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20/11/2024
di Caterina Varpi

Interazione ed emozione: le opportunità di Apple Vision Pro per i brand. La visione di Retex

Hendrick Wijmans, Creative & Brand Experience Director dell’azienda: «Il visore permette di creare esperienze immersive personalizzate, che non solo catturano l’attenzione ma favoriscono un’interazione profonda e coinvolgente con i consumatori»

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Quest’anno Apple ha rivoluzionato il mondo della tecnologia con Vision Pro, il suo primo visore, che fonde realtà aumentata e virtuale in un’esperienza immersiva e all’avanguardia grazie allo spatial computing. Il tool riesce a trasformare lo spazio reale in un palcoscenico interattivo per contenuti digitali. Non ancora disponibile in Italia, Vision Pro si distingue per la sua straordinaria versatilità, ideale sia per il lavoro sia per il tempo libero, ridefinendo il concetto di connessione tra mondo reale e virtuale. Ma quali possono essere le sue applicazioni nel mondo della comunicazione? I brand come possono sfruttare il visore di mixed reality per offrire alle proprie audience esperienze sorprendenti e memorabili?

Ne parliamo con Hendrick Wijmans, Creative Director & Brand Experience Director in Retex, realtà che ha appena pubblicato un white paper sulle infinite possibilità che i nuovi visori possono introdurre lato «experience» (richiedi il paper qui).

Quali sono le caratteristiche più innovative dell'Apple Vision Pro?

Questo visore rappresenta una novità davvero interessante non solo per le sue capacità tecnologiche, ma anche per le opportunità che offre in termini di comunicazione e interazione con i brand. Si tratta di un dispositivo che punta a innovare un settore già consolidato, migliorando l’esperienza utente rispetto ai visori precedenti, spesso limitati a nicchie specifiche, come il gaming o la manutenzione tecnica.

La vera innovazione di Vision Pro risiede nella combinazione di realtà aumentata e realtà virtuale all’interno di un unico dispositivo, il tutto basato sul concetto di spatial computing. Apple, infatti, non parla di AR o VR in senso tradizionale, ma introduce un approccio che consente agli utenti di sovrapporre un layer digitale interattivo alla realtà quotidiana, offrendo sempre la possibilità di scegliere il livello di immersione.

Con Vision Pro, si può decidere di isolarsi completamente all’interno di un ambiente virtuale oppure interagire con il mondo reale arricchito da elementi digitali. Questo equilibrio rende il visore estremamente versatile, sia per l’uso quotidiano che lavorativo, offrendo un’esperienza più naturale e integrata rispetto ai dispositivi tradizionali.

Un aspetto particolarmente innovativo è il controllo dell’interfaccia. Il visore utilizza gli occhi come un vero e proprio mouse: l’utente seleziona gli elementi semplicemente guardandoli, mentre il clic avviene tramite un gesto delle dita. Non sono necessari controller o joystick, nessun tool estraneo all’utente, il che rende l’interazione più immediata e fluida, quasi biometrica.

Dal punto di vista tecnico, Apple Vision Pro si distingue anche per una qualità visiva estremamente elevata. A differenza di altri visori, l’utente non guarda semplicemente attraverso uno schermo, ma sperimenta una riproduzione della realtà così nitida da sembrare autentica, grazie alla tecnologia di pass-through, che permette di muoversi liberamente nello spazio percependo il mondo circostante con una definizione eccezionale.

Come pensi che i brand possano sfruttare in modo innovativo Apple Vision Pro per creare esperienze immersive e coinvolgenti per i consumatori?

Le caratteristiche appena descritte aprono nuove possibilità per il mondo della comunicazione e dei brand, permettendo di creare esperienze immersive personalizzate, che non solo catturano l’attenzione, ma favoriscono un’interazione profonda e coinvolgente con i consumatori.

Apple Vision Pro offre infinite possibilità, e per dimostrarne il potenziale abbiamo sviluppato un’esperienza specifica per un hotel, sperimentando quattro principali funzionalità.

L’esperienza è stata progettata per trasportare virtualmente l’utente all’interno di una struttura ricettiva. Una volta aperta l’app dedicata, l’ospite si ritrova immerso negli spazi alberghieri e può esplorarli visivamente come se si trovasse effettivamente lì. 

Nella prima esperienza, il video spaziale consente di vivere una «giornata ideale» nella struttura, partecipando a momenti-chiave come il check-in, un meeting con colleghi e un aperitivo sulla terrazza. Grazie all’immersione a 180°, l’utente ha la possibilità di vivere gli ambienti come se vi si trovasse realmente e fosse coinvolto in prima persona negli accadimenti.

La seconda esperienza consente agli utenti di esplorare foto immersive in una dimensione spaziale, per scegliere le escursioni offerte dall’hotel. Le immagini, dotate di profondità, permettono di vivere anteprime decisamente realistiche, come nuotare sott’acqua accanto a tartarughe e delfini. Questo approccio supera il tradizionale catalogo, offrendo un «assaggio» coinvolgente delle emozioni che si proveranno durante le escursioni.

Esplorare una suite in 3D, camminando fisicamente al suo interno, è la terza esperienza che abbiamo ideato. Le persone possono osservare ogni dettaglio con una definizione incredibile, dai tessuti ai mobili alle viste dalle finestre. Questo consente, ad esempio, di valutare un upgrade o scoprire altre strutture della stessa catena alberghiera presenti in altre città o Paesi, rendendo la scelta più partecipata e informata.

La quarta esperienza riguarda la possibilità di rivoluzionare la shopping experience grazie alla manipolazione di oggetti 3D, come profumi o borse, sempre collegabili all’hotel. Gli utenti possono interagire con un prodotto in modo realistico, osservandone i dettagli. Un esempio significativo è la bottiglietta di profumo: l’elemento di stupore è rappresentato dal fatto che sembra vera, perfettamente integrata nella realtà; può essere mossa, ruotata, ingrandita dall’utente a piacimento, per apprezzarne i dettagli, e, al contempo, continuare a reagire allo spazio circostante, svelando, ad esempio, un ingrediente segreto attraverso un’esperienza visiva immersiva, come una sorprendente cascata di petali. Un approccio che trasforma la presentazione dei prodotti in un’esperienza memorabile.

Retex come sta approcciando l'utilizzo di questo strumento per la comunicazione?

Ad oggi, il nostro approccio a questa tecnologia, così come a tutte le tecnologie che sperimentiamo, si basa sull’idea di sfruttarla per dare vita a esperienze di brand uniche, vere e proprie VIP Experience: momenti esclusivi che combinano informazione ed emozione. L’utilizzo di questi strumenti si presta particolarmente bene a raggiungere tre obiettivi principali, con un focus più marcato su due di essi.

Il primo è quello delle VIP Experience offerte da questi device: puntiamo a creare momenti esclusivi, combinando informazione ed emozione, per rendere ogni interazione indimenticabile. Un esempio è la personalizzazione di prodotti di lusso, come automobili, orologi o soggiorni esclusivi. Il cliente può esplorare virtualmente un'auto, personalizzandola a suo piacimento direttamente dal proprio salotto, o provare un orologio al polso, scomponendolo per osservare ogni dettaglio meccanico, per poi ricomporlo con un semplice gesto.

Allo stesso modo, nel settore turistico di lusso, è possibile far scegliere esperienze uniche attraverso simulazioni immersive, mostrando luoghi iconici o percorsi con modalità che vanno ben oltre le tradizionali brochure. Questo approccio non solo racconta un prodotto o un servizio, ma immerge l’utente in un mondo straordinario, offrendogli una visione tangibile di ciò che potrà vivere.

In ambiti come l’Hotellerie, questa tecnologia consente di elevare l’esperienza del cliente. Ad esempio, si possono organizzare micro-sfilate o presentazioni di capsule collection virtuali all’interno di suite esclusive. Con un semplice gesto, l’utente può accedere a una sfilata o vedere una celebrity indossare un determinato capo, rendendo l’esperienza interattiva. Queste esperienze guidate sono progettate per accompagnare il cliente in momenti unici, trasformando il modo di presentare e vivere i brand, con un occhio al futuro, quando la diffusione dei device renderà queste tecnologie accessibili a un pubblico più ampio.

Un ambito completamente diverso, ma che mantiene un punto di vista privilegiato, è quello di offrire supporto alla forza vendita delle aziende. Ci sono, ad esempio, realtà che hanno grandi impianti o sedi di specifico interesse che desiderano mostrare: Apple Vision Pro permette di far vivere ai prospect un'esperienza completa, di fare una visita guidata all'interno di edifici di particolare rilievo, o che non sono normalmente accessibili e visitabili, per svariate motivazioni.

Una terza possibilità di applicazione è quella degli eventi, in particolare quelli più esclusivi, dove si può dare un tocco più personale all'experience.

Retex ha già qualche progetto in corso che prevede l'uso degli Apple Vision Pro? Quali sono gli ambiti in cui prevedi una maggiore diffusione di questo tipo di soluzioni?

Attualmente stiamo sviluppando proposte e soluzioni per brand appartenenti a industry diverse, perché possano approfittare delle potenzialità offerte da questa tecnologia innovativa per offrire ai propri clienti esperienze inedite direttamente collegate al proprio business.

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