• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
24/10/2024
di Rosa Guerrieri

Ecco chi spende di più in pubblicità in Italia. I dati di Nielsen Ad Intel

Il settore automobilistico domina con una spesa stimata di circa 239 milioni di euro. Segue il comparto dell’ecommerce e dei servizi online

pubblicita.jpg

In un contesto di ripresa economica moderata a livello europeo, anche il mercato pubblicitario italiano mostra segnali incoraggianti, con una crescita graduale della spesa in linea con le previsioni dell'Unione Europea. Tra gli inserzionisti più rilevanti spiccano sia marchi globali che leader nazionali. Nella top 10 degli investitori pubblicitari in Italia si trovano Procter & Gamble, Ferrero e Volkswagen, seguiti da altri marchi noti come L’Oréal, Unilever e Fiat, che confermano l'importanza del mercato italiano per il settore FMCG (Fast-Moving Consumer Goods) e l'automotive.

Lo rivela l’Advertising Media Spend Report H1 2024 di Nielsen Ad Intel, che fornisce una panoramica dettagliata sui principali trend degli investimenti pubblicitari globali, con dati armonizzati provenienti da oltre 90 mercati. Il report esamina le dinamiche delle categorie di spesa pubblicitaria e identifica i settori che hanno registrato i maggiori investimenti. In particolare, la sezione dedicata all'Italia mette in evidenza i principali inserzionisti, i settori più attivi e i canali media preferiti nel primo semestre del 2024.

La principali categorie di spesa pubblicitaria in Italia

Tra le categorie merceologiche che hanno guidato il mercato italiano, il settore automobilistico ha dominato con una spesa stimata di 252,5 milioni di dollari (circa 239 milioni di euro). Questo dato evidenzia come la pubblicità stia giocando un ruolo cruciale nel sostenere il settore, che ha dovuto affrontare sfide significative legate a un calo delle vendite e alla transizione verso modelli più sostenibili ed elettrici. Gli investimenti pubblicitari si sono rivelati fondamentali per mantenere alta l’attenzione sui nuovi modelli e incentivare la domanda in un mercato che fatica a riprendersi ai livelli pre-crisi.

(clicca sull'immagine per ingrandirla)

Anche il comparto dell’ecommerce e dei servizi online ha registrato un'importante crescita, con investimenti pari a 164,6 milioni di dollari (circa 156 milioni di euro), sostenuti dal trend di digitalizzazione e dall’aumento degli acquisti online. I prodotti farmaceutici da banco si sono piazzati al terzo posto con 142,5 milioni di dollari (circa 135 milioni di euro), riflettendo l'attenzione dei consumatori alla salute e al benessere.

Altri settori che hanno mostrato investimenti significativi includono le bevande analcoliche (97,5 milioni di dollari, circa 92,6 milioni di euro), la salute e il fitness (91 milioni di dollari, circa 86,5 milioni di euro) e i ristoranti (87,2 milioni di dollari, circa 82,9 milioni di euro), che testimoniano una ripresa della spesa legata ai consumi fuori casa e alle attività ricreative.

Trend nei canali media

Per quanto riguarda i canali utilizzati, la televisione continua a rappresentare il principale mezzo per la comunicazione pubblicitaria in Italia, mantenendo una quota significativa degli investimenti complessivi grazie alla sua capacità di raggiungere ampi segmenti di pubblico. Tuttavia, il digitale sta guadagnando sempre più rilevanza, trainato soprattutto dal settore ecommerce e dai servizi online. Le piattaforme digitali consentono di sfruttare forme di targeting più precise e personalizzate, offrendo nuove opportunità per le aziende di ottimizzare il ritorno sugli investimenti pubblicitari.

Strategie e opportunità per gli inserzionisti

La crescita degli investimenti pubblicitari riflette un aumento della fiducia delle aziende, che si traduce in un rafforzamento delle strategie multicanale per raggiungere i consumatori in modo più efficace. Con l’atteso aumento dei budget pubblicitari per il resto del 2024, i brand che sapranno adottare strategie integrate e sfruttare al meglio i dati di mercato potranno consolidare la propria posizione in un contesto competitivo sempre più dinamico. La sfida sarà bilanciare la presenza sui media tradizionali e digitali, cogliendo le opportunità offerte da ciascun canale per raggiungere il pubblico giusto con il messaggio più efficace.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI