RTL AdAlliance all’Advanced TV Conference: unire i campioni locali per competere su scala globale
Il Ceo Stéphane Coruble ha condiviso la visione del gruppo sul futuro della televisione e sul ruolo della collaborazione tra media europei per competere con i giganti globali
All’Advanced TV Conference, Stéphane Coruble, CEO di RTL AdAlliance, ha condiviso la visione del gruppo sul futuro della televisione e sul ruolo della collaborazione tra media europei per competere con i giganti globali (sopra a questo articolo, il video completo dell'intervento, ndr).
Per Coruble, la TV è già oggi sinonimo di “total video”, in un contesto in cui lineare e non lineare stanno convergendo rapidamente. «Pensiamo che tra tre o cinque anni tutta la TV sarà ad-served, ed è fondamentale essere pronti a questa trasformazione», ha sottolineato.
Il mercato europeo, caratterizzato da una forte frammentazione linguistica e culturale, richiede soluzioni che semplifichino l’accesso agli spazi pubblicitari. In questa direzione si inseriscono iniziative come il marketplace pan-europeo che consente di acquistare inventory video in 15 Paesi con un unico punto di accesso, i pacchetti “media collections” per uniformare l’offerta e il prodotto Smart Audiences, che integra i dati locali in segmenti pan-europei, rendendo più semplice il targeting cross-country.
Un altro tema chiave è quello del contenuto premium. Secondo le ricerche condotte da RTL AdAlliance, i brand che si associano a contenuti verificati e professionali ottengono un livello di fiducia significativamente più alto rispetto a quando compaiono accanto a user generated content o social media. La brand safety diventa quindi un asset decisivo, non solo in termini di efficacia pubblicitaria, ma anche come contributo al sostegno di un ecosistema mediatico indipendente e di qualità.
Infine, Coruble ha sottolineato l’importanza delle alleanze strategiche tra broadcaster europei. Dalla collaborazione con Sky in Germania fino all’accordo con France Télévisions in Francia, l’obiettivo è costruire massa critica per bilanciare lo strapotere delle piattaforme globali e riportare una quota maggiore di investimenti pubblicitari verso i media locali.