Elena Ferrari e un'immagine del Cartoon del Consorzio lanciato lo scorso anno
Nel 2025 Coreve - il Consorzio per il Recupero del Vetro - cambia passo nella sua strategia di comunicazione: stop alla TV, investimenti in calo ma maggiore focus su digital, social e influencer marketing e audio.
«Abbiamo dovuto rimodulare il budget in seguito all’andamento del mercato del rottame di vetro, ma continuiamo a presidiare la comunicazione perché è fondamentale per noi sensibilizzare correttamente i cittadini», spiega Elena Ferrari, responsabile comunicazione del Consorzio.
Giovani e creator al centro
Secondo un’indagine Astra commissionata da Coreve, in due anni è migliorata la percezione che i cittadini hanno della propria abilità nel riciclare il vetro (+2 punti percentuali), ma resta alta la quota di giovani tra i 18 e i 24 anni (oltre il 19%) che dichiarano di non fare sempre la raccolta differenziata. È a questo target che si rivolgono oggi gli sforzi comunicativi principali.
«Parliamo a 60 milioni di italiani, ma i giovani sono i più difficili da coinvolgere: per questo abbiamo scelto di puntare molto di più su digital creator e influencer, non legati alla sostenibilità, ma capaci di intercettare pubblici trasversali e stimolare curiosità», racconta Ferrari.
Nel 2024, il Consorzio ha messo in campo un mix articolato di attività:
- una campagna OOH in 9 grandi città italiane (Milano, Roma, Napoli, Palermo, Bari, Catania, Torino, Firenze e Genova);
- una campagna stampa sulle principali testate nazionali;
- un progetto educativo rivolto alle scuole che ha coinvolto oltre 124.000 studenti, con kit didattici e premi in buoni scolastici da 3.000 euro;
- un'attività di influencer marketing che ha portato creator e giornalisti a visitare 11 impianti di trattamento e produzione del vetro, raggiungendo oltre 20 milioni di utenti sui social.
2025: meno TV, più digitale
Anche nel 2025 l’approccio sarà coerente con il nuovo posizionamento: nessuna campagna TV, investimenti ridotti ma budget riallocato a favore di audio (radio e podcast), digital, social network e attività con influencer.
«Stiamo investendo meno rispetto agli anni precedenti, ma aumentiamo la quota riservata al digitale, in particolare alla collaborazione con i creator», conferma Ferrari. Il format Il viaggio della bottiglia, realizzato anche lo scorso anno, proseguirà con nuove tappe lungo la filiera del vetro, tra impianti, vetrerie e territori simbolici della circolarità coinvolgendo creator e giornalisti.
Il riciclo non va in vacanza
Tra le attività già in corso spicca la campagna “Il riciclo non va in vacanza”, partita a giugno e rivolta ai turisti nelle località balneari italiane. Il progetto coinvolge 88 comuni costieri con una campagna multicanale che comprende materiali informativi personalizzabili per strutture ricettive, bar, ristoranti e punti informazione turistica, oltre a una declinazione OOH su mezzi pubblici e una componente social attivabile anche dai singoli comuni.
Protagonista della comunicazione è Pietro il Vetro, racconta le sue “vacanze” inviando cartoline vintage dalle principali mete italiane. Ogni cartolina è l’occasione per ricordare che il riciclo del vetro non va in vacanza e che ogni Comune ha regole specifiche da conoscere. «Sensibilizzare anche in vacanza è fondamentale: la scarsa informazione genera errori nella raccolta e abbassa la qualità del materiale conferito», ha spiegato ancora Ferrari.
Nuovo cartoon, premio giornalistico e progetto scuole al via
A settembre riprenderà il progetto scuole con il lancio della seconda puntata del Cartoon di Coreve, prodotto da BigRock, che ha riscosso grande successo nel 2024 anche grazie alla sua pianificazione al cinema prima di Inside Out.
[Di seguito il Cartoon di Coreve realizzato nel 2024]
Tornerà anche il premio giornalistico, giunto alla terza edizione, dedicato al miglior racconto della sostenibilità nei media italiani.
Le agenzie al fianco di Coreve
A supportare la comunicazione del Consorzio ci sono, oltre a BigRock che firma il cartoon, Community, che cura le attività di ufficio stampa, social media e gestione degli influencer; La Fabbrica, che segue la produzione dei materiali dedicati ai progetti educativi per le scuole; e ICS Adv, che si occupa delle campagne creative, OOH e delle attivazioni sul territorio.
«Abbiamo cercato di cambiare il paradigma della comunicazione ambientale, rendendola più accessibile, contemporanea e coinvolgente. E dai riscontri siamo sicuri di essere sulla strada giusta», conclude Ferrari.