Alberto Mazzieri, Head of Sales Southern Europe di Spotify
In occasione di un recente evento internazionale, Spotify Advance, la piattaforma di musica e intrattenimento Spotify ha annunciato l'arrivo, anche in Italia, di Spotify Ad Exchange, la nuova soluzione che apre di fatto le porte di Spotify alla pubblicità in programmatic, dando la possibilità alle aziende di acquistare inventory della piattaforma tramite aste in tempo reale.
Si tratta di una grande novità per l'offerta advertising di Spotify: dopo una fase di test partita lo scorso anno negli Stati Uniti e in Canada in collaborazione con The Trade Desk, ora è stata ufficialmente lanciata in Stati Uniti, Canada, Europa, Australia, Nuova Zelanda, India, Singapore, Brasile e Messico, e ampliata a nuovi partner tecnologici. Da oggi infatti anche Google Display & Video 360, LiveRamp, Magnite, Adform e Yahoo DSP potranno accedere alla suite per l'acquisto di formati adv audio, video e display sulla musica, con i podcast in arrivo a breve.
Abbiamo chiesto ad Alberto Mazzieri, Head of Sales Southern Europe di Spotify, qual è stata la risposta degli advertiser italiani a questa nuova soluzione e quale sarà la sua roadmap di sviluppo nel nostro Paese. Di seguito l'intervista.
Alberto, di fatto la soluzione Spotify Ad Exchange apre l’inventory della vostra piattaforma all’acquisto pubblicitario in programmatic. Come stanno rispondendo gli inserzionisti italiani al lancio di questa soluzione?
«Spotify Ad Exchange rappresenta un'importante innovazione, consentendo agli inserzionisti di accedere agli utenti Spotify attivi e connessi tramite un'asta in tempo reale. Dal lancio del pilot lo scorso anno, più di 5.000 inserzionisti hanno partecipato ai test, dimostrando un forte interesse per questa soluzione. Anche in Italia, gli inserzionisti stanno iniziando a esplorare le potenzialità di questa nuova offerta programmatica, che permette piena capacità di targeting personalizzato e misurazione avanzata, offrendo loro maggiore flessibilità e risultati chiari. In particolare, sono svariate le Big6 che hanno già adottato la soluzione biddable, con feedback estremamente positivi su performance e compatibilità con strategie omnicanale. Tra le categorie di clienti che hanno adottato per primi la tecnologia, spiccato il fashion, sia a livello locale che multimarket, il settore CPG e il Retail, dimostrando come Spotify Ad Exchange possa adattarsi efficacemente a diverse strategie di marketing e obiettivi di business.»
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Quale sarà la roadmap di sviluppo in Italia di Spotify Ad Exchange?
«Spotify Ad Exchange (SAX) è già disponibile in Europa, inclusa l’Italia, e continuerà a evolversi con l'integrazione di nuovi formati pubblicitari, come i podcast, che saranno accessibili agli inserzionisti tramite asta in tempo reale. Inoltre, Spotify sta investendo in partnership strategiche con piattaforme leader di settore, tra cui Google Display & Video 360, LiveRamp, Magnite e Adform, per ampliare le opzioni di acquisto e targeting disponibili. La roadmap di sviluppo prevede anche l'implementazione di tecnologie avanzate, come The Trade Desk Unified ID 2.0, RampID di LiveRamp e PAIR di Google Display & Video 360, per garantire metriche ancora più sofisticate e trasparenti.»
Puoi condividerci qualche numero sul business pubblicitario di Spotify?
«Il business pubblicitario di Spotify sta registrando una crescita significativa a livello globale, e questa tendenza si riflette anche nel mercato italiano. Dal 2020, i ricavi pubblicitari della piattaforma sono cresciuti del 141%, trainati principalmente dalla pubblicità dei brand. Questo dimostra quanto il digital audio stia diventando un elemento centrale nelle strategie degli inserzionisti, anche in Italia. Inoltre, collaboriamo con decine di migliaia di inserzionisti a livello globale, offrendo soluzioni creative e strumenti avanzati per campagne mirate e basate sulle performance. Con una base utenti globale di 675 milioni in 184 mercati, rappresentiamo una piattaforma strategica per raggiungere un pubblico attivo e connesso, e oltre il 90% degli utenti considera Spotify essenziale nella propria vita quotidiana. Questi numeri evidenziano il nostro ruolo crescente come leader nel settore del digital audio advertising, sia a livello internazionale che locale.»
Quanto è strategico il mercato italiano per Spotify, in ambito europeo?
«Il mercato italiano è strategico per Spotify, grazie alla sua ampia penetrazione tra la popolazione e alla capacità di offrire un inventory diversificato e ricco di opportunità per gli inserzionisti. In Italia, il 72% della Gen Z considera Spotify un antidoto contro l’isolamento digitale, mentre l'85% lega le canzoni a ricordi indelebili, dimostrando quanto la piattaforma sia parte integrante nella vita quotidiana degli utenti. Spotify è riconosciuta per l’efficacia delle sue soluzioni pubblicitarie, certificate da numerose ricerche come Culture Next, Sonic Science e The Mixer, che evidenziano l’impatto positivo della comunicazione adv sulla piattaforma in termini di coinvolgimento e performance.
Inoltre, siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni per rafforzare la produzione creativa e favorire connessioni più profonde tra consumatori e brand. Ad esempio, Creative Lab, la nostra agenzia creativa in-house, ha già collaborato con marchi globali e locali per creare campagne memorabili e culturalmente rilevanti. Infatti, secondo un sondaggio condotto lo scorso anno, il 92% degli inserzionisti concorda sul fatto che Spotify sia un luogo ideale per dar vita a esperienze creative personalizzate e il 90% ritiene che Spotify offra opportunità uniche ai brand per mostrare la loro creatività. Fra i progetti italiani recenti, voglio menzionare 'Air Action Vigorsol Fresh Studio', progetto che celebra l’autenticità musicale della Gen Z, e la Playlist della Felicità creata in collaborazione con Fiat, per accompagnare i viaggi a bordo della nuova Grande Panda.»