Adasta accelera la crescita nel 2023. Ora focus su internazionalizzazione e nuove property
Utile al +42,5% e ricavi pari a 2,37 milioni di euro (+36,8%) per la concessionaria pubblicitaria digitale italiana controllata da Execus
Adasta, la concessionaria pubblicitaria digitale italiana controllata da Execus, PMI innovativa a capo dell’omonimo gruppo operante nel settore del social selling, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 2,37 milioni di euro (+36,8%) e un utile d'esercizio che segna una crescita del 42,5% rispetto al 2022. Nel 2024 l'obiettivo è superare la soglia dei 3 milioni di euro.
Il risultato di Adasta rappresenta il traguardo di una capillare strategia di crescita focalizzata sulla monetizzazione in programmatic delle inventory display e video degli editori e la cessione di contenuti degli asset editoriali di proprietà (sportal.it), secondo logiche di syndication; l’azienda, inoltre, attraverso investimenti in tecnologia, punterà sempre di più verso configurazioni ad tech, per conseguire una monetizzazione ancora più efficiente delle inventory pubblicitarie degli editori con cui lavora in esclusiva o come partecipante (bidder) alle aste via Prebid.
L’azienda guidata da Simone Chizzali e Filippo Marchio, con un roaster di oltre 60 editori, si posiziona come una delle principali realtà nel panorama della pubblicità digitale in Italia. Grazie a una solida esperienza di mercato e un forte orientamento verso le tecnologie pubblicitarie avanzate, offre servizi di gestione pubblicitaria digitale mirati a massimizzare il rendimento degli editori e garantire campagne efficaci per gli inserzionisti.
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“Il 2023 è stato un anno di conferme importanti, abbiamo consolidato ulteriormente il nostro posizionamento nel mercato italiano, anche attraverso l’ampliamento del portafoglio editori che ha visto l’ingresso di importanti testate giornalistiche e l’istituzione di partnership strategiche, come quella annunciata nelle ultime settimane relativa all’onboarding dell’Editoriale Domani”, dichiara Simone Chizzali, Ceo di Adasta. “Nel 2024-2025 punteremo all’internazionalizzazione delle attività, orientandoci verso mercati più maturi rispetto alle logiche di automazione dell’advertising, attraverso connessioni tecnologiche senza vincoli di esclusiva. Sul mercato italiano punteremo, invece, all’ulteriore efficientamento e consolidamento delle relazioni esclusive esistenti con gli editori attivi in Adasta e ad una crescita importante stimata nel corso dell’anno delle property in concessione”.
Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, spiega la società ad Engage, Adasta sfrutterà all'estero la sua capacità di bidding via protocollo Prebid "mediante integrazioni con editori presenti nei mercati UE più maturi e con l’obiettivo di iniziare a presidiare anche gli USA entro l’anno. Non saranno attivate operations all’estero ma il business development sarà gestito attraverso service esterni (consulenti) che abbiamo già individuato".
Adasta investirà anche nell'introduzione di nuove business unit ed entità indipendenti che mirano a esplorare segmenti di mercato e prodotti complementari ai suoi attuali. L'obiettivo è rafforzare l'offerta esistente e sfruttare le tecnologie legacy per stimolare una crescita organica, mantenendo una continua innovazione e consolidando la leadership nei settori di riferimento attraverso un'integrazione verticale che ottimizza il controllo della catena di valore. La crescita organica sarà dunque basata su prodotti complementari a quelli già offerti dalla concessionaria con un focus specifico nel segmento nativo dei contenuti e dell’utilizzo degli stessi ai fini della brand awareness, della Seo e più in generale delle digital PR. Il tutto con l’ausilio di una piattaforma che sarà sviluppata in house con il supporto delle società del gruppo e che renderà possibile la compravendita in automazione di contenuti all’interno delle properties Adasta ma anche al di fuori di esse.
Contestualmente all'espansione, Adasta continuerà a potenziare il suo ruolo editoriale con Sportal.it, trasformatosi ormai in un asset strategico sia per il know-how generato sia per i ricavi derivanti. In quest’ottica Adasta sta anche valutando ulteriori acquisizioni di verticali di mercato per aumentare l'impatto della loro proprietà intellettuale nella generazione di ricavi e nella raccolta di dati. Questo aspetto è cruciale alla luce del prossimo "cookie sunset", che imporrà nuovi standard di privacy e trattamento dati, evidenziando la necessità di adeguarsi tempestivamente.