01/08/2025
di Andrea Di Domenico

Agcom: al via l’istruttoria sulla misurazione delle audience digitali

Con la delibera n. 199/25/CONS, pubblicata sul proprio sito, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha ufficialmente avviato l’istruttoria per l’analisi delle metodologie di misurazione dei contenuti diffusi dalle piattaforme digitali di cui avevamo anticipato la partenza alcuni giorni fa.

Il procedimento, che si concluderà entro 150 giorni dalla pubblicazione (salvo eventuali sospensioni per richieste di documentazione), è finalizzato alla formulazione di indirizzi e prescrizioni per garantire dati di audience trasparenti, comparabili e affidabili, in linea con le norme nazionali ed europee.

L’iniziativa si inserisce in un contesto di trasformazione profonda del mercato pubblicitario e dei consumi mediali, dove i grandi player digitali – come le piattaforme OTT – rappresentano una quota crescente degli investimenti, ma non aderiscono ancora ai sistemi di rilevazione ufficiali condivisi, come quelli gestiti dai JIC (Joint Industry Committee).

Nel documento, l’Autorità sottolinea come l’assenza di standard comuni e di metodologie certificate e indipendenti nella misurazione dell’audience digitale possa generare asimmetrie informative e distorsioni di mercato, a discapito di una corretta allocazione degli investimenti pubblicitari e del pluralismo dell’informazione.

Secondo i dati contenuti nella Relazione annuale 2024 di Agcom, la pubblicità online ha ormai superato stabilmente quella televisiva: nel 2023 i ricavi pubblicitari su internet hanno raggiunto il 61,2% del totale, contro il 39,3% della TV. Di questi, l’85% è assorbito dalle grandi piattaforme, a fronte del 15% destinato agli editori web.

Agcom evidenzia inoltre la necessità di assicurare che tutti i sistemi di rilevazione – sia condivisi che proprietari – rispettino i principi stabiliti dal nuovo regolamento europeo sulla libertà dei media (EMFA), tra cui trasparenza, imparzialità, comparabilità e verificabilità.

L’istruttoria, affidata alla Direzione servizi digitali e tutela dei diritti fondamentali, si propone quindi di fornire un quadro regolamentare chiaro e orientato a garantire un’informazione pubblicitaria più equa, misurabile e verificabile nell’ecosistema digitale in continua evoluzione.

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