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15/02/2018

Co-branding: una visione comune verso nuove frontiere

Il co-branding, con le sue edizioni limitate, coglie di sorpresa i consumatori, creando buzz attorno alle collaborazioni tra i marchi

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Le collaborazioni nel settore fashion oggi sono più potenti che mai, offrono storytelling avvincenti e una nuova visione su oggetti e prodotti considerati classici. Il co-branding, con le sue edizioni limitate, coglie di sorpresa i consumatori, creando buzz attorno alle collaborazioni tra i marchi.

Creare brand alliance attraenti

Tutto nasce dalla volontà di stringere un’alleanza: due brand collaborano congiuntamente alla produzione di un prodotto o un servizio o un’iniziativa di comunicazione. La scelta da parte delle aziende di avvalersi di un piano di questo tipo è motivata dalla volontà di allargare la notorietà di marca, incrementare la reputazione, entrare in nuovi mercati e avvalersi di nuovi canali distributivi. La partnership tra le due aziende è progettata per offrire vantaggi ad entrambe. Il prodotto o servizio che creeranno e forniranno è destinato a generare profitto soprattutto grazie all’unione dei know-how. Una cosa importante da tenere in considerazione quando si vuole attivare una brand alliance è la linea d'azione: la futura collaborazione deve necessariamente essere pertinente, innovativa e attraente per le persone. Il co-branding, se ben costruito, rientra tra le strategie di marketing aziendali e come tutte le strategie ha bisogno di un’attenta pianificazione e di un approfondito studio del consumatore. I benefici possono essere notevoli: si passa dall’aumento del livello di soddisfazione dei clienti a un rafforzamento delle posizioni dell’impresa rispetto alla concorrenza.

Champion per Paolo Pecora

La special collaboration tra Champion e Paolo Pecora Milano segue questa strategia. Dalla contaminazione dei due brand, dal mix tra le due mission è nata una capsule collection. Il risultato è la sintesi dei valori del mondo sportivo con quelli di uno stile che coniuga il tailoring applicato alla maglieria. Una nuova divisa per l’uomo contemporaneo che ha la comodità di un outfit sportivo senza rinunciare a tessuti di alto livello. Un lavoro nato dalla rivisitazione dei capi iconici dell’archivio storico di Champion. Indumenti dal look easy formal capace di coniugare l’eleganza moderna alla praticità tipica dello sportswear.

24Bottles per Vivienne Westwood

Un altro caso da tenere in considerazione è quello di 24Bottles per Vivienne Westwood. Qui la condivisione degli ideali conta più di ogni altra cosa. Il brand italiano di bottiglie di acciaio inossidabile, nato nel 2013 dall’estro creativo di Giovanni Randazzo e Matteo Melotti, ha di recente lanciato la prima esclusiva Clima Bottle realizzata in collaborazione con Vivienne Westwood. La visionaria fashion designer britannica ha sposato la mission di 24Bottles - contrastare il climate change - firmando una special edition dal design originale e dal carattere forte con il fine di sensibilizzare il pubblico al cambiamento climatico. Il settore è diverso, ma la visione è comune. L’approccio del co-branding è diventato chiave determinando il successo di 24Bottles che sin dalla sua nascita si muove fluentemente tra diversi progetti. Manuela Ilari