18/12/2020
di Simone Freddi

Professionalità e KPI evoluti: con Press Play, le PR diventano “Inbound”

Unendo competenze classiche a un forte know how digitale, la società guidata da Alessandro Tibaldeschi propone un approccio personale all'attività di relazioni pubbliche. E i clienti aumentano

Alessandro Tibaldeschi, founder di Press Play

Ci sono lo storico produttore di mascherine BLS, il brand di barberie Barberino’s, la digital corporation Godaddy, l’azienda aerospaziale Tyvak International, il canale culturale Arte Tv: l’elenco delle aziende che nel 2020 hanno scelto di affidare le relazioni pubbliche alle cure dell’agenzia Press Play è fatto di nomi prestigiosi, di settori diversi.

Con sedi a Milano e Roma e un organico arrivato rapidamente a 15 persone, Press Play sta affermando sul mercato un approccio personale alle PR e all’ufficio stampa, in cui gli elementi classici del settore (creatività, empatia, rapidità) si combinano con una visione “digital-centrica” che permea tanto la creazione dei contenuti quanto gli strumenti di valutazione. Alessandro Tibaldeschi, fondatore e amministratore unico di Press Play, parla di “Inbound PR” e ce le descrive così: «Partiamo dalla creazione di contenuti di alta qualità, sia a livello testuale che giornalistico, ottimizzati per i motori di ricerca, che vengono successivamente inviati ai media combinando strumenti di digital marketing e strategie di pubbliche relazioni tradizionali. Si ottiene così una campagna i cui risultati vengono misurati e analizzati attraverso strumenti dedicati in modo chiaro e oggettivo, per comprendere l’efficacia dell’attività svolta».

Per Tibaldeschi, che prima di far nascere Press Play ha lavorato da giornalista nel settore musicale, «le Inbound Pr ci contraddistinguono in quanto agenzia e ci rendono unici rispetto ai competitor. Crediamo che oggi sia essenziale misurare in modo oggettivo e concreto l’attività di pubbliche relazioni. Operiamo con successo in questo senso da diversi anni e i risultati lo dimostrano». L’agenzia negli ultimi due anni è cresciuta molto, sia in termini di organico che di giro d'affari. «Questo anche in conseguenza del fatto che il numero di clienti è raddoppiato – dice l’amministratore dell’agenzia -. In media Press Play gestisce 30 progetti in contemporanea, e numerose realtà in questi mesi hanno scelto di rivolgersi all’agenzia per gestire o reinventare la propria comunicazione in un momento di grande difficoltà. Ma la maggior soddisfazione viene dai clienti già in portafoglio, che ci hanno tutti rinnovato la fiducia».

Tra questi ultimi c’è Volagratis.com/lastminute.com, che oltre alle PR ha affidato all’agenzia anche nuovi progetti fuori dall’Italia (influencer marketing a Parigi e creazione di contenuti per le landing page in francese, press e influencer tour per inaugurazione del London Eye a Londra brandizzato lastminute.com). Accanto a quello che è probabilmente il cliente più noto, l’agenzia lavora poi con altre società dal profilo fortemente digitale: oltre alla già citata Godaddy troviamo Sumup, (pagamenti digitali in mobilità), Too Good To Go (app contro gli sprechi alimentari), Abiby (beauty box in abbonamento) e Selectra.net (comparatore in ambito Luce e Gas). «Il nostro metodo di lavoro si sposa bene con società di questo tipo, in particolare Scale Up o Start Up, che hanno bisogno di crescere rapidamente e che sono attente ai KPI digitali, come per esempio alla domain authority dei siti in cui vengono pubblicati gli articoli. Guardiamo con interesse anche al settore del marketing digitale», conclude Tibaldeschi.

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