«L’AI sta cambiando tutte le regole»: così esordisce Amedeo Guffanti, Global Managing Director della Business Line Digital & Media di Jakala, nel presentarci il digital coffee organizzato dall’azienda presso la storica sede di Palazzo Mellerio a Milano.
L’evento, intitolato “Media intelligenti: l’AI come boost per ottimizzazione e accesso al dato”, ha riunito esperti del settore, marketer e fondi di investimento per esplorare come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando la strategia di comunicazione digitale dei grandi brand. Moderato da Andrea Cabrini, direttore di Class CNBC, l’incontro ha messo in luce l’impatto delle tecnologie emergenti sulle strategie di business e la trasformazione in atto nel mondo del marketing e della pubblicità.
Jakala e l’AI: Ottimizzazione e precisione nella pianificazione media
Guffanti ha sottolineato come Jakala, player di rilievo nella consulenza data-driven, integri AI e geointelligence per offrire soluzioni personalizzate che rendono le campagne pubblicitarie più efficaci e precise. «Jakala lavora con dati anonimi che incrociamo con quelli di piattaforme come Google, Meta e Amazon. Creiamo campagne focalizzate su microaree territoriali, ottimizzando l’efficienza con riduzioni dei costi di acquisizione fino al 50%. Oggi siamo in grado anche con la Connected Television di raggiungere milioni di persone e famiglie che rientrano nei parametri interessanti per uno spiecifico brand», ha spiegato Guffanti.
L'azienda ha sviluppato un framework chiamato J-Hexagon, che, anche grazie all’acquisizione di Roibox, permette di integrare nelle pianificazioni le differenze territoriali delle diverse microaree. In Italia, il territorio è suddiviso in oltre 9.000 microaree, ognuna delle quali può essere attivata con messaggi specifici e pressioni pubblicitarie personalizzate.
L’AI ridefinisce l’intero processo di comunicazione
Durante il digital coffee, i partecipanti hanno esplorato come l’AI stia ridefinendo l’intero processo di comunicazione, affrontando anche le sfide legate alla privacy e alla necessità di trovare alternative ai cookie, per rendere la pubblicità più rispettosa e al contempo efficace.
Davide Giannini, Head of Digital Marketing di Banco BPM, ha condiviso la sua esperienza: «Per noi l’intelligenza artificiale è come una nuova collega. La usiamo per migliorare l’ottimizzazione dei nostri siti, la creazione di contenuti e la ricerca. Nel futuro, crediamo che ci permetterà di realizzare la promessa del digital marketing: raggiungere le persone giuste, con il messaggio giusto, al momento giusto».
Il panel ha visto anche la partecipazione di Marco Caradonna, Co-founder & General Partner di BlackSheep, che ha discusso l'adozione dell'AI nell'industria del marketing; Raffaele Pastore, General Manager di UPA, che ha evidenziato l'importanza della formazione avanzata in AI; Emanuela Pignataro, CEO di Lanieri, che ha raccontato come l'AI stia potenziando la personalizzazione del loro core business nel mercato del lusso; e Mascia Salucci, Head of Digital di MSC Cruises, che ha illustrato l'uso dell'AI per l'allocazione dinamica del budget pubblicitario e l'ottimizzazione delle strategie di offerta sulle piattaforme di advertising.
Dai big data alla personalizzazione avanzata, insomma, l’intelligenza artificiale sta mantenendo la promessa di una comunicazione sempre più precisa ed efficace. I grandi brand stanno già raccogliendo i frutti di questa rivoluzione tecnologica,
proiettando il marketing verso un futuro in cui il dato è il vero protagonista.