08/05/2024
di Simone Freddi

Ecommerce: in Italia spedizioni in crescita del 13,5% nel primo trimestre

L’Home Delivery, con l’81,5%, è la modalità di consegna più frequentemente scelta dai consumatori italiani. L’impatto dei resi? I dati più elevati nel Fashion

Crescono le consegne dello shopping online. Foto di Mikhail Nilov (via Pexels)

Cresce il numero delle spedizioni di pacchi legati allo shopping online. Secondo l’ultima edizione del Delivery Index, la ricerca annuale di Netcomm in collaborazione con Poste Italiane che monitora i volumi delle spedizioni ecommerce in Italia, sono 186 milioni i pacchi spediti come risultato di acquisti online nel primo trimestre del 2024, in aumento del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2023.


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Crescono moda e sport

A trainare il dato, annunciato nel corso di Netcomm Forum 2024, sono gli acquisti in ambito Fashion & Sport (23,3%), seguiti da Informatica ed Elettronica di consumo (18,4%) e Health & Beauty (17,6%). Dalla ricerca emerge inoltre che 8 acquisti online su 10 avvengono presso le piattaforme di uno dei 10 merchant più popolari: l’editoria risulta essere la categoria con la più alta percentuale (95,4%) di acquisti sui canali dei top merchant del settore.

L’Home Delivery, con l’81,5%, è la modalità di consegna più frequentemente scelta dai consumatori italiani, mentre solo il 18,5% ha usufruito di un punto di ritiro terzo. I valori della soddisfazione media sul servizio di consegna (o ritiro) per le spedizioni eCommerce è molto elevata: i consumatori hanno assegnato in media 9 punti su 10 alle consegne out of home e 8,9 punti su 10 alle consegne home delivery.


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L'Impatto dei resi

Il Delivery Index fotografa, infine, l’impatto dei resi nelle consegne eCommerce: la quota media dei resi sul totale delle spedizioni eCommerce nel primo trimestre del 2024 è pari al 5,9% del totale delle spedizioni. Si restituiscono soprattutto vestiti e accessori: i valori massimi si registrano infatti nel settore del Fashion (11,3%), seguito da Informatica ed Elettronica (7,9%). Valori minimi invece per Editoria (3,1%) ed Health & Beauty (2,0%)

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