Nella sezione “Opinioni”, Engage dà spazio ad articoli di approfondimento scritti da professionisti ed esperti di comunicazione. In questa occasione, Chiara Scarponi, Marketing Specialist di Nucleus, agenzia di consulenza SEO & Analytics che supporta i brand nell’ottimizzazione della visibilità organica e nell’efficacia delle loro property digitali, parla del possibile impatto di AI Overviews sulle ricerche online, sottolineando come sia fondamentale adottare una strategia SEO proattiva.
Dopo il lancio negli Stati Uniti a maggio 2024 e dopo un breve periodo di test, Google porta anche in Europa la funzionalità AI Overview. La novità riguarda Italia, Austria, Belgio, Germania, Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna e Svizzera. Questa innovazione segna un passo importante nell'evoluzione della ricerca online, offrendo agli utenti risposte sintetiche e strutturate, generate tramite intelligenza artificiale, direttamente sopra i risultati di ricerca tradizionali.
Perché è importante
L'importanza di questa innovazione risiede nel suo potenziale impatto sul Click-Through Rate (CTR) dei risultati e quindi sulle visite a certe categorie di siti web. La presenza di feature snippet, precursori delle AI Overviews, ha già dimostrato di influenzare negativamente il CTR dei risultati organici. Con l'adozione su larga scala delle AI Overviews, ci si aspetta un ulteriore aumento di zero-click search, poiché gli utenti troveranno risposte esaustive senza dover cliccare sui risultati organici.
Un modello ibrido, non un chatbot
La nuova funzionalità si basa su Gemini, l'intelligenza artificiale di Google, in grado di analizzare un ampio numero di fonti per generare risposte pertinenti e di alta qualità. Invece di un elenco di link, gli utenti vedono un riepilogo delle informazioni, supportato da fonti e link per gli approfondimenti.

È importante sottolineare tuttavia che AI Overviews non è un chatbot conversazionale come Gemini, SearchGPT o Perplexity, ma un modello ibrido che unisce la capacità dell'intelligenza artificiale di generare risposte, sfruttando il tradizionale motore di ricerca di Google. L'AI Overview non è pensato per rimpiazzare i link alle fonti, ma per offrire una panoramica che aiuti l'utente a risparmiare tempo e a trovare rapidamente le informazioni di cui ha bisogno.

Per il futuro invece, Google sta già sperimentando negli Stati Uniti una funzionalità differente, chiamata AI Mode, che promette di trasformare la ricerca in una vera e propria esperienza conversazionale.
Chi sarà più colpito?
L'impatto delle AI Overviews potrebbe non essere uniforme e, al momento, non è possibile prevederlo con certezza. Tuttavia, alcuni studi recenti negli Stati Uniti suggeriscono che i siti di e-commerce e quelli di news potrebbero essere meno vulnerabili rispetto ad altri. Al contrario, i siti editoriali e i blog con
contenuti evergreen, come guide e articoli approfonditi su tematiche specifiche e complesse (come salute, tecnologia e istruzione), potrebbero essere maggiormente vulnerabili.

Quanto impatterà?
È difficile prevedere con precisione l'entità dell'impatto. Tuttavia, basandoci sui risultati osservati nei paesi in cui AI Overviews è stato rilasciato in precedenza, stimiamo che i siti più colpiti potrebbero subire perdite di traffico organico indicativamente comprese tra il 10% e il 20%. In alcuni casi, le perdite potrebbero raggiungere il 40% o più.
Cosa suggeriamo di fare?
In questo scenario in evoluzione, è fondamentale adottare una strategia SEO proattiva. Alcuni suggerimenti chiave includono:
- Ottimizzazione per le correlate e le PAA (People Also Ask): concentrarsi sulla creazione di contenuti che rispondano alle domande correlate e alle ricerche degli utenti, specie di long tail.
- Qualità dei contenuti: creare contenuti di alta qualità, informativi e ben strutturati, che soddisfino le esigenze degli utenti.
- SEO tecnica: garantire che il sito sia facilmente scansionabile e indicizzabile da Google, con particolare attenzione alla velocità e ai Core Web Vitals.
- Focus sull'E-E-A-T: (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness): rafforzare l'autorevolezza e l'affidabilità del sito e dei contenuti anche inserendo link a fonti istituzionali, statistiche e citazioni.
- Schema markup: utilizzare i dati strutturati per migliorare la comprensione del contenuto da parte del motore di ricerca.
- Rinforzare il brand: operare sul marketing mix in modo da rendere il brand più autorevole, riconoscibile e citato.
Conclusioni
Con il lancio dei modelli LLM a partire dalla fine del 2023, è stato chiaro che le ricerche online sarebbero cambiate. Google si è trovata a dover rincorrere i competitor e rilasciare diversi strumenti anche con l’obiettivo di non perdere quote di mercato. Oggi, i numeri dei motori di ricerca basati su AI sono ancora relativamente bassi, seppur in crescita. Con AI Overviews, Google fornisce agli utenti uno strumento AI direttamente nel motore di ricerca, ma sappiamo già che sta sperimentando nuove soluzioni. In conclusione, quindi bisogna accettare il fatto che questi strumenti continueranno ad evolvere nei prossimi anni e dovremo essere pronti ancora a nuovi cambiamenti.
