Stefano Rocco, Chief Growth Officer di YAM112003, on air su Radio Programmatic
«Da formato esecutivo, il video dovrebbe essere considerato oggi leva strategica e collante comunicativo tra tutti i canali»: lo ha detto Stefano Rocco, Chief Growth Officer di YAM112003 ai microfoni di Radio Programmatic in occasione del convegno “Advanced TV, la video convergenza", organizzato da Engage e UPA il 23 ottobre a Milano.
Partendo da questo assunto, Rocco ha spiegato: «Il video dovrebbe essere la pietra angolare nella costruzione di ogni ecosistema di comunicazione, non solo un formato di atterraggio. In YAM112003 lo consideriamo un asset per costruire ed espandere il legame tra brand e audience, un elemento strategico e un channel neutral, che consente l'unione tra YouTube, TikTok, Meta, TV lineare e i tanti altri canali in cui si muove oggi il consumatore».
Ma come si producono video con queste prerogative? Il Chief Growth Officer di YAM112003 trova la risposta nel connubio tra dati e creatività: «La chiave sta nel trasformarsi in esseri mitologici, metà scienziati e metà artisti. Per dirla meglio, muoversi al confine tra dati e creatività. La creatività non manca, ma troppo spesso è però guidata solo dalla pancia e dagli umori del momento. In YAM ci siamo resi conto non bastava più, e abbiamo ampliato il nostro team dedicato ai digital video attivando una partnership esclusiva per l'Italia con Team5PM, YouTube agency internazionale, con la quale abbiamo un accordo esclusivo per l’Italia. Grazie a Team5PM offriamo al mercato un modello proprietario per costruire video strategy digitali su tutte le piattaforme, rispondendo in particolare, in modo scientifico, a domande tipo: perché privilegiare una determinata video strategy, come indirizzare la creatività e come garantire distribuzione adeguata con attenzione elevata?».
In pratica, unendo capacità di analisi e dati, «si può attivare le creatività dandole un perimetro più certo e spunti di partenza, gestire una produzione video più efficace e arrivare pronti a impostare la distribuzione organica e pubblicitaria. Il tutto sempre misurabile quali-quantitativamente e in linea con i bisogni dei brand e delle sue audience», ha detto ancora il manager.
Stefano Rocco al convegno “Advanced TV, la video convergenza", organizzato da Engage e UPA
Nonostante la formula vincente identificata, però, Rocco individua le potenziali aree su cui c’è bisogno ancora di costruire e lavorare: «Primo, c'è bisogno di un cambio di mindset rispetto al video in quanto tale. Pensiamo a YouTube: è la piattaforma più vista dagli italiani, eppure è spesso relegata a un mero "hard disk" dove il 90% dei video ha meno di 1000 visualizzazioni con enorme spreco di risorse. Dobbiamo evitare il rischio che la rete diventi il luogo più sicuro in cui nascondere un video. Inoltre, secondo, non dobbiamo trascurare le opportunità full-funnel offerte dai video. È fondamentale considerare tutto il percorso del consumatore, dalla fase di awareness fino alla conversione. E per farlo, è importante che i brand tornino a raccontare storie e ampliare la logica esclusiva dei 15 secondi, cominciando a ragionare su KPI diversi come il Cost-per-Hour che ci consente di misurare l’investimento rispetto al tempo speso che siamo riusciti a generare con le persone. Infine, c’è bisogno di ampliare il focus dalla Opportunity-to-See alla Opportunity-to-Communicate. Trovare rilevanza in un mondo in cui ogni minuto si caricano oltre 600 ore di contenuto su YouTube, l'obiettivo non è solo farsi vedere, ma comunicare efficacemente. E qui entra in gioco l'importanza del dato», ha spiegato Rocco.
Sulla scorta di questo, il Chief Growth Officer di YAM112003, fa un ultimo invito, in particolare ai brand: «Io credo che i brand abbiano oggi l'opportunità di tornare a reclamare il loro ruolo di esperti. Per prenderselo però è importante uscire dalla dinamica del monologo pubblicitario e vincere la sfida dell'attenzione attraverso l'uso dei dati e un po’ di coraggio».
Guarda qui l'intervento di Stefano Rocco di YAM112003 a Radio Programmatic