L’8 dicembre 2020 è il giorno della svolta: è da questa data infatti che lo Stato comincia a conteggiare i futuri rimborsi.
Tutti gli acquisti fatti dall’8 al 31 dicembre 2020 concorreranno a una restituzione di un massimo di 150 euro. Dovranno essere pagati con carte, bancomat e app solo di persona, non si terranno conto degli acquisti online. Niente cashback per l’e-commerce.
Attenzione: per ottenere il cashback occorrono almeno 10 pagamenti elettronici (leggi: senza l’uso del contante) entro il 31 dicembre.
Ogni acquisto ha un CAP, un tetto massimo, ovvero lo Stato ti restituisce il 10% di quello che paghi fino ad un massimo di 15€ per singolo scontrino.
Facciamo un esempio: se spendi 200€ al supermercato o in profumeria per un super regalo di Natale, il cashback su quella operazione sarà di 15€ e non di 20€ (che sarebbe il 10% di 200€). E ricorda: massimo 150€. Ti verranno restituiti direttamente sul tuo conto corrente nel mese di febbraio 2021.
E dopo il 31 dicembre 2020?
Dopo aver mangiato le lenticchie avremo un intero anno a disposizione per il cashback.
Dal 1 gennaio 2021 infatti inizia il cashback su base semestrale. L’anno viene diviso in due: dal 1 gennaio 2021 al 30 giugno 2021 e dal 1 luglio al 31 dicembre 2021.
In ciascun semestre avremo diretto ad un cashback massimo di 150€ (totale annuale massimo: 300€). Attenzione però: per poterlo ottenere, occorrono almeno 50 operazioni elettroniche ogni semestre. Si definiscono “elettroniche”, tutte quelle operazioni senza contante che vedi elencate più sotto.
Le sorprese del 2021 non finiscono qui: alle 100.000 persone più virtuose, coloro che, sempre ogni sei mesi, avranno fatto più operazioni usando carte, bancomat e app, avranno un premio aggiuntivo: il super cashback, pari a 1.500 euro.
Il primo cashback ed, eventualmente, il super cashback, ti verranno accreditati in agosto 2021.
Come fare ad ottenere il Cashback? Devo iscrivermi a qualche cosa?
Sì. Per poter partecipare hai due strade.
La prima (che è quella più conosciuta ad oggi): ti devi scaricare l’app IO.
Per accedere e registrarsi sull’app IO servono o le credenziali Spid o il Pin della carta d’identità elettronica (Cie). Una volta loggati dentro l’app IO dovrai entrare nel tuo “portafoglio” e indicare i tuoi metodi di pagamento, ovvero aggiungere:
- Carta di credito, debito o prepagata (la carta emessa dalla tua banca che usi normalmente per pagare nei negozi)
- Carta BancoPosta o Postepay (le carte emesse da Poste Italiane)
- Carta PagoBancomat (la carta con il logo PagoBancomat che usi per prelevare contante o per pagare nei negozi)
- App e strumenti di pagamento digitali (in arrivo)
Sempre nell’app IO dovrai specificare il tuo IBAN, per poter ricevere il cashback di Stato.
La seconda: devi registrarti direttamente sulle app degli strumenti di pagamento convenzionati. E’ già possibile su Satispay, Yap e Nexi Pay. Da metà gennaio anche su Bancomat Pay (che nel frattempo sarà comunque registrabile sulla app IO).
Nota: tutti i cashback saranno esentasse, non concorreranno a formare il reddito e non saranno assoggettati ad alcun prelievo erariale.
Nota 2: perché ci siamo inventati il cashback? Tanto per farci divertire o provare un brivido quando facciamo shopping? No. L’obiettivo dichiarato è la lotta al contante, il favorire una Italia “cashless”. Perché solo il 26% dei pagamenti è digitale. Per farci evolvere? Sicuramente ma anche e, soprattutto, per combattere l’evasione fiscale. Più pagamenti tracciati, meno sommerso. Basterà? Riusciremo a far utilizzare questi strumenti di pagamento anche a chi non l’ha mai fatto o verranno premiati solo coloro che ne erano già avvezzi?