Alle 21:00 statisticamente l’uso del cellulare sale del +28% rispetto alla media giornaliera, mentre il consumo di contenuti televisivi cresce del +22%. È l’ora del second-screen: quel momento, ormai quotidiano, in cui gli spettatori guardano la TV con lo smartphone in mano.
Che stiano chattando, cercando informazioni, ordinando cibo o facendo shopping, il comportamento cross-device è diventato la nuova normalità. E il picco settimanale dell’uso del mobile, registrato la domenica, conferma quanto sia fluido e continuo il rapporto tra contenuti e interazioni digitali.
Per i brand, questa è un’occasione unica. La sincronia tra schermi – soprattutto in prime time – non solo consente di raggiungere l’utente su più fronti, ma moltiplica l’efficacia della comunicazione pubblicitaria.
Come sottolinea Fabio Manassero: "Integrare messaggi su TV e mobile non è solo efficiente, è necessario. Coinvolgere lo spettatore su entrambi gli schermi aumenta memorabilità e conversione".
In un contesto in cui l’attenzione si distribuisce tra schermi e piattaforme, costruire esperienze coordinate e complementari diventa essenziale per restare rilevanti.
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