Datrix cresce del +9% nel primo semestre e spinge sull’AI
Per la società guidata da Fabrizio Milano d’Aragona ricavi consolidati a 8,2 milioni di euro. Cresce del 10% il business adtech negli USA
Nel primo semestre 2025, Datrix ha registrato ricavi consolidati preliminari pari a 8,2 milioni di euro, in crescita del +9% a perimetro omogeneo rispetto allo stesso periodo del 2024. I ricavi ricorrenti si confermano al 67% del totale, a testimonianza della solidità del modello di business, mentre il 57% del fatturato è stato generato all’estero, in particolare negli Stati Uniti, dove il gruppo sta intensificando la propria presenza strategica.
Il comparto AdTech, che rappresenta la parte principale della linea AI for Data Monetization (87% del fatturato complessivo), ha generato ricavi per 4,2 milioni di euro, con una crescita di circa +10% nel mercato USA, a fronte di una flessione in Europa legata alla cessione del ramo Mobilit. Il segmento MarTech ha raggiunto i 2,7 milioni di euro, in crescita del +7%, mentre la linea AI for Industrial & Business Processes è cresciuta del +40%, spinta da applicazioni in ambito logistico e di efficientamento energetico.
"I risultati preliminari del primo semestre 2025 confermano la solidità della nostra traiettoria di crescita e l’efficacia delle azioni avviate per rendere il business sempre più scalabile ed efficiente - dichiara in una nota Fabrizio Milano d’Aragona, Ceo di Datrix -. Abbiamo rafforzato la leadership manageriale negli Stati Uniti per sostenere l’espansione nel mercato AdTech e avviato lo sviluppo commerciale della ByTek Prediction Platform in sinergia con Adapex, dopo aver acquisito contratti rilevanti con clienti di primaria importanza in Italia. Questo asset tecnologico rappresenta un pilastro della nostra proposizione AI, anche grazie all’avvio di progetti strategici come quello con BNP Paribas nel wellbeing. Ci attendiamo i primi risultati di queste iniziative già nei prossimi mesi. Guardiamo avanti con fiducia, forti di un modello operativo più flessibile, orientato alla marginalità e all’innovazione".