Anche Pigna molla Chiara Ferragni ma l’influencer contrattacca: «Comportamento illegittimo»
L'imprenditrice digitale ha annunciato la possibilità di agire in sede legale dopo l'annuncio da parte dell'azienda di cartotecnica di interrompere la collaborazione nel rispetto del suo "codice etico"
Chiara Ferragni, prosegue la fuga degli sponsor. Adesso tocca alle Cartiere Paolo Pigna, che hanno annunciato l’interruzione di ogni rapporto commerciale con le aziende collegate all’imprenditrice digiale. La quale però, passa al contrattacco e, attraverso la società Fenice Srl a lei collegata, definisce "illegittimo e strumentale" il comportamento dell’azienda bergamasca. Aggiungendo che agirà "nelle sedi più opportune a tutela dei propri interessi".
Pigna, altro stop per la Ferragni
La decisione di Pigna di interrompere la collaborazione con Chiara Ferragni è stata assunta, hanno spiegato i vertici aziendali, "nel rispetto del proprio codice etico” che, come aggiunto dalle stesse fonti, “esclude la collaborazione con soggetti terzi sanzionati dalle autorità competenti per aver assunto un comportamento non etico, corretto e rispettoso delle leggi". Il riferimento è dunque alla multa dell’Antitrust all’influencer e all’indagine aperta dalla Procura di Milano per truffa aggravata.
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La collaborazione con le società che fanno riferimento all’influencer cremonese, ha tenuto a precisare Pigna, era “di natura esclusivamente commerciale” e ha riguardato tra l'altro la realizzazione e la promozione di una linea di prodotti di cancelleria, la Chiara Ferragni Limited Edition, ora rimossa dall’ecommerce aziendale.
La risposta di Chiara Ferragni a Pigna
La decisione di Pigna fa seguito a quella di altre grandi aziende, come Safilo e Coca-Cola, che hanno deciso di smettere di associare i propri brand all’influencer dopo il Pandoro-gate. Tuttavia, per la prima volta, Chiara Ferragni ha deciso di esporsi e passare al contrattacco. Lo ha fatto contestando pubblicamente, attraverso la società Fenice Srl ne che gestisce i marchi, “la legittimità della unilaterale interruzione dei rapporti commerciali” da parte di Pigna.
“L’illegittimità della decisione di Pigna”, continua la nota stampa emessa da Fenice “è stata aggravata dalla scelta dell’azienda di comunicare al pubblico, prima ancora che a Fenice, la cessazione del rapporto di partnership; una scelta evidentemente strumentale e contraria al dovere di buona fede nell’esecuzione del contratto. In questo contesto, Fenice si riserva di agire nelle sedi più opportune a tutela dei propri interessi”.
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Non solo: Fenice ritiene inoltre “strumentale il riferimento al codice etico anche in considerazione di una dichiarazione resa ai media in data 23 dicembre 2023 dall’Amministratore Delegato di Pigna, che aveva definito la collaborazione ‘proficua e soddisfacente’”. La replica a Pigna potrebbe non essere un caso isolato. Infatti, Chiara Ferragni sempre attraverso Fenice ha annunciato che “analoghe iniziative di tutela verranno prese nei confronti dei soggetti che abbiano messo in atto comportamenti in violazione dei contratti di collaborazione in essere”.