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20/05/2025
di Mario Mancuso, inviato a Mountain View, California

Google I/O 2025: il nuovo volto della ricerca e dell’advertising secondo Google

L'AI diventa personale, proattiva e potente. E con gli agenti AI e l’AI Mode, cambiano le regole per visibilità, acquisti e contenuti

Alla Google I/O di quest’anno, l’AI ha occupato il centro del palco — letteralmente e concettualmente.

Durante il press tour nell’AI Sandbox e nel keynote di apertura con Sundar Pichai e Demis Hassabis, CEO di DeepMind, Google ha chiarito la propria visione: il futuro sarà fatto di agenti intelligenti, interfacce conversazionali, modelli multimodali e una relazione sempre più integrata tra utente e tecnologia. L’obiettivo? Rendere l’intelligenza artificiale un assistente universale, capace di operare nel mondo reale con intelligenza, iniziativa e comprensione del contesto.

Gemini al centro della scena

Pichai ha aperto l’evento affermando che "ogni giorno è una Gemini season qui da noi", a conferma di quanto il modello linguistico sia ormai la spina dorsale di tutto l’ecosistema Google.

La versione 2.5 Pro di Gemini è stata migliorata in capacità di ragionamento, interpretazione semantica e interazione contestuale, posizionandosi ai vertici del settore secondo benchmark indipendenti. Gemini è ora integrato in Android, Chrome, Search, Gmail, Google Meet e perfino nei nuovi progetti sperimentali di agenti intelligenti.

Uno di questi è Project Astra, un assistente capace di riconoscere oggetti attraverso la fotocamera, comprendere scene reali e rispondere a domande o correggere errori. Emblematico diventa quindi l'esempio mostrato durante la demo, con l'assistente virtuale che smentisce un utente che aveva scambiato un cassonetto per una decappottabile e la sua ombra per “una persona che lo seguiva”.

Project Mariner: l’AI che cerca al posto tuo

Un’altra applicazione chiave è Project Mariner, un agente "long term" pensato per portare a termine compiti su scala temporale estesa. Durante la presentazione, Pichai ha mostrato come Gemini sia in grado di cercare un appartamento rispettando parametri come budget, zona e presenza di lavanderia. Una volta attivato, l’agente prosegue nel tempo a monitorare nuove inserzioni — il tutto in autonomia.

Veo, Imagen e Flow: l’AI creativa diventa produttiva

Google ha anche introdotto nuovi strumenti di creazione visiva e video. Veo 3, il modello generativo video di ultima generazione, è ora capace di comprendere elementi come fisica, luce e gravità.

Allo stesso modo, Imagen 4 è stato integrato nell’app Gemini per generare immagini ad alta fedeltà da prompt testuali, mentre l'altra novità Flow consente di generare veri e propri cortometraggi a partire da immagini statiche e indicazioni testuali, semplificando la produzione video per creator e aziende.

Search: personale, proattiva, potente

Nel keynote affidato a Liz Reid, Head of Google Search, è stato presentato il nuovo AI Mode come una trasformazione radicale del modo di cercare online.

«Per anni le persone hanno usato Google per porre domande. Ora queste domande sono più complesse, più articolate, più esigenti», ha spiegato. «Con AI Mode, la ricerca diventa più intelligente, più personalizzata. È questo il futuro di Google Search».

Lanciata da oggi negli Stati Uniti, questa nuova modalità introduce un'esperienza conversazionale avanzata, capace di generare risposte complete, con fonti, link, immagini, suggerimenti e prodotti. Il cuore è il principio dei 3P: la ricerca deve essere personale, proattiva e potente.

Con la funzione di contatto personale, Gemini è in grado di ricordare il contesto, accedere (previo consenso) a Gmail, Calendar e Drive, e adattare le risposte sulla base della cronologia dell’utente.

Inoltre, la modalità di ricerca fan-out divide le domande complesse in sottotemi, generando query multiple in parallelo e restituendo risposte analitiche, ragionate e visualizzate in modo dinamico — tabelle, mappe, comparazioni, quiz. Un approccio pensato anche per supportare la ricerca transazionale, con effetti diretti su retail, viaggi, ticketing e prenotazioni.

Il retail al centro: la visione di Vidhya Srinivasan e Try On

A dare concretezza alle implicazioni per il mondo delle vendite ci ha pensato Vidhya Srinivasan, VP/GM Advertising & Commerce di Google.

Nel suo intervento, Srinivasan ha mostrato come l’AI Mode non solo rivoluzioni la ricerca, ma ridisegni completamente l’esperienza d’acquisto, diventando una sorta di vetrina intelligente e dinamica.

Con oltre 15 miliardi di listini indicizzati in tempo reale, la nuova Search genera mosaici visivi personalizzati con ispirazioni, prodotti disponibili, blog e contenuti da commercianti e creator. «In passato servivano giorni di ricerca. Oggi bastano pochi minuti per ricevere suggerimenti su misura e acquistare in modo immediato».

Ma la vera innovazione è l’introduzione del virtual try on basato su AI, che analizza la forma reale del corpo dell’utente (attraverso una semplice foto) e simula tessuti, taglie e vestibilità in 3D, con precisione dinamica. Un passo in avanti che cambia il rapporto tra ecommerce, prodotto e rappresentazione. Inoltre, la funzione di prezzo obiettivo consente di impostare un budget, lasciando alla Search il compito di monitorare i cali e notificare quando l’offerta giusta è disponibile. Il tutto, sempre più integrato con agenti AI che portano avanti i task nel tempo, come già visto con Project Mariner.

Gemini diventa anche il motore per suggerire insight creativi, ottimizzare asset multimediali e ridurre la latenza tra contenuto e conversione. «Ogni campagna pubblicitaria sarà più vicina a una conversazione personalizzata tra brand e utente», ha spiegato Srinivasan.

Google Beam: la comunicazione AI diventa tridimensionale

Tra le novità più sorprendenti presentate sul palco di Mountain View c’è Google Beam, l’evoluzione di Project Starline, pensata per ridefinire la comunicazione a distanza attraverso l’intelligenza artificiale e il 3D immersivo. Beam combina sei videocamere, modelli AI avanzati e un display a tecnologia lightfield per trasformare una semplice videochiamata in un’esperienza tridimensionale realistica e naturale, con tracciamento millimetrico del volto e movimento fluido a 60 frame al secondo.

Pensato inizialmente per applicazioni enterprise, formazione e collaborazione ad alto valore, Beam potrebbe cambiare profondamente il modo in cui avvengono le interazioni B2B, gli incontri a distanza e il customer service evoluto, soprattutto in contesti come retail di lusso, consulenza tecnica o onboarding di team internazionali.

I primi dispositivi saranno disponibili entro la fine dell’anno in collaborazione con HP, ma l’infrastruttura dimostra già oggi il potenziale di un’interazione remota potenziata dall’AI, in grado di superare le barriere del 2D e creare maggiore empatia ed efficacia nelle conversazioni digitali.

Google AI Pro e AI Ultra, i nuovi piani di sottoscrizione per accedere agli strumenti

A completare il quadro delle novità presentate alla I/O 2025 c’è anche il rilancio dell’offerta in abbonamento per l’accesso alle funzionalità avanzate dell’intelligenza artificiale firmata Google.

Il piano già esistente, noto come AI Premium, cambia nome e diventa Google AI Pro. Al prezzo di 19,99 dollari al mese (negli Stati Uniti), offre strumenti come Gemini 2.5 Pro, la generazione video con Veo 2, l’accesso completo a NotebookLM Plus e la possibilità di utilizzare Flow, la piattaforma di video AI introdotta durante l’evento, con un massimo di 100 generazioni mensili. Il piano include inoltre l’accesso anticipato a Gemini direttamente su Chrome e il supporto alla traduzione vocale in tempo reale su Google Meet, inizialmente per inglese e spagnolo.

La vera novità è però l’introduzione di Google AI Ultra, il nuovo piano top di gamma da 249,99 dollari al mese. Pensato per professionisti, content creator, sviluppatori e aziende che lavorano quotidianamente con flussi complessi e progetti creativi ad alta intensità, AI Ultra garantisce i limiti d’uso più elevati e l’accesso alle funzionalità più avanzate.

Con questo piano, l’utente potrà sfruttare le potenzialità della versione completa dell’app Gemini, con accesso esteso alla Deep Research, utilizzare la modalità Deep Think di Gemini 2.5 Pro — ottimizzata per ragionamento avanzato — e creare video ad alta definizione con Flow, che nella versione Ultra permette la generazione in 1080p, il controllo della regia virtuale e l’accesso anticipato al modello Veo 3. Anche strumenti creativi come Whisk, pensato per remixare immagini e trasformarle in brevi video animati, offrono funzionalità ampliate nella versione Ultra, con tempi di generazione più rapidi e maggior volume di output.

A questi si aggiungono integrazioni avanzate in Gmail, Docs, Vids e Chrome, la possibilità di utilizzare agenti AI come Project Mariner per gestire fino a dieci task contemporaneamente da un’unica dashboard, l’accesso incluso a YouTube Premium e ben 30 terabyte di spazio di archiviazione condiviso tra Drive, Gmail e Google Photos.

La Search diventa un’esperienza intelligente, integrata con il comportamento utente, e l’advertising evolve da sistema statico a interazione costante, capace di informare, ispirare e concludere l’acquisto in pochi passaggi.

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