• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Advanced TV
  • Engage Play
06/10/2025
di Redazione Engage

Sensemakers all’Advanced TV Conference: come cambiano le abitudini video

L'intervento di Fabrizio Angelini: uno scenario in rapida evoluzione tra schermi, generazioni e piattaforme

L’intervento alla Advanced TV Conference di Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers, ha offerto una fotografia approfondita dell’evoluzione del consumo video in Italia e del ruolo crescente dell’Advanced TV nel nuovo ecosistema mediatico. Il cuore dell’analisi ha riguardato la relazione tra main screen e second screen, un tema sempre più centrale per comprendere il comportamento delle diverse generazioni di spettatori (sopra l'articolo, il video con l'intervento completo di Angelini, ndr).

Dai dati raccolti emerge che oltre 33 milioni di italiani guardano contenuti su televisori connessi, mentre più di 45 milioni fruiscono video sullo small screen. La differenza – circa 12 milioni di persone – è determinata in gran parte dalle generazioni più giovani, ormai pienamente digitalizzate, mentre i target più maturi continuano a rappresentare la quota prevalente di tempo speso davanti alla TV tradizionale.

Il quadro che ne deriva è quello di un ecosistema in transizione, dove i broadcaster stanno completando la trasformazione in “streamcaster” e la Connected TV raggiunge ormai il 40% della penetrazione totale. La crescita più marcata, tuttavia, non arriva dai giovani – ormai stabilizzati nell’uso dei device digitali – ma dalle fasce d’età più adulte, sempre più presenti anche sul second screen.

Angelini ha sottolineato come sia necessario cambiare prospettiva nell’osservare il mercato video: non più una contrapposizione tra televisione e digitale, ma una convergenza tra i due mondi, sostenuta dalla complementarità tra piattaforme lineari, streamer e social video. In particolare, le piattaforme social mostrano una crescita significativa nella fruizione video, contribuendo in modo rilevante alla reach dei broadcaster anche sui target più giovani.

L’analisi condotta da Sensemakers insieme a player come Rai e Sky evidenzia infatti come la distribuzione dei contenuti su più canali – dal lineare al digitale, fino ai social – generi un effetto di amplificazione della copertura, con un forte recupero sulle nuove generazioni.

Il messaggio finale di Angelini è chiaro: per leggere davvero il nuovo scenario video occorre abbandonare le vecchie contrapposizioni e guardare il mercato “con occhi nuovi”, riconoscendo la complessità e le opportunità di un ecosistema sempre più integrato tra dati, tecnologia e contenuti.

ARTICOLI CORRELATI