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19/12/2025
di Roberta Simeoni

AI Overview in Italia: uno studio di Trovato Agency rivela come Google stia trasformando le ricerche

La prima analisi empirica sul nostro mercato ha analizzato 2.976 keyword su 10 settori: il 22,7% delle ricerche mostra già risposte generate dall'AI. Salute e finanza risultano i settori con la maggiore attivazione, superiore al 50%

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Una ricerca su quattro in Italia non arriva mai ai risultati organici tradizionali. Si ferma prima, su una risposta generata da AI Overview, la funzionalità di Google che utilizza l'intelligenza artificiale per fornire risposte dirette prima di qualsiasi link.

È quanto emerge dal primo studio empirico interamente italiano sull'impatto reale di questa tecnologia (disponibile qui), pubblicato da Trovato Agency agenzia specializzata in Search Marketing, dopo mesi di analisi condotta tra ottobre e novembre 2025.

Lo studio ha analizzato 2.976 keyword strategiche distribuite su 10 settori verticali del mercato italiano (dalla salute alla moda, dalla finanza al travel) tracciando 24 diverse feature SERP per ogni keyword. Si tratta della prima ricerca basata esclusivamente su dati del mercato italiano, che fino ad oggi ha dovuto fare riferimento principalmente ad analisi condotte negli Stati Uniti.

I dati principali dello studio

I numeri chiave dello studio rivelano un fenomeno già consolidato: il 22,7% delle keyword analizzate presenta AI Overview attivo, con un impatto significativo sul volume di ricerca complessivo. Ben 843.450 ricerche mensili su un totale di 5.745.670 (pari al 14,7%) finiscono su pagine dove Google fornisce una risposta diretta prima di qualsiasi risultato organico tradizionale.

“Non si tratta di un esperimento o di una fase di test limitata”, spiega Gennaro Ciaravolo, autore dello studio e specialista in Search Marketing di Trovato Agency. “AI Overview è già realtà per una fetta consistente delle ricerche italiane, e sta cambiando radicalmente le dinamiche del traffico web e della visibilità online per aziende ed editori”.

Settori e tipologie di ricerca: differenze marcate

Le differenze settoriali sono il dato più eclatante dell'analisi. Il settore salute registra un'attivazione del 58%: più della metà delle keyword mediche e sanitarie analizzate mostra la risposta generativa di Google. Al secondo posto si colloca il settore economia e finanza con il 52,7% di attivazione. Seguono automotive con il 38%, travel con il 20,3% e tecnologia con il 10%. All'estremo opposto della classifica troviamo i settori visual-first: moda e abbigliamento con appena il 3% di attivazione, seguita da beauty e personal care con il 6,3%.

Il tipo di ricerca determina in modo significativo la probabilità di attivazione di AI Overview. Le query con intento di ricerca di tipo informational hanno una probabilità del 32,5% di mostrare AI Overview, quasi il doppio rispetto alle query commerciali (17,5%) e transazionali (17,9%).

Il paradosso della longtail

Emerge un fenomeno contro-intuitivo che ribalta le logiche consolidate della SEO: le keyword a basso volume (70-1.000 ricerche mensili) mostrano AI Overview nel 24,5% dei casi, contro il 21% delle keyword a volume medio (1.300-8.100 ricerche mensili) e solo il 17,5% delle keyword ad alto volume (9.900-301.000 ricerche mensili).

“Google sta usando AI Overview come campo di test su query di nicchia”, spiega l'analisi, “dove il volume limitato minimizza l'impatto di eventuali risposte imprecise e la competizione pubblicitaria è limitata. Le grandi keyword commerciali, quelle che generano milioni di impressioni e rappresentano asset strategici per advertiser ed editori, restano più protette”.

L'affollamento delle SERP: quando AI Overview compare, non è mai solo

L'analisi della co-occorrenza delle feature SERP rivela un fenomeno di affollamento progressivo. Quando AI Overview si attiva, raramente compare da solo. Nel 76,4% dei casi appare insieme a Video, nel 57,6% con People Also Ask (le domande correlate), nel 57% con Sitelinks (i link aggiuntivi sotto il risultato principale), nel 49,6% con Image Pack.

Il risultato è una SERP significativamente più complessa: la media di elementi presenti sale a 5,1 feature quando AI Overview è attivo, contro una media generale di 5,1 su tutte le SERP analizzate. Il 73% delle SERP presenta tra 4 e 6 feature diverse, mentre solo il 10% mantiene configurazioni semplici con 0-3 elementi.

“Una SERP con AI Overview combinato con Video e People Also Ask significa che il primo risultato organico appare solo dopo aver scrollato significativamente”, sottolinea lo studio. “Il CTR organico può crollare del 41% quando AI Overview è presente, mentre parallelamente il costo per click degli annunci pubblicitari aumenta del 52%”.

Implicazioni strategiche: ripensare la SEO nell'era di AI Overview

I dati dello studio identificano tre aree d'intervento prioritarie per professionisti SEO, editori e aziende.

Selezione strategica delle keyword: concentrarsi su termini con bassa probabilità di attivare l’AI Overview, invece di puntare su query molto informative dove il ROI del posizionamento rischia di ridursi.

Evoluzione dei contenuti: superare l'approccio tradizionale di “rispondere alle domande degli utenti” per fornire valore che AI Overview non può replicare, attraverso dati proprietari, ricerche originali, expert interview e contenuti multimediali approfonditi.

Nuove metriche di misurazione: andare oltre il ranking organico tradizionale per tracciare impression share effettiva, CTR contestualizzato alla composizione della SERP e visibilità above the fold.

Una trasformazione già in atto

L'analisi condotta su 2.976 keyword italiane rivela che AI Overview non è un fenomeno uniforme ma altamente selettivo, con impatti che variano dal 3% al 58% in base a settore, intent e caratteristiche della keyword.

Per aziende, brand ed editori, la domanda non è più se AI Overview influenzerà la search, ma quanto velocemente e con quali effetti sui modelli di visibilità e acquisizione.

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