Sul palco dell’Advanced TV Conference è intervenuta Federica Setti, Managing Director Choreograph, WPP Media e Portavoce del Media Hub di UNA, presentando i dati elaborati dal tavolo di lavoro sugli investimenti pubblicitari (sopra l’articolo, il video completo).
Secondo le stime di UNA, il comparto televisivo italiano si conferma in salute, con un valore complessivo superiore ai 4 miliardi di euro. All’interno di questo mercato, l’Advance TV ha raggiunto i 673 milioni di euro, pari al 16% del totale televisivo e al 5-6% del totale mezzi. Una quota che rende la CTV e le altre forme di televisione avanzata un mezzo ormai a tutti gli effetti, paragonabile a canali storici come radio e out of home.
La crescita del comparto è stata trainata dall’espansione delle Smart TV: oggi in Italia si contano 22 milioni di apparecchi connessi, pari a una televisione su due. La fruizione da device alternativi alla TV lineare è salita del +27% nei primi nove mesi dell’anno, con segnali particolarmente forti sull’on demand: +5% tra i giovani, +7% tra gli adulti 25-54, +4% negli over 50. Un trend che conferma la trasformazione dei consumi verso un “palinsesto personale”, dove il prime time coincide con i bisogni individuali.
Sul fronte della pianificazione pubblicitaria, ha spiegato Federica Setti, l’inserimento della CTV ha dimostrato effetti positivi e tangibili. Dalle analisi condotte sulle campagne emerge che la sua integrazione consente di ampliare la copertura dal
+1% fino al +5%, recuperando audience difficili da raggiungere con la sola TV lineare e riducendo la dispersione, in particolare sui target più giovani.