Anno positivo il 2024 per l’industry della pubblicità. La conferma arriva da Intersections, l’evento organizzato da IAB Italia, UNA e ADCI al via oggi a Milano, dove Denise Ronconi, direttrice dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, ha presentato gli ultimi dati di mercato.
«Gli investimenti pubblicitari si avviano a chiudere il 2024 con un valore di 11,2 miliardi di euro, in aumento del 9% sul 2023», ha detto. «A trainare la crescita è il web advertising per il quale proiettiamo una spesa di 5,5 miliardi, +12%, pari a oltre 600 milioni di euro in più, e una quota del 49%. Tengono la televisione, con il 35% di share, la radio (7%) e l’out of home (4%), mente la stampa è sempre in sofferenza».
Nel mondo digital anche quest’anno, ha precisato Ronconi, «il peso degli Ott, i giganti del web, guadagna posizioni e raggiunge l’82% (era all'81% nel 2023, ndr). Il video mantiene il suo dinamismo e arriva a valere 2,1 miliardi di euro, in aumento del 18% e con una quota del 39%. Performance positiva anche per l’"altra display" (banneristica e native), a +10% a 1,5 miliardi con una share del 27%. La search segue al 26% con un volume di 1,4 miliardi. Il mondo della classified e dell’ecommerce sale del 13% con una quota del 7%: qui il ruolo trainante spetta al retail media, uno dei nuovi fenomeni del mondo della pubblicità digitale. L’1% del mercato è appannaggio, infine, dell’email, con una raccolta di 27 milioni di euro, e dell’audio, in forte sviluppo con investimenti pari a 40 milioni».
L'Osservatorio Internet Media ha puntato i riflettori su uno dei media in più rapido sviluppo, le connected tv. «La tv 2.0, termine con cui raggruppiamo l’addressable tv, le app su connected tv e la componente raccolta direttamente dai Device Manufacturer grazie agli spazi pubblicitari inseriti nei menu di navigazione delle smart tv, segna un aumento del 23% e raggiunge i 580 milioni di euro. La spinta arriva da un lato dall'aumento dell'inventory messa a disposizione degli spender, sia da parte dei brodacaster tradizionali sia dei player dello streaming che hanno aperto le loro piattaforme all’advertising, dall’altro alla luce di un interesse sempre più marcato degli investitori verso il mezzo».
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A livello di trend, «l’advertising è sempre più attivo sul fronte della sostenibilità ambientale e della privacy, con un approccio etico sempre più predominante. L’attenzione del comparto è poi rivolta alle nuove opportunità determinate dall’evoluzione tecnologica, a partire dall’AI Generativa. Ci attendiamo tanto infine dal retail media, un media molto giovane che crescerà tanto e porterà sul mercato nuovi investimenti e tanti dati che potranno essere utilizzati a fini pubblicitari».