Un'immagine dall'Assemblea del Consorzio di Tutela Grana Padano
Un milione di forme in più vendute entro il 2028 e un miliardo di euro di nuovo valore generato: sono gli obiettivi delineati nel Piano Strategico (realizzato con il supporto di Kpmg) e nel Piano Produttivo appena approvati dall’assemblea generale del Consorzio di Tutela Grana Padano, riunitasi al Centro Fiera di Montichiari (Brescia). In questo contesto, il Consorzio prevede di spendere 52 milioni di euro nel 2025 per le iniziative di marketing a sostegno del progetto finalizzato ad affermare Grana Padano “come simbolo d’italianità nel mondo”, ha spiegato il Presidente del Consorzio, Renato Zaghini.
Con questi investimenti, ha chiarito il Direttore Generale Stefano Berni, “il Consorzio Grana Padano si prepara ad affrontare le sfide future con rinnovata energia e determinazione per diventare un brand sempre più globale”. La spesa sarà suddivisa fra diverse iniziative, fra cui il supporto alla sponsorizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e il lancio di una nuova campagna marketing.
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A collaborare con il Consorzio sul fronte più propriamente pubblicitario sono Serviceplan Italia per quanto riguarda la creatività e Wavemaker per la gestione del media, mentre Kpmg - Organica segue la strategia digitale.
La strategia di espansione prevede l’ingresso in dieci nuovi mercati chiave, puntando a consolidare il posizionamento del Grana Padano nei principali mercati internazionali.
Tuttavia, le esportazioni del formaggio sono ancora suscettibili a variabili geopolitiche, come i timori legati alla possibilità che l’amministrazione Trump possa reintrodurre dazi elevati. Questi dazi, che già durante il precedente mandato presidenziale di Trump avevano gravemente penalizzato le esportazioni negli Stati Uniti, sono una preoccupazione per il Consorzio, che intende mobilitarsi per evitare misure punitive che potrebbero ostacolare la crescita internazionale del prodotto. "Faremo di tutto per convincere il sistema ad evitare queste arbitrarie penalizzazioni", ha dichiarato il Presidente Zaghini, evidenziando il rischio di danneggiare un settore che vede oltre il 52% delle sue vendite sui mercati esteri.
Per sostenere la crescente domanda estera e garantire un’espansione equilibrata della produzione, il Piano Produttivo per il triennio 2025-2027, prorogabile al 2030, mira a una crescita annua del 3%, con l’obiettivo di raggiungere una produzione di sette milioni di forme entro la fine del decennio. La crescita sarà distribuita in modo equo lungo tutta la filiera, con particolare attenzione ai caseifici più piccoli, garantendo al contempo un aumento delle risorse per mantenere la sostenibilità di lungo termine.
A supporto del piano di espansione, il Consorzio si impegna a modernizzare le proprie infrastrutture e a investire in tecnologia, con un focus sulla formazione e specializzazione del personale, elementi essenziali per rispondere ai nuovi obiettivi. Grazie a questo approccio, il Consorzio punta a creare entro il 2028 un miliardo di euro di nuovo valore, portando il valore complessivo della filiera a 4,7 miliardi di euro, con un incremento del 27% rispetto al 2023.