La Uefa prende posizione sulla vicenda dell'allontanamento delle bottigliette degli sponsor da parte dei calciatori a Uefa 2020.
Dopo il caso di Cristiano Ronaldo che ha spostato le bottigliette di Coca-Cola, episodio che ha fatto maggior scalpore, quello di Pogba che ha allontanato quelle di Heineken, il siparietto di Locatelli e Lukaku che ha chiesto in conferenza di diventare testimonial dell'azienda di Atlanta, il direttore di Euro 2020, Martin Kallen, in una conferenza, ha sottolineato l'importanza degli sponsor per il torneo e il calcio europeo chiedendo ai giocatori di rispettare gli accordi e smettere di rimuovere le bevande dai tavoli degli incontri con la stampa.
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È stato detto anche che i giocatori con precetti religiosi da rispettare - come Pogba - non vedranno più posta davanti a loro una bottiglia di alcolici. Il direttore ha anche dichiarato di essersi confrontato con le federazioni sulla questione, non escludendo la possibilità di comminare una multa: "I giocatori sono obbligati a rispettare le regole del torneo attraverso le federazioni" - ha detto il dirigente, come riportato da Ansa - "anche se la Uefa non punirà mai un giocatore direttamente: lo farà sempre attraverso le federazioni".
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Su Corriere.it si legge che Coca-Cola e Heineken sono tra i 12 sponsor di alto livello degli Europei e contribuiscono alle entrate totali del torneo per quasi due miliardi di euro.
I giocatori, inoltre, ottengono, in maniera indiretta, dei soldi dalle entrate commerciali di Euro 2020 attraverso le loro federazioni e club nazionali. Le 24 federazioni nazionali, partecipanti al torneo, divideranno 371 milioni di euro di premi in denaro. Inoltre, in caso di successo in tutte e tre le partite del girone è previsto un bonus di 34 milioni di euro.