Una community di 1 miliardo di utenti attivi in tutto il mondo al mese, di cui 14 milioni in Italia. E ancora: 2 milioni di advertiser attivi e 25 milioni di pagine aziendali.
Sono solo alcuni dei numeri di Instagram, portati all’attenzione della platea di #CasaInstagram, l’evento andato in scena oggi, 29 novembre, a Milano e interamente dedicato alla property di Facebook e alla creatività che sta caratterizzando la comunicazione di brand e agenzie sulla piattaforma mobile.
«Instagram ti avvicina alle persone e alle cose che ami», ha sottolineato Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia. E tra le preferenze degli utenti c’è anche quella di essere connessi ai brand: «Non a caso, l’80% dei profili Instagram segue un’azienda sulla piattaforma», dice ancora Colombo in apertura della mattinata di lavori.
Il Country Director di Facebook non ha poi mancato di portare all’attenzione di tutti l’ascesa delle Instagram Stories, che tra le novità del social, è quella che sta registrando la più rapida crescita: «Sono 400 milioni le persone che condividono le loro Storie ogni giorno e se si considera che erano 300 milioni alla fine dello scorso anno, possiamo dire che le Storie stanno vivendo una rapida ascesa».
Un altro dato interessante rivelato da Colombo è che 1 Storia su 3, tra le Stories più viste, è di un’azienda.
Instagram for Business
L’intervento di apertura di Luca Colombo, ha fatto da apripista a quelli che poi sono stati i topic della giornata. A salire sul palco dopo di lui è stato
Gord Ray, Brand Development Lead di Facebook EMEA, il cui contributo ha meglio esplicitato le potenzialità degli strumenti forniti da Instagram alle aziende: «
Sono le passioni a unire le persone su Instagram», ha dichiarato Ray, sottolineando nuovamente come tra le passioni degli utenti Instagram ci siano anche i brand: «
Non solo l’80% della community di Instagram segue un’azienda, ma
il 60% inoltre dichiara di imparare qualcosa su prodotti e servizi sulla piattaforma».
Questo significa grande attenzione ai brand, che sono chiamati a seguire nuove regole per instaurare un dialogo con questo pubblico. Non a caso: «
Il 50% delle aziende su Instagram crea una Storia ogni mese, cavalcando i numeri di adozione dello strumento già sottolineati da Luca».
Ma non solo: Ray rivela anche che
oltre il 50% delle Instagram Stories prodotte oggi sono video e che 1 Storia su 3 riceve un Direct Message, quindi creano un rapporto più immediato tra utente e marca.
Si passa poi alle ultime innovazioni introdotte da Instagram in risposta a un cambio di utilizzo dello smartphone da parte degli utenti: «Oggi le persone guardano il proprio telefono con lo schermo in verticale per il 90% del tempo speso sul device e inoltre
il 72% dei millennials non gira il proprio smartphone in orizzontale». Questo ha chiamato le aziende a una produzione diversa dei video e Instagram a permettere loro di farlo.
Da qui il lancio di
IGTV (
leggi qui l'articolo dedicato) e della
funzione Shopping (
leggi qui l'articolo dedicato): «Il futuro dello shopping è mobile. Le vendite da smartphone triplicheranno nei prossimi 4 anni. Già oggi 90 milioni di account clicca sulle shopping Stories per imparare di più sui prodotti ogni mese». Da qui l’introduzione della funzione shopping direttamente nei post.
«Essere innovativi fa parte del nostro DNA, è questo che assicura ai brand soluzioni sempre nuove e in linea con le preferenze espresse dall’utenza», dice in chiusura Ray.
Le campagne su Instagram
La parola è poi passata ad
Alberto Mazzieri, Sector Lead - Fashion&Luxury di Facebook Italia. Il suo intervento ha presentato le campagne che hanno performato meglio su Instagram: dalla campagna dedicata a Mooncake, a quella pianificata da Bottega Veneta. «Tutte hanno registrato risultati davvero entusiasmanti sia in termini di awareness sia di conversione, non solo online, ma anche offline», ha sottolineato il manager, che inoltre ha rivelato come il video sia di fatto il formato più preformante nella parte alta e nella parte bassa del funnel.
A dimostrazione di questo è stato presentato sul palco il caso di Diesel, descritto oltre che da Mazzieri, anche da
Dario Gargiulo, Diesel Chief Marketing Officer, il quale ha soprattutto sottolineato: «I dati sono utili come indicazioni. C’è bisogno di interpretarli però con creatività e con intelligenza. Per esempio, tutti affermano che i video brevi performano meglio online, ma nessuno pensa che invece i contenuti più lunghi devono semplicemente essere fatti bene. Usiamo i dati, certo, ma più la nostra testa».
«L’immagine “patinata” del primo Instagram ha attirato per primi i brand Fashion e del Lusso essendo maggiormente legato alle immagini. Ma oggi
tutti i tipi di aziende si stanno affacciando su Instagram perché hanno compreso che genera un immediato contatto con il proprio pubblico», ci ha spiegato Mazzieri a margine del proprio intervento sul palco. «Quello che Instagram permette è inoltre una targetizzazione accurata e le Stories permettono alle aziende di presentarsi al proprio pubblico in modo più autentico e spontaneo, creando così empatia».
Il manager conclude sottolineando che il digital oggi influenza tutto il processo di acquisto «e le Sories stanno facendo molto in questo senso. Da una ricerca da noi commissionata, è risultato che 1 utente su 2 dopo aver visto la Storia di un brand su Instagram visita poi il sito dell’azienda in cerca di ulteriori informazioni, mentre il 34% di essi va addirittura in negozio».
Come creare contenuti per Instagram
V come verticale. Così
Ginevra Capace Galeota, Global Creative Strategist di Facebook, ha cominciato il proprio speech sottolineando come è necessario ideare le proprie campagne direttamente per la visione mobile più diffusa: in verticale. «Come un film pensato per la distribuzione cinematografica viene realizzato per una visione specifica, su un grande schermo, anche i video per mobile vanno prodotti nella stessa logica. E se gli utenti per lo più usano guardare il proprio telefono in verticale, questo è il formato di riferimento. Quello che bisogna cercare di fare è vedere il mobile come un’opportunità per creare contenuti, non come una barriera», conclude.
Si è poi passati alla disamina dei Branded Content: «Per Facebook un Branded Content è il contenuto di un creator o di un editore che è influenzato da un partner commerciale a fronte di un compenso», ha spiegato
Livia Iacolare, Strategic Media Partnership Manager di Facebook Italia. Tre sono gli aspetti che secondo la manager vanno tenuti a mente quando si fa branded content su Instagram: «Pubblico, Misurazione e Percezione, ma altrettanto importanti sono
Trasparenza, Rilevanza e Autenticità, che sono aspetti più apprezzati dalla community».
Infine, Iacolare sottolinea: «
Un branded content deve essere necessariamente parte di un progetto più ampio e parte integrante della presenza organica del brand su Instagram».
Confronto generazionale: Rovazzi e Morandi su Instagram
Verso la chiusura della mattinata,
Giulio Ravizza, Marketing Lead di Facebook Italia, ha ospitato e intervistato
Gianni Morandi e Fabio Rovazzi, titolari di profili Instagram tra i più seguiti e popolari. I due volti noti della musica nostrana, raccontano la propria esperienza sul social sottolineando come Instagram riesca a essere immediato e permetta di presentarsi ai fan in modo più autentico.
In chiusura poi un momento dedicato alla formazione con
Thomas Finetto, Content Lead Creative Shop di Facebook, che ha descritto le tecniche migliori per creare Storie efficaci.