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17/12/2025
di Rosa Guerrieri

Numeri positivi ma anche tanto affetto: il caso della campagna “Scrivi a Babbo Natale” di Libero Mail

L’operazione, partita come azione di brand positioning, si è trasformata in un fenomeno di engagement, proseguito ben oltre le feste

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A quasi un anno dal suo lancio, l’iniziativa natalizia di Libero Mail – la possibilità di scrivere a Babbo Natale all’indirizzo dedicato babbo.natale@libero.it e ricevere una risposta personalizzata – si è trasformata in un fenomeno di brand engagement che trascende le festività.

Lanciata a dicembre 2024 come un esperimento, l'iniziativa ha prodotto risultati particolarmente positivi, con migliaia di mail ricevute e di risposte personalizzate inviate.

Dal punto di vista della performance pubblicitaria, la campagna, pianificata con un obiettivo di traffico, ha raggiunto un CPC più basso e un CTR più alto delle stime pre-partenza, mentre l’Engagement Rate (ER) complessivo ha superato le previsioni di quasi 10 volte, confermando che i temi legati al brand positioning e all’emozione generano un coinvolgimento sorprendente. In generale, la campagna a tema natalizio ha convertito più delle classiche campagne di acquisizione portando nuovi utenti alla Libero Mail; in particolare, i messaggi che promuovevano un “Babbo Natale Green” hanno registrato una performance straordinaria, con un ER del 35,21%, dimostrando l'efficacia di connettere la magia del Natale a temi di responsabilità sociale. 


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Il dato più sorprendente, tuttavia, riguarda la persistenza emotiva della campagna: dopo lo spegnimento della campagna a fine dicembre 2024 e l'invio di un messaggio automatico che informava gli utenti delle "vacanze di Babbo Natale in compagnia delle sue renne", la gente non ha mai smesso di scrivere. Ad oggi, le email arrivate alla casella fuori dal periodo natalizio rappresentano circa il 45% del totale annuale, con le prime letterine per Natale 2025 arrivate già ad aprile.

L'iniziativa ha anche avuto un impatto sociale inaspettato: il personaggio di Babbo Natale, attraverso le risposte personalizzate, ha potuto consolare bambini in ospedale e offrire messaggi affettuosi a persone che affrontano la depressione, confermando il potere terapeutico della speranza e dell'ascolto. Un bimbo ha scritto a Babbo Natale quasi ogni settimana, raccontando con brevissime frasi che cosa stava facendo nelle sue giornate.

"Questo flusso costante di corrispondenza, che continua a fioccare anche quando la slitta è in manutenzione, è la nostra più grande validazione - afferma Giorgia Camandona, Chief Communication Officer di Italiaonline -. Abbiamo avuto conferma che le persone non cercano solo un provider di posta, ma un luogo digitale dove si sentano ascoltate e dove la magia è di casa. La cura del brand e l'attenzione all'utente, anche attraverso un tono giocoso e affettuoso, è un investimento che ripaga in termini di fiducia e fidelizzazione."

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