Just Eat cambia volto: dal 6 marzo il sito, la app, la sua icona e i materiali trade si vestiranno con il nuovo logo caratterizzato dall'uso dei colori per comunicare la grande varietà dell'offerta del servizio, l'aspetto della scoperta di nuovi piatti e nuove esperienze, l'innovazione e infinite occasioni di consumo. Un nuovo capitolo per l'azienda che si presenta anche in Italia, dopo il rebrand avvenuto in UK nel 2016, con una nuova mission: costruire la più grande food community globale. La nuova identità di Just Eat è stata presentata durante una conferenza stampa in cui sono state lanciate altre novità per il servizio.
Ogni desiderio è servito, la campagna multicanale
Il rebrand è stato declinato con una
campagna Tv, affissioni e digital, realizzata con i partner che già seguono Just Eat da tempo,
BCube per la creatività, e tre agenzie del gruppo Dentsu per la pianificazione,
Simple Agency per il digital,
Carat per la tv e
Posterscope per le affissioni. Il
budget è in crescita ed dedicato per il
50% alla tv, per il
30% alle affissioni e per il
20% al digital.
Azienda attiva nel mercato dei servizi per ordinare pranzo e cena a domicilio, Just Eat punta con il nuovo brand a una filosofia che mette al centro la
food variety, ovvero le infinite possibilità offerte dal food delivery e la scoperta di nuovi sapori, cucine e culture, unendo in un’unica grande comunità clienti, ristoranti partner e dipendenti.
Il forte posizionamento legato alla varietà si declina in
Ogni desiderio è servito, la
nuova tag line italiana, live dal 6 marzo
su tutti i canali social e digital, dal 12 marzo nella produzione del
nuovo spot tv e dal 20 marzo
in affissione nelle città strategiche di Roma, Milano e Torino.
Il film, pensato per valorizzare le
70 cucine disponibili in grado di incontrare i gusti e i desideri di tutti, è stato declinato in una
campagna multi-soggetto che ripercorre
tre differenti situazioni di social eating e altrettante tipologie di consumatori. Quattro amici riuniti per guardare la partita in tv e in attesa della pizza, due giovani famiglie durante il brunch della domenica all’insegna di hamburger e patatine, e una cena tra amiche, tra chiacchiere e confidenze rigorosamente a base di sushi.
Grazie all’app di Just Eat e agli oltre 5.500 ristoranti in Italia tra cui poter scegliere, ogni gruppo di persone ordina il cibo più adatto per accompagnare i propri momenti, mettendo d’accordo i vari palati e
ironizzando sulle mille differenze degli italiani quando si tratta di gusti: sulla pizza meglio la mozzarella di bufala o il fior di latte? Qual è la carne che rendere unico un hamburger? Quanto bisogna far ammorbidire il sushi nella soia per renderlo gustoso al punto giusto? Mille diverse esigenze che Just Eat soddisfa con “
qualunque siano i tuoi gusti, basta parlarne!”.
I tre soggetti della campagna, pizza, hamburger e sushi sono declinati in altrettanti
formati da 15” e in
un formato mash up della durata di 30”. La direzione creativa del film, affidata a BCube, mette in luce le differenze e i gusti dei clienti e la capacità di Just Eat di soddisfare e servire ogni desiderio. La messa on air è in programmazione a partire dal 12 marzo sulle
principali emittenti televisive.
«Il nuovo marchio rappresenta l’evoluzione del nostro approccio per soddisfare i desideri dei nostri clienti e per aggiungere sempre più valore alla community dei ristoranti partner. Crediamo molto in questa campagna che farà entrare i consumatori italiani in un mondo di varietà di cibi e di infinite possibilità di cucine offerte da Just Eat, ma che è in grado di sottolineare anche la semplicità e l’efficacia del digitale rispetto all’ordinazione al telefono. Varietà e scoperta diventano per noi i punti cardine attorno ai quali costruire una vera food community», ha dichiarato
Nicolò Grosoli, Marketing Manager di Just Eat in Italia.
La campagna affissione sarà on air dal 20 marzo a
Milano, Torino e Roma con una presenza prolungata per 90 giorni tradotta in poster su strada, pensiline dei tram, metropolitane, tram e autobus.
Varietà, personalizzazione e socialità: la risposta del digitale ai bisogni dei consumatori
Per Just Eat l'Italia è il mercato che cresce di più. Nel nostro Paese dal 2011 è presente in oltre
5.500 ristoranti, sia dei marchi più conosciuti sia nei piccoli locali indipendenti, e oltre
500 città.
Dall'arrivo nel nostro mercato l'azienda è cambiata come si sono modificate le abitudini di consumo degli italiani, che sono state analizzate dall'
Osservatorio Just Eat in collaborazione con
ICRIOS - Bocconi.
Il digitale rappresenta oggi la risposta ai bisogni di varietà, scoperta e condivisione delle persone in tema di consumo di cibo, generando un incremento della spesa media del 56% e un volume di affari per i ristoranti pari a 50 milioni di Euro in un mercato con un potenziale di 1,77 miliardi di Euro su base annua.
Sono queste le principali evidenze emerse dalla ricerca condotta su un campione di 16.436 consumatori rappresentativi della popolazione attuale del servizio di digital takeaway.
Il 74% del campione sente forte il bisogno di variare cibo e ristoranti, e scoprirne di nuovi, possibilmente di culture diverse. Le tendenze principali che caratterizzano i consumatori italiani mettono in luce che di questo 74% il 70% ama variare spesso tipi di cucina per scoprire nuovi gusti e culture, il 63% predilige la varietà per condividere sapori e cibi diversi con gli amici e il 60% ama cambiare spesso piatti ed ingredienti.
L’osservatorio, che conferma la nuova strategia di Just Eat per il 2017, orientata verso una
dimensione valoriale del takeaway, non più solo funzionale alle esigenze, ma sempre più emozionale, mostra come
la percezione del cibo per il consumatore sia sempre più edonica e strettamente correlata a uno stile di vita ricco di socialità e desiderio di condivisione di esperienze e momenti con gli amici (il 76% valuta importante l’attività fisica) che parallelamente si manifesta nel bisogno di variare cibo e ristoranti (83%), e scoprirne di nuovi (76,5%).
Questo trend trova nel digitale un valido alleato in quanto è proprio il consumatore digitale, quindi attivo sui social media e grande utilizzatore di servizi che garantiscono velocità ed efficienza, a voler
personalizzare e variare le proprie abitudini di consumo e a sentire un forte senso di appartenenza a una community che condivide le stesse esigenze. Il 92% del campione considera fondamentale l’aspetto digitale del servizio di Just Eat che consente di ordinare con un touch (86%), personalizzare i piatti (87%), comunicare allergie/intolleranze (83%), condividere sui social (13%).
«Il nostro nuovo brand dà voce a ciò che Just Eat ha raggiunto fino ad oggi e introduce al contempo la direzione in cui vogliamo andare. Il cambiamento di immagine del marchio segna un’evoluzione importante del nostro approccio e modalità di soddisfare le aspettative in evoluzione dei nostri clienti e di generare valore nella relazione con i nostri ristoranti partner. Trasformare la scoperta del cibo in un’esperienza emozionante significa offrire varietà e rendere più semplice la scelta sia del cibo che già amiamo e sia per trovarne di nuovi», spiega
Barnaby Dawe, Global Chief Marketing Officer di Just Eat Group.
«Come confermato anche dall’indagine che abbiamo condotto con ICRIOS – Bocconi, le abitudini di consumo sono fortemente influenzate dai nuovi stili di vita e da una dimensione di community sociale che necessita di servizi adeguati a nuove esperienze. Just Eat è da sempre anticipatore dei bisogni emergenti delle persone facendo leva su digitale, tecnologia e su un modello di business vincente grazie alla collaborazione con ristoranti di qualità e variegati. In questa direzione evolve oggi la nostra vision aziendale ancora più improntata a guidare la trasformazione in atto e a sviluppare una grande community con al centro il food quale bene edonico e di aggregazione sociale», afferma
Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia.
Credits per la campagna pubblicitaria
- Agenzia Creativa: Bcube
- Direzione Creativa: Andrea Stanich, Arturo Dodaro
- Art Director: Pippo Fiorentino
- Copywriter: Domenico Greco
- Account Director: Viktoria Ovtcharenko
- Account Executive: Martina Benoni
- Producer: Laura Fappiano
- Casa di produzione: Bedeschi Film
- Regia: Wayne Holloway
- Fotografia: Andrea Rainoldi
- Scenografia: Silvia Ventimiglia
- Costumi: Lea Bevilacqua
- Montaggio: Francesca Castellari
- Post audio: The Log
- Post Produzione: Francesco Rota per Bedeschifilm
- Musica: “Happy I will be" Library Premium beat