11/10/2024
di Teresa Nappi

La pubblicità al cinema registra un indice di attenzione dell’87%. In crescita gli investimenti sul mezzo

A confermare l’efficacia del grande schermo per la veicolazione di annunci pubblicitari è la ricerca “Beyond Visual Attention” di Omnicom Media Group presentata nel corso di un evento promosso da FCP

Il cinema rappresenta un contesto capace di catturare l’attenzione non solo durante la proiezione del film, ma anche durante i contenuti pubblicitari dei brand, costituendo un luogo ideale per trasmettere messaggi lunghi e storie più articolate. A confermarlo è la ricerca “Beyond Visual Attention: quando la comunicazione incontra il grande schermo”, realizzata da Omnicom Media Group e presentata durante un evento promosso da FCP - Federazione Concessionarie Pubblicità, di cui sono soci DCA, Movie Media e Rai Pubblicità.


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In un ecosistema che ci vede esposti a oltre 33.000 messaggi pubblicitari ogni giorno, è evidente che l’attenzione è oggi la nuova frontiera della competitività. Grazie alla collaborazione con la società tecnologica K2, la ricerca di Omnicom Media Group ha utilizzato un sistema di monitoraggio oculare del pubblico nelle sale tramite telecamere a infrarossi, analizzando l’attenzione degli spettatori durante 95 proiezioni cinematografiche.

Attenzione alta al cinema, ma non solo per i film

La ricerca ha rivelato che l’attenzione visiva media degli spettatori al cinema è pari al 90%, un risultato che lo pone in grado di competere efficacemente con altri media, come la televisione e i cellulari. In particolare, la pubblicità al cinema registra un indice di attenzione media del 87%, con una durata media di 26 secondi. In televisione, l’attenzione si ferma al 52% e alla durata media di soli 10 secondi. Rispetto a piattaforme come TikTok, dove l’attenzione raggiunge il 90% ma dura solo 3 secondi, il cinema si dimostra essere un ambiente molto più efficace per la pubblicità. Da considerare, inoltre, che il 50% degli spettatori entra in sala con largo anticipo, già al 2° minuto dei contenuti pre-show, offrendo un contesto ideale per la ricezione dei messaggi pubblicitari.

Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group, ha sottolineato l'importanza di questo contesto di fruizione: “Il cinema offre un contesto privilegiato per le campagne pubblicitarie, capace di valorizzare la concentrazione del pubblico”.

L'evento ha visto anche la partecipazione di Fabio Poli, AD di Movie Media, che ha osservato un notevole aumento delle presenze nelle sale nel 2024, grazie a una programmazione diversificata che ha attratto un pubblico ampio.

Francesco Barbarani, Direttore Digital & Experience di Rai Pubblicità, ha infine confermato un incremento della spesa pubblicitaria sul mezzo: “Considerando luglio 2023 come il momento di svolta per il cinema, grazie al successo di Barbie in termini di spettatori, abbiamo analizzato l’anno mobile luglio 2023 - giugno 2024 anche dal punto di vista pubblicitario. È emerso un incremento degli investimenti del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di risultati eccellenti che vedono il cinema tornare nelle strategie di pianificazione dei brand, con un aumento del 9% delle aziende presenti rispetto al 2023. Il ritorno in sala di film di forte interesse, unito al restyling delle sale cinematografiche, che oggi offrono esperienze di fruizione uniche e di alto livello, ha riportato il pubblico al cinema", ha dichiarato.

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