1. Website & Search Optimization nell’era dell’AI
Come anticipato nei precedenti articoli della nostra rubrica Website e Search Optimization nell'era dell'AI, l’avvento della Generative AI sta trasformando profondamente il rapporto con i motori di ricerca.
Anche Google e OpenAI non hanno ancora una visione definitiva del futuro, come testimoniano i numerosi rilasci e sperimentazioni in corso. Con l’introduzione di Google AI Overviews in Italia e dell’AI Mode negli Stati Uniti, Google sta progressivamente ridisegnando l’interfaccia del motore di ricerca, integrando funzioni sempre più simili a quelle di Gemini e ChatGPT. Parallelamente, i motori generativi si avvalgono dei tradizionali motori di ricerca tramite il processo RAG (Retrieval Augmented Generation) per offrire risultati più affidabili e aggiornati, basandosi su contenuti web.
Se finora la SEO ha avuto un ruolo cruciale, la SEO dedicata all’AI potrebbe diventare ancora più determinante. Essere riconosciuti dall’intelligenza artificiale non si limiterà alle ricerche: in futuro il browser potrebbe trasformarsi in un agente AI capace di svolgere compiti molto più complessi, come evidenziato dal progetto Google Mariner e dal protocollo MCP.
Da qui nasce una domanda chiave: "Chi è davvero pronto per la Generative SEO?"
In questo articolo analizzeremo il settore delle librerie online e alcuni tra i principali player attivi sul mercato.
Precisiamo che i siti considerati non includono portali editoriali, magazine o testate giornalistiche, ma si concentrano su e-commerce specializzati nella vendita di libri online, tra cui case editrici e librerie digitali con maggiore visibilità nel settore in Italia.
Tra le principali esclusioni dello studio, non è stato considerato Amazon, a causa del suo vasto catalogo che va oltre i libri, il che, assieme all’elevato livello di visibilità del sito, potrebbe influenzare negativamente le valutazioni. Analogamente, sono state escluse le librerie che si appoggiano a rivenditori terzi, poiché la valutazione del processo d’acquisto rappresenta un parametro centrale per l’analisi.
Non abbiamo pubblicato i risultati specifici dei singoli siti per nessuno dei parametri analizzati, ma siamo disponibili a fornire dati e approfondimenti su richiesta, contattandoci tramite i riferimenti in fondo all’articolo.

2. Il settore delle librerie online
Abbiamo individuato e analizzato 15 e-commerce di libri attivi in Italia. Pur differenziandosi per posizionamento di prezzo, target di riferimento e architettura del sito, questi portali condividono numerosi punti in comune e diverse aree di sovrapposizione.
| IBS |
https://www.ibs.it/ |
| LaFeltrinelli |
https://www.lafeltrinelli.it/ |
| Zanichelli |
https://www.zanichelli.it/ |
| Mondadori Store |
https://www.mondadoristore.it/ |
| Hoepli |
https://www.hoepli.it/ |
| Libreria Universitaria |
https://www.libreriauniversitaria.it/ |
| Libraccio |
https://www.libraccio.it/ |
| Giunti |
https://giunti.it/ |
| Adelphi |
https://www.adelphi.it/ |
| Wolters Kluwer |
https://shop.wki.it/ |
| Librerie Coop |
https://www.librerie.coop/ |
| Sellerio |
https://www.sellerio.it/it/ |
| Maggioli Editore |
https://www.maggiolieditore.it/ |
| Paoline Store |
https://www.paolinestore.it/ |
| San Paolo Store |
https://www.sanpaolostore.it/ |
Di questi siti sono state analizzate le seguenti tematiche, 10 in ambito SEO e 8 in ambito CRO:
Ottimizzazione SEO tecnica:
- Performance e Core Web Vitals
- Errori 4xx e 5xx
Autorevolezza SEO:
- Domain Authority
- Numero totale di backlink
- Numero di domini linkanti
- Qualità dei domini di riferimento
- Menzioni sul Web
Ottimizzazione SEO semantica:
- Page title
- Titolo H1
- Meta description
Conversion Rate Optimization
- Barra di ricerca interna
- FAQ (Frequently Asked Questions)
- Metodi di contatto
- Recensioni
- Numero di campi e campi obbligatori nei form
- Passaggi necessari per finalizzare l’acquisto
- Metodi di pagamento supportati
Inoltre, tra i parametri analizzati abbiamo valutato anche:
- la visibilità dei brand sui principali motori di ricerca generativi, come ChatGPT e Gemini, insieme ad altri operatori del settore.
- l’attenzione dedicata all’Accessibilità Digitale dai siti analizzati (considerato il recente recepimento dell’European Accessibility Act)
- I dati di visibilità relativi a 200 keyword rilevanti per il settore, suddivise in 5 aree semantiche: Generale, Usato, Acquisto, Autori e Generi.
I parametri selezionati si basano sull’impatto stimato sui risultati e sulla possibilità di effettuare misurazioni quantitative oggettive o di reperire dati affidabili. Pur non sostituendo un’analisi esaustiva, rappresentano gli aspetti più significativi per fornire una lettura attendibile della situazione dei siti del settore.
3. L'ottimizzazione SEO tecnica
Per l'analisi dell'ottimizzazione SEO tecnica, al fine di garantire la standardizzazione, non sono stati presi in considerazione diversi aspetti potenzialmente rilevanti, come il file robots.txt, la sitemap.xml, l'uso di JavaScript, la canonicalizzazione, la gestione di siti multicountry/multilingua e l'implementazione di dati strutturati, per citare solo i più significativi.
3.1 Performance e Core Web Vitals
I Core Web Vitals sono un insieme di metriche sviluppate da Google per valutare la qualità dell'esperienza utente su un sito web. Queste metriche si concentrano su tre aspetti fondamentali della performance: la velocità di caricamento, la reattività e la stabilità visiva del contenuto. I CWV sono tra i parametri più rilevanti nell'ottimizzazione tecnica, tema su cui Google ha insistito costantemente negli ultimi anni. Si ritiene che continuino ad essere un criterio essenziale per la visibilità su Google, anche nel caso di risposte generate tramite intelligenza artificiale.
3.2. Largest Contentful Paint
Il Largest Contentful Paint (LCP) misura il tempo di rendering in secondi dell'elemento di maggiori dimensioni visibile nell'area above the fold.
In questo caso osserviamo risultati tendenzialmente positivi: 5 player su 15 rientrano nella fascia considerata ottimale da Google, mentre 7 operatori mostrano performance migliorabili. I restanti 3 siti registrano invece un LCP in homepage classificato come insufficiente.

3.3 Interaction to Next Paint
L'Interaction to Next Paint (INP) è il parametro che misura la reattività degli elementi interattivi presenti in pagina. Introdotto da Google nel marzo 2024, l'INP ha sostituito il precedente First Input Delay (FID).
Anche in questo caso la maggior parte dei siti registra valori considerati ottimali o migliorabili, mentre solo un portale presenta performance ritenute insufficienti.

3.4 Cumulative Layout Shift
Il Cumulative Layout Shift (CLS) misura gli spostamenti visivi degli elementi durante il caricamento della pagina, un fenomeno particolarmente fastidioso per l'esperienza utente. Questa problematica si manifesta con maggiore frequenza sui siti editoriali, dove il caricamento di contenuti esterni (come banner pubblicitari) può compromettere la stabilità del layout.
La maggior parte degli operatori non presenta criticità relative al CLS, mentre 4 siti superano la soglia considerata critica. Solo un operatore registra un CLS compreso tra 0,1 e 0,25, rientrando nella fascia intermedia.

3.5 Core Web Vitals nelle pagine interne
Abbiamo poi esaminato una pagina interna per ciascuno dei siti analizzati, prevalentemente pagine di listing prodotti o di categorie di generi letterari. Tra le principali evidenze rilevate sottolineiamo che:
- Le pagine analizzate registrano complessivamente ottimi valori di LCP, a differenza delle homepage. Solo 4 operatori mostrano margini di miglioramento o rientrano nella fascia critica.
- Come prima, anche l'INP delle pagine interne presenta performance superiori rispetto alle homepage, con 4 operatori su 15 che evidenziano valori migliorabili.
- Infine, anche il CLS delle pagine interne risulta più performante, registrando soltanto 2 operatori che superano la soglia limite di 0,25.



3.6 Errori 4xx e 5xx
Gli errori HTTP si riferiscono a problematiche che sorgono alla richiesta di una pagina da parte del browser e riguardano la risposta del server che la ospita.
- Gli errori 4xx sono di tipo client-side, ad esempio il 404 (Not Found), che indica che la risorsa richiesta non è stata trovata.
- Gli errori 5xx sono invece server-side e segnalano problemi sul server che impediscono di soddisfare la richiesta.
Riguardo agli errori 4xx, si evidenzia come la maggior parte degli e-commerce analizzati presenti un numero limitato di pagine che restituiscono errori di questo tipo. Un solo sito supera la soglia dello 0,5%, mentre soltanto 2 portali non presentano pagine interne con status code 4xx.
In generale, la presenza di pagine in errore di questo tipo è fisiologica, specialmente per siti attivi da lungo tempo; tuttavia, rimane importante evitare che questi valori crescano in modo eccessivo.


4. Autorevolezza SEO
L'autorevolezza o trust SEO di un sito web è un parametro complesso che rappresenta la fiducia che Google ripone nel sito stesso in relazione a un determinato argomento.
La valutazione dell'autorevolezza si basa su molti fattori, tra cui l'affidabilità del contenuto, la rilevanza dell'autore rispetto ai temi trattati, le menzioni del brand e la riconoscibilità del brand come entità anche in relazione ad altre entità e, soprattutto, la qualità dei backlink.
I backlink sono i link provenienti da siti esterni che rimandano al sito in questione e sono considerati da Google come referenze positive. Questo meccanismo, che è alla base del successo di Google negli ultimi 25 anni, continua a essere alla base della valutazione di rilevanza di una pagina (e di un sito) in relazione a un argomento.
Un alto livello di trust è fondamentale, poiché i motori di ricerca come Google tendono a privilegiare nei loro risultati siti considerati affidabili e autorevoli. Anche i motori AI, tramite il processo di RAG (Retrieval Augmented Generation), sfruttano queste valutazioni per organizzare le risposte.
4.1 Domain Authority
La Domain Authority è un punteggio sviluppato dal tool SemRush (uno degli strumenti utilizzati per le rilevazioni) che misura l'autorevolezza di un dominio all'interno dei motori di ricerca.
Nella maggior parte dei casi, ben 9 siti presentano un'autorevolezza del dominio compresa tra 35 e 55, un valore generalmente considerato positivo. 5 siti vengono invece classificati come molto autorevoli, mentre solo un portale registra un punteggio pari o inferiore a 35.

4.2 Numero di backlink
La semplice quantità di backlink è un parametro sempre meno rilevante nelle valutazioni, ma comunque importante da considerare.
In questo contesto emerge una situazione molto positiva: la maggior parte degli operatori registra oltre 100.000 backlink in entrata, mentre solo 2 siti si collocano nella fascia considerata migliorabile.

4.3 Numero di domini di riferimento
Il numero di domini referral che linkano verso un sito rappresenta un indicatore della qualità del profilo backlink: non è infatti sufficiente disporre di molti link in entrata, ma è fondamentale riceverli da una varietà di siti differenti.
7 dei portali analizzati registrano un numero di domini referral compreso tra 2.000 e 10.000, mentre una porzione più piccola, pari a 3 siti, presenta meno di 2.000 domini di riferimento. I restanti 5 operatori superano positivamente questa soglia di valutazione.

4.4 Qualità dei Domini di riferimento
Abbiamo già analizzato il numero di domini che rimandano ai siti esaminati, ma per ottenere un quadro completo è altrettanto importante valutare la qualità e l'autorevolezza di questi domini referral. Maggiore è la qualità dei domini di provenienza, più elevati saranno l'efficacia e il valore del trust accumulato dal sito.
In generale, osserviamo che la maggioranza dei domini di riferimento presenta una Domain Authority molto contenuta, compresa tra 0 e 20. Sebbene si tratti di una circostanza normale, sarebbe opportuno disporre del maggior numero possibile di domini con autorevolezza intermedia o elevata: gli e-commerce di libri evidenziano una qualità dei backlink mediamente inferiore rispetto ad altri settori.

4.5 Menzioni sul Web
Con l’avvento dei motori di ricerca generativi, le menzioni sul web sono diventate ancora più importanti per il posizionamento e la visibilità, poiché gli algoritmi AI usano le menzioni come segnali di fiducia per selezionare le fonti più autorevoli e pertinenti da cui generare risposte. Questi algoritmi valutano non solo la qualità e quantità di link, ma anche la coerenza, il sentiment e la frequenza delle menzioni in contesti autorevoli, che aiutano a costruire la topical authority e la reputazione online di un brand o di un professionista.
Negli ultimi 30 giorni, in Italia, la maggior parte dei brand analizzati risulta citata online tra le 100 e le 500 volte. Un gruppo ristretto di cinque siti supera le 500 menzioni, mentre i restanti tre non raggiungono quota 100.

5. Ottimizzazione SEO Semantica
La SEO Semantica consiste nell'ottimizzazione dei contenuti e degli altri elementi semantici di un sito web per renderli più rilevanti agli occhi dei motori di ricerca. Tra gli elementi chiave della SEO Semantica ci sono il page title, il titolo H1 e la meta description. Anche in questo caso questi pochi parametri non esauriscono affatto il tema. A titolo di esempio, manca del tutto una valutazione qualitativa dei contenuti, che è tra gli aspetti più importanti, ma anche tra i più complessi da analizzare.
5.1 Page Title
Il Page Title, chiamato anche Titolo SEO, è uno degli elementi più importanti per la SEO on-page. Dovrebbe contenere le parole chiave più rilevanti e aiutare i motori di ricerca a capire subito e chiaramente di cosa parla la pagina.
Nella maggior parte dei casi, 12 siti su 15, il page title è presente in tutte le pagine analizzate, mentre gli altri 3 siti mostrano diverse percentuali di title mancanti.

5.2 Titolo H1
Da non confondere con il Page Title, l'H1 è il titolo principale (e visibile agli utenti) di una pagina. H1 sta per Heading 1.
9 siti hanno valori di H1 assenti che vanno dallo 0% all'1% delle pagine. Solo 2 siti, invece, non presentano questo problema.

5.2 Meta Description
Infine, la meta description è una breve descrizione del contenuto usata da Google per completare il link che appare nelle SERP e dovrebbe soprattutto spingere gli utenti a cliccare.
Anche per la meta description la maggior parte degli operatori non si trova in una situazione ottimale: la maggior parte degli e-commerce presenta una buona porzione di pagine senza questo tag.

6. Visibilità sui motori generativi
L'intelligenza artificiale sta ridefinendo il panorama digitale in maniera indelebile. Non si tratta di una semplice tendenza, ma di una trasformazione destinata a plasmare il futuro della tecnologia, della comunicazione e, nel nostro caso, della SEO. Infatti, anche il modo in cui ricerchiamo informazioni online sta cambiando radicalmente con l'avvento dei motori di ricerca basati sull'AI come ChatGPT per citarne uno dei più noti. Monitorare questi strumenti è quindi essenziale per comprendere le dinamiche future del settore.
Per questo motivo, abbiamo valutato la presenza dei 15 e-commerce oggetto dello studio su alcuni dei principali motori di ricerca AI attualmente sul mercato:
- ChatGPT
- Perplexity
- Gemini
- Claude
- Copilot
L'obiettivo era capire quanti dei player considerati siano più premiati dalle AI, e di conseguenza quanti siano i primi risultati forniti agli utenti. Per farlo, abbiamo posto ai motori di ricerca 4 domande su keyword importanti del settore (incrociando dati di Google con le domande più frequenti People Also Ask), simulando le possibili richieste degli utenti.
6.1. Dove posso acquistare libri online?
Come primo test abbiamo chiesto ai motori AI dove è possibile comprare libri online, una domanda generica ma molto comune tra gli utenti.
Gemini è stato il motore che ha citato di più gli operatori selezionati, mentre ChatGPT, Perplexity e Claude hanno menzionato solo 5 degli operatori. Copilot ha citato solo 2 dei siti analizzati.

6.2 Qual è la migliore libreria online?
La seconda domanda è più specifica e cerca di capire quali sono le migliori librerie online, principalmente sul mercato italiano.
Perplexity è il motore che fornito la risposta più completa, citando 5 dei 15 operatori analizzati. Gli altri motori danno risposte simili al caso precedente.

6.3 Qual è il miglior editore di libri in Italia?
Dopo aver chiesto le migliori librerie, abbiamo esteso la ricerca ai migliori editori sul panorama italiano.
ChatGPT e Gemini hanno entrambi menzionato 5 degli operatori inclusi, mentre Claude e Perplexity ne hanno citati solo 4. Copilot si conferma ancora una volta il motore che ha dato la risposta meno dettagliata rispetto ai siti selezionati.

6.4 Dove comprare libri scolastici online?
Come ultima domanda ci siamo concentrati sul tema dei libri scolastici, un argomento che riguarda quasi tutti gli operatori analizzati, e abbiamo chiesto dove è possibile acquistarli.
ChatGPT è il motore che ha citato il maggior numero di siti, seguito da Claude, Gemini e Perplexity. In questo caso specifico, Copilot non ha menzionato nessuno dei 15 operatori.

7. Conversion Rate Optimization (CRO)
La Conversion Rate Optimization (CRO) è la disciplina che punta a ottimizzare gli elementi di un sito web per aumentare il tasso di conversione, cioè la percentuale di visitatori che completano un'azione desiderata, come acquistare un prodotto, attivare un abbonamento o anche lasciare i propri dati. Migliorare la CRO è fondamentale per qualsiasi sito commerciale in quanto consente di massimizzare l'impatto delle visite ricevute, rendendo più efficace ogni attività di promozione online e anche offline.
7.1 Barra di ricerca interna e Sezione FAQ
Se funziona bene (aspetto non sempre scontato), la barra di ricerca interna di un sito è fondamentale per dare all'utente un punto di riferimento quando ha difficoltà a trovare quello che cerca. La sua presenza può quindi influire positivamente sul tasso di conversione.
Un altro elemento CRO semplice ma efficace sono le FAQ (Frequently Asked Questions), importanti per dare subito risposte alle domande più comuni dei visitatori, migliorando la loro esperienza e aumentando allo stesso tempo la visibilità anche su Google e sui motori AI. Una sezione FAQ ben fatta può quindi migliorare il posizionamento organico e aumentare la fiducia degli utenti, spingendoli a completare gli acquisti.
Fortunatamente, tutti i siti analizzati hanno questi strumenti, ottimi per evitare che l'utente lasci il sito, avendo modi per cercare i prodotti che interessano o per ottenere risposte veloci a dubbi e domande.
7.2 Metodi di contatto
I metodi di contatto su un qualunque sito commerciale sono un elemento importantissimo per aumentare le conversioni. La percezione che ci sia la possibilità di contattare un customer care, o una segreteria, in caso di problemi e l'impressione di trasparenza che questa possibilità genera nell'utente sono elementi forti che riducono le paure e possono contribuire ad aumentare la fiducia e quindi l'acquisto. I tipi di contatto principali trovati nell'analisi sono i seguenti:
- Social: Tutti i siti analizzati utilizzano almeno un social media come canale di contatto. Questo dato è interessante perché, anche se non nascono principalmente per fare customer care, i social sono una piattaforma molto usata per il dialogo con gli iscritti e il pubblico.
- Telefono e Mail: Due metodi molto tradizionali ma efficaci, che possono essere anche link alla mail o riferimenti diretti nel footer del sito. Restano strumenti molto efficaci per contattare l'assistenza o un centralino dedicato. 12 siti su 15 hanno riferimenti di questo tipo.
- Form: Altro strumento molto efficace per contattare l'assistenza o chiedere informazioni attraverso un percorso guidato e chiaro. In questo caso, 10 siti utilizzano il form come metodo di contatto.
- Chat: Come per le FAQ, anche le chat, soprattutto quelle live, sono strumenti molto efficaci per risolvere subito diversi problemi. È il metodo meno utilizzato: solo 6 siti lo hanno abilitato.

7.3 Recensioni
Le testimonianze e le recensioni sono strumenti di persuasione molto potenti che possono aumentare la credibilità e l'affidabilità del brand, influenzando positivamente il tasso di conversione. In gergo marketing si parla di social proof.
La maggior parte degli e-commerce analizzati, 10 su 15, dispone di un sistema di recensioni degli utenti, che possono rappresentare anche opinioni e consigli per altri potenziali acquirenti.

7.4 Campi nei form
Statisticamente, limitare il numero dei campi da compilare riduce la probabilità che gli utenti abbandonino i form durante la compilazione, aumentando il tasso di conversione. Form più lunghi possono fornire più dati utili per eventuali azioni di CRM, ma in genere scoraggiano gli utenti dal completare l'azione desiderata e aumentano le possibilità di distrazione. Per questa valutazione, abbiamo considerato il primo form che l'utente trova durante il checkout, di solito quello per inserire i dati personali di spedizione.
Analizzando un form tipico presente su tutti i siti esaminati, vediamo che in tutti i casi non si superano mai i 10 campi, rimanendo sempre tra 6 e 10. Solo un sito ha 5 o meno campi nel form di riferimento.

Non solo il numero di campi del form, ma anche il numero dei campi obbligatori (quelli spesso segnati con l'asterisco *) può far peggiorare il tasso di conversione.
Nonostante il numero basso di campi, la maggior parte di questi risulta obbligatoria. Inoltre, 4 operatori su 15 superano la soglia di 6 campi obbligatori.

7.5 Passaggi necessari per l’acquisto
Il numero di passaggi necessari per completare un acquisto è un altro aspetto molto importante per valutare la Conversion Rate (CR) di un sito, anche se è un dato che può variare molto in base al tipo di business. Nel caso degli e-commerce di libri, il numero di passaggi analizzato va dall'arrivo sul sito fino all'acquisto di un prodotto nel minor tempo possibile.
In questo caso, il numero medio di step richiesto, come per vari tipi di e-commerce, va dai 4 ai 6 passaggi. Notiamo però che 3 degli operatori analizzati superano i 6 passaggi medi per acquisto.

7.6 Metodi di pagamento
Infine, anche i metodi di pagamento supportati sugli e-commerce sono un aspetto molto importante, non solo per un settore come le librerie online. Di seguito sono stati considerati i seguenti metodi di pagamento:
- Carta di credito: Le classiche carte di credito dei circuiti Visa, Mastercard, ecc. Uno dei metodi di pagamento più comuni per gli utenti. Questo metodo è supportato da tutti i siti analizzati.
- PayPal: Un'altra piattaforma molto usata da diversi anni per i pagamenti online e ancora oggi una delle più scelte. Quasi tutti gli operatori la supportano sui loro siti.
- Contrassegno: Un metodo tradizionale ma sempre apprezzato per diversi tipi di prodotto. 12 operatori su 15 supportano questa opzione.
- Altri metodi: Altre tipologie non incluse in questa lista, come Google Pay, Apple Pay, o carte specifiche per docenti e professionisti. 10 operatori supportano almeno uno di questi metodi.
- Bonifico: La possibilità di effettuare un bonifico bancario. Un metodo che può essere percepito come datato, ma che è ancora usato da 6 operatori.

8. Accessibilità
Il 28 giugno è entrato ufficialmente in vigore l'European Accessibility Act, estendendo l'obbligo di accessibilità anche alle PMI con almeno 10 dipendenti e con un fatturato annuo pari o superiore a 2 milioni di euro. Fra i diversi settori e servizi coinvolti troviamo anche gli e-commerce e i siti in cui si possono effettuare acquisti.
Diventa quindi ormai fondamentale per tutti gli operatori coinvolti, almeno in questo studio, indicare lo stato attuale di accessibilità del proprio e-commerce tramite la Dichiarazione di Accessibilità. Documento che dovrà essere aggiornato regolarmente per mostrare i progressi nel rendere il proprio sito quanto più accessibile possibile.
In questa sede abbiamo valutato proprio questo aspetto, individuando quanti dei 15 player selezionati hanno ad oggi reso disponibile una Dichiarazione di Accessibilità sui loro rispettivi siti.

Come possiamo vedere, poco più della metà degli operatori ha reso disponibile la Dichiarazione sul sito, mentre una buona parte non risulta ancora organizzata.
Anche se gli e-commerce già attivi prima del 28 giugno hanno tempo fino al 2030 per adeguarsi, è comunque importante adeguarsi per evitare possibili sanzioni legali.
9. Share of Voice organico
Lo Share of Voice (SoV) è una metrica che misura in percentuale la quota di visibilità di un sito web all'interno dei risultati dei motori di ricerca rispetto ai suoi concorrenti e all'intero settore per un insieme specifico di parole chiave. È una metrica SEO fondamentale perché rappresenta il successo e le aree di possibile miglioramento di un sito rispetto al mercato. Si tratta dello strumento migliore per stabilire come sta andando il sito, ma anche di una base di partenza essenziale per produrre una strategia correttamente equilibrata.
Una buona percentuale sullo SoV significa una maggiore visibilità nei risultati di ricerca, un maggiore traffico organico e di conseguenza un possibile incremento delle conversioni.
9.1 Aree semantiche
Come accennato all'inizio, abbiamo individuato 5 aree semantiche (o cluster) che coprono queste tematiche:
- Generale: Include le keyword più generiche e ad alto volume del set, come libri o libri scolastici
- Usato: Sono le keyword sull'usato e i libri di seconda mano, come libri usati e vendere libri usati
- Acquisto: Le keyword commerciali, molto importanti per un e-commerce, come classifica libri e libri ultime uscite
- Autori: Include alcuni dei principali autori più cercati in Italia e le loro opere, come donato carrisi libri e libri di fëdor dostoevskij
- Generi: Sono i tipi di libri divisi per generi e categorie, come libri per bambini e libri di testo
I cluster sono quindi gruppi di termini di ricerca correlati tra loro che si riferiscono a queste aree semantiche. Il primo grafico rappresenta il numero totale di termini di ricerca (o query, o chiavi di ricerca) selezionate per ogni cluster.

Il secondo grafico mostra il numero medio mensile di ricerche per ogni cluster: in sostanza, è un indice di quanto frequentemente gli utenti cercano le parole chiave di quell'area semantica.

9.2 Classificazione dei siti
L'analisi è stata condotta considerando i domini precedentemente analizzati e ora classificati come "LIBRERIE" all'interno dello Share of Voice. Oltre a questi, sono state identificate altre tipologie di siti correlati al settore, suddivise in categorie:
- Altre librerie: Include altri siti di e-commerce e librerie online non inclusi nello studio, come libreriascolastica.it
- Librerie correlate: Include siti corporate o collegati ai 15 player di LIBRERIE, come mondadori.it
- Case editrici: Include le case editrici non incluse nello studio e altri progetti editoriali simili, come einaudi.it
- Blog & Social: Raggruppa forum, blog di settore e social network come reddit.com
- E-commerce: Grandi e-commerce generalisti o fuori target, come amazon.it e leroymerlin.it
- News: Siti di informazione generalista o di settore come illibraio.itUsato: Siti specializzati nella rivendita dell'usato come momox.it
- Educazione: Siti di università, scuole o progetti culturali come natiperleggere.it
- Altro: Tutto quello che non rientra nelle categorie sopracitate
9.3 Visibilità dei Cluster
In primo luogo, abbiamo valutato la visibilità complessiva per le tipologie di siti individuati. Anche grazie ad alcuni grandi operatori inclusi nello studio, i 15 siti analizzati coprono la maggior parte dello Share of Voice totale, seguiti dagli E-commerce con il 15% e dalle Altre librerie online con il 9,8%.

9.4 Generale
| Esempi di keyword nel cluster |
Ricerche medie mensili |
| libri |
33.100 |
| librerie |
9.900 |
| libri scolastici |
8.100 |
| harry potter libri |
4.400 |
| libri online |
4.400 |
Nel cluster Generale possiamo notare come i siti di LIBRERIE dominino la visibilità complessiva, seguiti dagli e-commerce generalisti.

9.5 Usato
| Esempi di keyword nel cluster |
Ricerche medie mensili |
| libri usati |
12.100 |
| vendere libri usati |
6.600 |
| libri scolastici usati |
5.400 |
| libri usati online |
5.400 |
| vendita libri usati |
3.600 |
Come prevedibile, gli operatori specializzati nell'usato non inclusi nello studio sono la categoria più visibile per queste keyword. I siti dell’analisi mostrano comunque buoni livelli di visibilità, anche grazie all'inclusione di operatori importanti del settore come libraccio.it.

9.6 Acquisto
| Esempi di keyword nel cluster |
Ricerche medie mensili |
| classifica libri |
6.600 |
| libri ultime uscite |
3.600 |
| novità libri |
2.900 |
| libri più venduti |
2.400 |
| classifica libri 2025 |
1.900 |
Questo cluster include diverse keyword commerciali importanti per gli e-commerce, dato che sono orientate alle novità, classifiche e offerte di libri. I siti delle LIBRERIE coprono la maggior parte della visibilità, superando ampiamente le altre categorie.

9.7 Autori
| Esempi di keyword nel cluster |
Ricerche medie mensili |
| donato carrisi libri |
5.400 |
| libri di fëdor dostoevskij |
5.400 |
| libri di stephen king |
5.400 |
| libri di oriana fallaci |
4.400 |
| libri di papa francesco |
4.400 |
Anche in questo caso i siti di LIBRERIE sono la categoria più visibile, potenzialmente rappresentando sezioni interessanti per alcuni degli e-commerce analizzati.

9.8 Generi
| Esempi di keyword nel cluster |
Ricerche medie mensili |
| libri per bambini |
4.400 |
| libri di testo |
3.600 |
| libri fantasy |
3.600 |
| libri gialli |
2.900 |
| romanzi rosa |
2.900 |
Anche nel caso dei generi letterari e tipologie di libri, i siti di LIBRERIE coprono la maggior parte della visibilità.

10. Conclusioni dello studio
Il settore delle librerie online rappresenta un mercato particolarmente competitivo. Questo perché coinvolge un ampio numero di operatori anche molto eterogeneo, come: grandi catene ed e-commerce specializzati, come alcuni di quelli menzionati nello studio, siti di rivendita dell'usato, e-commerce generalisti come Amazon, il quale copre un’ampia fetta della visibilità organica per molte delle keyword selezionate, siti informativi ed editoriali.
Proprio per via di questa forte competizione sui motori tradizionali è fondamentale, ora più che mai, interessarsi e monitorare anche canali di traffico alternativi, come i motori di ricerca generativi e AI Overview, ormai elemento centrale su Google da marzo 2025. Dalle analisi effettuate, notiamo che al giorno d'oggi la competizione è già molto accesa anche su questi motori, confermando come questa sia la direzione in cui si sta muovendo il mercato. È interessante notare come Gemini risulti essere l'operatore che ha menzionato più spesso i siti selezionati e che in generale ha fornito la risposta più completa e puntuale per l'utente.
Ricordiamo che queste ricerche potrebbero variare rapidamente e che le analisi in questo studio rappresentano una valutazione statica.
A livello complessivo, emerge che gli e-commerce di libri esaminati sono discretamente ottimizzati sui parametri SEO più tradizionali ed essenziali, come le performance generali, il numero di backlink e gli errori server side.
Tuttavia, la maggior parte degli operatori fatica su altri aspetti altrettanto importanti: l'ottimizzazione semantica dei principali meta tag, il numero e la qualità di domini di riferimento e la gestione degli errori interni nel catalogo. Le librerie online sono una tipologia di e-commerce dalla gestione SEO particolarmente complessa, per via dell’alto numero di schede prodotto, ricambi e fine scorta frequenti e la difficoltà nel gestire gli outofstock in modo da non perdere la potenziale vendita. I siti con scarsa autorevolezza e molti titoli potrebbero anche incorrere in difficoltà d’indicizzazione.
Anche la Conversion Rate può essere potenzialmente migliorata con piccoli accorgimenti, dato che al momento risulta ottimizzata principalmente per gli aspetti più tradizionali del settore. Alcuni dei principali punti di miglioramento possono essere i metodi di contatto e di pagamento alternativi e checkout più rapidi. Inoltre, il tema dell'Accessibilità digitale risulta affrontato da una buona parte dei siti, ma un'altra importante fetta non sembra ancora ancora attrezzata.
In sintesi, la maggioranza delle librerie online mostra ampi margini di miglioramento per numerosi aspetti SEO e CRO, soprattutto considerando la crescente importanza che Google e i motori AI stanno attribuendo all'autorevolezza dei brand sul web. Questo, insieme alle opportunità di miglioramento più tradizionali, rappresenta una leva strategica molto interessante per adattarsi ai grandi cambiamenti ancora in atto.
Lo studio e l'articolo di sintesi sono a cura di Emanuele Luzzini, Chiara Scarponi e Duccio Lunari.
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Nucleus Srl
www.nucleusagency.com
Chi è Nucleus
Nucleus è un’agenzia di consulenza italiana specializzata su SEO & Analytics con sede a Milano. Fondata nel 2018 si è subito ritagliata uno spazio di rilievo nel settore, acquisendo collaborazioni con aziende importanti in ambito nazionale ed internazionale tra cui: Corriere della Sera, Danone, Novartis, Tim, Mercedes, Veralab, Mediaset e molti altri. Flessibile, affidabile e orientata ai risultati, Nucleus è tra le agenzie specializzate più considerate del mercato:
- 30 professionisti SEO e Analytics stabilmente presenti come speaker ai principali eventi del settore
- Più di 50 clienti nazionali e internazionali attivi, tra cui e-commerce, siti editoriali, grandi brand, con retention superiore al 96%
- L’agenzia SEO & Analytics scelta come partner dalle più importanti agenzie digital
- Attiva nella formazione in alcuni dei più importanti Master italiani, tra cui Bocconi, Publitalia ’80, Bologna Business School, Università Cattolica e molti altri
Nucleus aiuta i brand a migliorare l’efficacia di tutte le loro properties digitali ed e-commerce attraverso servizi di consulenza SEO e Analytics mirati, solidi ed efficaci. Aumento di visite e utenti organici, miglioramento della conversion rate, utilizzo di AI per analisi dati e strategie SEO, analisi e monitoraggio della concorrenza, ottimizzazione tecnica totale su qualsiasi piattaforma, aumento del trust SEO, strategia di data management completa (GA4/Matomo + GTM + Cookie Management + BigQuery + Looker Studio) sono alcuni degli ambiti in cui lavoriamo con i nostri clienti.
Nota metodologica
Lo studio è stato svolto tra agosto e settembre 2025. I dati presentati sono stati presi dalle seguenti piattaforme.
- Rilevazioni dirette su Google (www.google.com) anche attraverso operatori Google specifici (come site:)
- Google Page Speed Insight (https://pagespeed.web.dev)
- Screaming Frog (www.screamingfrog.com)
- SemRush (https://it.semrush.com)
- Data for SEO (https://dataforseo.com/)
- Talkwalker (https://www.talkwalker.com/)
- Rilevazione diretta sui siti oggetto dello studio
Alcuni dei parametri possono variare rapidamente tra una rilevazione e l’altra; pertanto, lo studio ha lo scopo di valutare la situazione in termini statistici e generali, per stabilire una panoramica complessiva su alcuni aspetti essenziali. Pertanto, non si propone come una preanalisi mirata o un audit specifico, che potrebbe invece rilevare risultati in maniera differente.