprattutto rispetto a quelle che sono le aspettative dei consumatori che vogliono poter scegliere e controllare come fare acquisti, così come avere voce in capitolo su quali dati condividere a fronte di reward o comunicazioni personalizzate. Da quando gli utenti del web hanno acquisito consapevolezza dell’importanza dei propri dati, hanno espresso la necessità di avere un maggiore controllo sulle proprie informazioni e maggiore trasparenza rispetto a come vengono utilizzate dalle aziende.
Questo trend ha trovato risposta soprattutto nell'aggiornamento dei sistemi Apple, che offrono ai consumatori la possibilità di impedire l’accesso ai propri dati che solitamente vengono condivisi con gli inserzionisti. Se i consumatori stanno diventando sempre più consapevoli delle proprie aspettative e azioni online, le piattaforme di marketing stanno riuscendo ad accedere a una mole sempre più ridotta di dati, riducendo l’efficacia delle attività di marketing dei Merchant. L'adozione dei nuovi prompt ATT di Apple ha già visto molte persone disattivare il monitoraggio in-app e lo stesso Facebook ha a disposizione una minore quantità di dati sui consumatori con cui lavorare, a causa del cambiamento.
Tuttavia, la maggior parte dei consumatori desidera contemporaneamente ricevere contenuti e consigli personalizzati che, per essere confezionati, necessitano dell’accesso ai loro dati. Negare l’accesso alle proprie informazioni può quindi significare per gli utenti anche ricevere comunicazioni dai Brand poco pertinenti rispetto al proprio profilo e ai propri interessi. Dunque, il gap da colmare risiede proprio nella capacità delle piattaforme tecnologiche di mantenere un approccio trasparente nei confronti dei propri user in termini di raccolta e utilizzo dei dati. Questo potrebbe portare i consumatori a riacquistare fiducia nella condivisione delle proprie informazioni a fronte di un chiaro vantaggio personale come, ad esempio, comunicazioni e contenuti personalizzati o vantaggi economici per la finalizzazione dei propri acquisti.
Worldz risponde sia alle necessità dei Merchant che a quelle degli utenti. Il nostro software, infatti, se installato su di uno shop online consente di integrare in piattaforma un social login in grado di:
- Consentire ai consumatori di loggarsi con Facebook o Instagram e, in base alla popolarità social del proprio profilo, ricevere un credito immediato utile per concludere lo shopping in cambio di un social post che contenga il prodotto scelto
- Supportare i Merchant nella profilazione del traffico già in una fase iniziale del funnel, poiché il login consente di tracciare i dati dell’utente (nome, cognome, genere, data di nascita, mail e numero di telefono).
Dunque, l’utente condivide le proprie informazioni con il Merchant e attiva un passaparola online sul proprio profilo a fronte di un vantaggio economico immediato e di successive comunicazioni e promozioni personalizzate. Il Merchant incentiva con un reward la produzione di contenuti generati dagli utenti, utili a incrementare la visibilità del proprio shop, e ottiene delle lead in target utili all’ampliamento del proprio database di contatti, alle attività di remarketing e all’ottimizzazione delle proprie campagne di online advertising.
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