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19/03/2025
di Annalisa Pomponio

Skuola.net compie 25 anni: da archivio di appunti a ecosistema digitale per studenti

Dalla condivisione dei primi bigini online all’intelligenza artificiale: la storia di un’idea nata sui banchi di scuola che ha rivoluzionato il modo di studiare

I due founder

I due founder

Nato come sito per lo scambio di appunti, Skuola.net ha vinto la prova del tempo e oggi è un ecosistema digitale che supporta in prima linea il percorso scolastico di milioni di studenti, e non solo. Un pezzo di storia del settore educational che proprio quest’anno spegne 25 candeline. 

Un’ interrogazione di latino andata male, un bigino che non si trovava, due compagni di banco un po’ nerd e le prime connessioni Internet a casa: questo il brodo primordiale in cui è nato quello che oggi è un punto di riferimento in Italia sul mondo degli studenti e quindi dei giovani. 

E un quarto di secolo dopo gli stessi due compagni di banco - insieme ad un team molto più nutrito - sono ancora alla guida di un progetto che nel corso degli anni ha avuto un solo mantra: innovare il modo di studiare, rendendo al tempo stesso accessibile il sapere a quante più persone possibili. 

Il 19 marzo 2000 andava online Skuola.net: il giro di boa dei 25 anni è anche un’occasione per raccontare l’evoluzione - o meglio la rivoluzione - del modo di essere giovani e di studiare. Da semplice raccolta di appunti al tempo dei primi telefonini, infatti, il portale Skuola.net ha attraversato l’era dell’ADSL, la diffusione di internet in ogni luogo grazie agli smartphone, l’avvento dei social e l’esplosione dell’intelligenza artificiale, evolvendosi ma senza mai perdere la propria identità. 

Un percorso che per una buona metà degli anni è stato accompagnato da una partnership con Mediamond

Un sodalizio che oggi rende il passaggio per queste due realtà quasi obbligato per brand, enti educativi, istituzioni che vogliono conoscere le nuove generazioni ed entrare in dialogo con loro, per proposte di tipo commerciale, valoriale o educativo. 

Le origini di Skuola.net: dall’era del modem 56k alla banda ultralarga: 

Marzo 2000: il mondo si affacciava sul nuovo millennio tra connessioni lente e suoni metallici del modem 56k. In questo scenario digitale ancora agli albori, tre liceali romani ponevano le fondamenta di quello che sarebbe diventato il punto di riferimento per generazioni di studenti: Skuola.net. 

Erano gli anni del Nokia 3310 e della PlayStation 1, un tempo in cui Wikipedia non esisteva ancora e Google non aveva ancora varcato i confini italiani. I ragazzi comunicavano con gli squilli – chiamate a vuoto per segnalare la propria presenza senza intaccare il prezioso credito telefonico – e con SMS abbreviati, dove la "k" sostituiva il "ch". Nelle radio, intanto, le note di Where Is the Love? dei Black Eyed Peas accompagnavano i sogni di una generazione in cui lo studio e il digitale stavano per intrecciarsi in modi fino ad allora impensabili. “Così è stato naturale pensare che la rivoluzione della scuola si dovesse scrivere con la kappa e dovesse abbracciare la rete - net in inglese - internet. Il nome si è fatto quasi da solo, anche perché i due compagni di banco e un terzo founder a 16 anni non potevano permettersi sofisticati studi di marketing” si legge nella nota stampa. 

L’idea iniziale era semplice quanto rivoluzionaria: condividere il sapere e la conoscenza online per aiutare altri studenti. “Quello che i tre in quel momento non sapevano è che stavano dando vita a una delle piattaforme educative più rilevanti del panorama italiano” si legge sempre nella nota. 

Già prima che il progetto fosse online, il liceo di appartenenza aveva investito ben 500.000 lire per ottenere un banner su Skuola.net: un investimento decisamente prematuro per i branded content. 

Non è un caso, dunque, che Skuola.net abbia anticipato il bisogno di condivisione della conoscenza online, che da lì a poco sarebbe stato il propulsore di Google e Wikipedia. 

“Come? Digitalizzando essenzialmente il compagno di banco che ne sa più di te in vari step: gli appunti scritti dagli studenti per gli studenti che gradualmente hanno preso il posto dei bigini, il marketplace degli appunti universitari che hanno digitalizzato lo smercio di tali contenuti nelle copisterie, la piattaforma delle ripetizioni - Ripetizioni.it - che oggi permette a chiunque di trovare, prenotare e pagare con pochi click un tutor per le ripetizioni private. E oggi tutto questo sapere è pronto ad essere la base di una intelligenza artificiale che parla come uno studente e usa i migliori contenuti di Skuola.net” si legge nel comunicato. 

L’arrivo dell’Intelligenza Artificiale 

Oggi Skuola.net è il media EdTech di riferimento per gli studenti di tutte le età e per le loro famiglie. Un colosso dell’education digitale: forte di un’indipendenza editoriale rara nel settore dei media italiani che vede una crescente polarizzazione. 

Dal 2007 Skuola.net è anche testata giornalistica, guidata dal direttore Daniele Grassucci, che negli anni è diventata una vera e propria fonte riconosciuta e citata da blasonati media nazionali. Tra loro figurano testate del calibro di Tgcom24, Ansa, Rai News, La Stampa, Fanpage, Il Messaggero e molte altre. 

In 25 anni Skuola.net ha raggiunto numeri rilevanti: 8 milioni di utenti unici al mese e più di 300mila appunti condivisi dalla sua community, a cui si aggiungono le oltre 30.000 tesi dell’altrettanto storico portale Tesionline recentemente acquisito. Questi numeri sono anche riconosciuti da Audiweb, che pone costantemente l’editore come leader per audience digitale tra i portali tematici. 

Ma solo la metà dell’audience del brand si sviluppa on-site: l’altra metà abbraccia i social, con una reach complessiva cumulata mensile di oltre 30 milioni spalmata su Instagram, TikTok, YouTube e Facebook. Complessivamente tra registrati on-site e follower/fan social, la community di Skuola.net conta oltre 7 milioni di utenti. 

Un ponte tra gli studenti e i boomer 

"Ma c’è un’altra cosa che non esisterebbe se non fosse stato inventato Skuola.net: non sapremmo il voto di maturità che hanno conseguito i leader politici e i ministri che guidano il nostro paese. Dai 60/60 di Meloni, Conte e Renzi al quasi 60 di Schlein ai 48/60 di Tajani e Salvini solo per citare qualche “confessione” recente rilasciata al portale poco prima delle elezioni europee grazie alla loro partecipazione al format Politigame” si legge nel comunicato. 

Questo uno degli escamotage - ma non l’unico - per avvicinare il mondo dei giovani a quello della politica: da dieci anni le “aule” di Skuola.net sono infatti tappa obbligata per ministri e leader politici. 

Che riconoscono in questa realtà non solo un valore quasi da servizio pubblico, vista la sua linea editoriale di totale neutralità politica. Ma anche una storia di eccellenza fatta da due ragazzi della classe media, senza una famiglia imprenditoriale alle spalle, che sono stati capaci di dare vita ad una storia esemplare. Come ricorda la premier Meloni rivolgendosi ai giovani “non è vero che il destino è segnato, guardate questi ragazzi di Skuola.net, volevano copiare una versione di latino e hanno costruito un impero semplicemente con determinazione e creatività”. 

Dalla CSR all’employer branding, tutti passano per Skuola.net 

Skuola.net quindi nel tempo non è diventato un semplice media dove pianificare advertising tabellare e con cui sviluppare branded content per “vendere prodotti o servizi”, è diventato un vero e proprio hub per raggiungere studenti e famiglie su temi estremamente delicati come la scelta della scuola o delle università, l’employer branding, la social responsibility, la partecipazione attiva o l’education. 

Nel curriculum vitae di Skuola.net figurano collaborazioni con istituzioni come il Ministero dell’Istruzione e del Lavoro, autorità regolatrici - come i Garanti Privacy, Infanzia e Antitrust - e forze dell’ordine come la Polizia di Stato, ma anche importanti progetti di social responsibility o employer branding con brand come Durex, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Autostrade per l’Italia e Meta. 

Questo perché Skuola.net non offre solo un mezzo dove pianificare efficacemente per raggiungere il target, ma anche una competenza specifica sul target e sulla costruzione efficace dei contenuti. 

Solo nell’ultimo anno, la piattaforma ha gestito oltre 100 progetti speciali per aziende pubbliche e private, per università, ITS, centri di formazione e chi più ne ha e più ne metta. Senza, ovviamente, perdere di vista qual è la sua missione di partenza: aiutare gli studenti a “interpretare” il mondo in cui vivono. 

 

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