L’intelligenza artificiale trasforma abitudini e business a una velocità senza precedenti. Che impatto avrà sui prossimi sviluppi della SEO? Ivano Di Biasi, esperto di SEO e co-fondatore di SEOZoom, risponde a questa domanda nel suo nuovo libro "SEO for AI. Inventiamo la SEO del futuro", una finestra aperta sul futuro prossimo dei motori di ricerca, con riflessioni, test e spunti pratici utili per chiunque abbia un business online e desidera anticipare i cambiamenti in arrivo.
Nel futuro immaginato dall’autore, i contenuti dovranno non solo catturare l'attenzione degli utenti, ma essere compresi e apprezzati dalle intelligenze artificiali.
Con questa intervista, Ivano Di Biasi svela ulteriori dettagli e consigli su come prepararsi al futuro della SEO e content marketing.
Perché SEO for AI e non AI for SEO?
In sintesi, "SEO for AI" significa preparare i nostri contenuti per essere trovati e interpretati dalle future intelligenze artificiali, non solo dagli attuali algoritmi dei motori di ricerca. Quando le AI avranno il loro spider e saranno capaci di aggiornarsi in tempo reale, la SEO dovrà necessariamente adattarsi per rimanere rilevante, andando oltre i motori di ricerca tradizionali.
Come cambia il content marketing con l'AI?
L'intelligenza artificiale è in grado di interpretare il linguaggio naturale, il che significa che sia gli utenti possono porre domande in modo colloquiale, senza preoccuparsi di utilizzare keyword specifiche. Questo vale anche per chi sviluppa contenuti: dovrà concentrarsi sulle question research e comprendere appieno l'esigenza dell'utente e abbandonare il vecchio concetto di keyword.
Quali saranno gli elementi fondamentali da ottimizzare per essere scelti dall'AI?
L'ho chiesto direttamente a ChatGPT, come racconto nel libro: ho simulato una ricerca di informazioni sul web e chiesto all'AI di spiegarmi perché avesse scelto determinati siti rispetto ad altri. La risposta è stata illuminante: l'autorevolezza del dominio e la quantità di informazioni ricevute giocano un ruolo cruciale: menzioni, citazioni e link.
Un altro aspetto cruciale è la capacità dei contenuti di rispondere direttamente alle domande degli utenti. L'AI è predisposta a creare risposte in base ai testi presenti,
quindi, se le nostre pagine web sono già strutturate in modo da fornire risposte chiare e dirette, aumentiamo le possibilità che quei contenuti vengano scelti per rispondere agli utenti.
Infine, è consigliabile usare titoli e descrizioni in forma di domanda. Questo rende più facile per l'AI identificare il contenuto rilevante e utilizzarlo per fornire risposte agli utenti.
Quali strumenti ci aiuteranno a gestire la nuova SEO?
Attualmente, uno degli strumenti più efficaci per affrontare la nuova SEO è il Question Explorer di SEOZoom. Questo tool innovativo è stato progettato per rivoluzionare l'approccio alla keyword research, spostando l'attenzione dalle parole chiave tradizionali alle esigenze reali degli utenti. Il Question Explorer è il primo e unico strumento al mondo che permette di identificare le domande che le persone pongono ai motori di ricerca, basandosi sulle query che Google mostra nelle sue FAQ in SERP. Questo significa che possiamo creare contenuti mirati e migliorare le possibilità di posizionamento.
Ma posso fare anche un piccolo spoiler: stiamo sviluppando un nuovo strumento che analizzerà i contenuti in profondità, identificando gli aspetti cruciali che un modello di linguaggio (LLM) considera importanti per valutare l'autorevolezza di una pagina web. Questo nuovo tool ci aiuterà a evitare errori comuni, come l'inclusione di termini irrilevanti che possono far deviare il contenuto dal contesto desiderato, compromettendo la sua rilevanza per l'AI.
Questi strumenti non solo ci permetteranno di rimanere competitivi, ma ci aiuteranno anche a preparare i nostri contenuti per essere scelti come risposte pertinenti dalle intelligenze artificiali, garantendo un livello di ottimizzazione avanzato nel contesto della SEO del futuro.
Quale sarà il futuro di Google?
Google ha già sperimentato l'integrazione dell'AI nelle sue SERP con la Search Generative Experience (SGE), poi chiamata AI Overviews, ma questa tecnologia, per
quanto avanzata, non è stata completamente implementata. Quindi, il futuro di Google dipende dalla sua capacità di trovare un modello di business che integri efficacemente l'AI senza sacrificare le entrate pubblicitarie. Se Google riuscirà in questa impresa, potrà continuare a dominare il panorama della ricerca online.