Un social magazine globale basato sui principi della sharing economy. E’ questo Blasting News, realtà indipendente nata nel 2013 da un’idea di Andrea Manfredi, Founder e Ceo: «L’obiettivo era, ed è, quello di rivoluzionare l'idea di giornalismo così come oggi lo conosciamo». Da qui l’apertura a professionisti, freelancer, blogger e appassionati di scrittura, ai quali dà la possibilità di proporre le proprie news e guadagnare fino a 150 euro ad articolo sulla base del merito, «cioè del numero di lettori raggiunti. Ci sono Blaster che mensilmente arrivano ad accumulare cifre molto alte, anche più di 5.000 euro», spiega ancora Manfredi.
Quali obiettivi avete raggiunto fino a questo momento?
In un momento storico in cui il settore dell’editoria è in crisi e si tagliano budget, innanzitutto siamo contenti di andare controcorrente e di rappresentare un’opportunità di guadagno ogni mese per migliaia di Blaster, tra cui tanti giovani, in tutto il mondo. I risultati raggiunti in due anni di vita ci mostrano che la strada è quella giusta. Siamo in 34 paesi, raggiungiamo 32 milioni di lettori unici ogni mese, lasso di tempo entro il quale pubblichiamo circa 15.000 news in 24 lingue. Grazie a una community di 500.000 Blaster, ogni mese in Europa raggiungiamo circa 19 milioni di lettori unici, mentre l’Italia da sola ne conta 12 milioni.
Ma chi sono i "Blaster"? E come vi inserite nell'ambito del panorama informativo italiano?
I Blaster sono i nostri collaboratori, cioè tutti coloro che si iscrivono a Blasting News per proporre i propri articoli. Siamo partiti dall’assunto che oggi la figura del giornalista è cambiata: non basta scrivere un pezzo perché questo venga letto, bisogna saperlo distribuire, costruendo le proprie community di lettori. Blasting News fa esattamente questo, dando la possibilità ai Blaster di creare il proprio brand personale. Al fine, poi, di garantire la massima qualità dei contenuti ai nostri lettori, abbiamo attivato dei meccanismi di controllo dei contenuti molto rigidi. Tutti gli articoli sono verificati sia da algoritmi, soprattutto per verificare che si tratti di contenuti originali, sia dai Blaster Senior, esperti di lungo corso selezionati dal nostro staff interno.
Quest'anno sarete per la prima volta allo IAB Forum. Perché questa scelta?
La partecipazione allo IAB Forum di quest’anno è legata alla presentazione del nostro nuovo prodotto di Native Marketing. Si tratta di un modo completamente diverso e innovativo di produrre e distribuire i contenuti per i brand. L’advertorial classico appartiene ormai al passato, oggi bisogna offrire ai brand contenuti di qualità realizzati attraverso uno storytelling sartoriale unitamente a una distribuzione efficace, con l’obiettivo di raggiungere un’audience specifica e di garantire l’effettiva lettura degli articoli proposti. Noi creiamo contenuti fatti su misura per le marche, attraverso una competizione creativa tra i nostri Blaster esperti dell’argomento da trattare, per distribuirli al target perfettamente in linea con l’audience del brand, che quindi sarà interessato a leggerli e condividerli. Il nostro prodotto di Native Marketing prevede molta innovazione, garantisce sulla visibilità del brand o del servizio/prodotto promosso e sul raggiungimento dei lettori in target - anche in termini numerici - avvalendosi della disponibilità privilegiata di un bacino di opinion leader 2.0 unico: i nostri Blaster. Di questo parleremo nel corso del nostro workshop “Native Marketing Revolution. 30 milioni di utenti si mettono dalla tua parte ed iniziano a parlare di te. Oppure preferisci un banner?”, previsto nell'ambito di IAB Forum mercoledì 2 dicembre alle 15:00.