All’Advanced TV Conference, Nextplora ha presentato un’analisi approfondita basata su oltre 250 campagne pubblicitarie monitorate con la propria metodologia di misurazione single source, sviluppata in collaborazione con la tecnologia di audio recognition di Fluzo. Un database unico che consente di leggere con precisione il ruolo dell’Advanced TV nelle pianificazioni crossmediali.
La ricerca ha evidenziato come la televisione lineare continui a garantire copertura rapida ed estesa, ma che la Connected TV e i formati avanzati offrano un contributo determinante in termini di incrementalità e riduzione della saturazione sugli heavy viewers. L’analisi ha infatti mostrato che l’80% delle campagne televisive concentra la frequenza sugli active viewers, mentre l’Advanced TV riesce a rafforzare la presenza sui light TV viewers, segmenti sempre più difficili da raggiungere con i mezzi tradizionali.
Dalla relazione, che ha visto alternarsi sul palco Eleonora Giovenali, Marketing Manager & International BDR in Nextplora, Alessandro Pambianchi, Research Manager sempre in Nextplora, e Alessio Fattore, Chief Data Officer in Publicis Media, sono emersi anche elementi sorprendenti: in molti casi, il primo contatto con la comunicazione avviene proprio sulla Connected TV, confermando il suo ruolo crescente nei pattern di fruizione. Un case study nel largo consumo, caratterizzato da un target ampio e trasversale, ha registrato risultati sopra la media, con un 56% di reach incrementale on demand.
Le evidenze condivise da Nextplora confermano che l’Advanced TV non è più soltanto un mezzo complementare, ma un tassello essenziale per strategie video integrate, capaci di massimizzare la copertura, ottimizzare la frequenza ed elevare l’efficienza degli investimenti media.
Insieme all’articolo, pubblichiamo l’intervento di Nextplora all’Advanced TV Conference.