Awin integra Influencer Marketing e Affiliation: i vantaggi dell’offerta combinata
Nel 2022 l’attività degli influencer ha generato oltre 3,5 milioni di fatturato per i brand di Awin. A spiegare la strategia del gruppo sono Caterina Spagnolli, Head of Advertisers, e Caterina Poppi, Influencer Partnership Manager
L’influencer marketingè una delle leve di comunicazione più note e che maggiormente affascinano gli spender pubblicitari. Secondo una ricerca realizzata da UPA, nel 2022 l’81% delle aziende ha fatto ricorso a creator e talent e gli investimenti in influencer marketing hanno toccato quota 294 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente.
Un trend che non passa inosservato e che ha spinto Awin, gruppo parte di Axel Springer e United Internet e specializzato in affiliate marketing, negli ultimi due anni, a «supportare i brand nella gestione delle campagne di influencer marketing integrandole nei programmi di affiliazione», spiega a EngageCaterina Spagnolli, Head of Advertisers di Awin, che, insieme a Caterina Poppi, Influencer Partnerships Manager, fa il punto su come si sta evolvendo questa particolare offerta in Awin.
Caterina Spagnolli, quali risultati sta registrando l’offerta integrata influencer e affiliate marketing di Awin?
«In Italia, nel 2022, i content creator hanno generato oltre 3,5 milioni di fatturato per i brand di Awin, con oltre 3,5 milioni di click, portando quindi anche il vantaggio della crescita di traffico di qualità ai siti. Nel 2023 gli investimenti sono aumentati del 16% su base annua, il numero di influencer che si iscrivono ad Awin continua a crescere di mese in mese e sempre più clienti si dimostrano interessati a una integrazione della strategia che includa anche l’influencer marketing all’interno delle attività di affiliazione.
A fronte di questo, abbiamo rilasciato una guida dove viene spiegato passo dopo passo come funziona la piattaforma Awin, i report, come iscriversi e molto altro».
Caterina Poppi, cosa distingue Awin dagli altri programmi di affiliate marketing per influencer?
«L’Amazon Influencer Program è ad oggi sicuramente il più famoso, ma quello che non tutti sanno è che anche su Awin abbiamo tanti creator (più di 2500 solo in Italia, un numero che cresce di 100 ogni mese) e la differenza principale è l’ampia scelta di brand che possono promuovere. Gli influencer su Awin oggi promuovono oltre 1000 brand italiani e stranieri e, cosa importante, non promuovono solo prodotti, ma anche servizi. Il travel, per esempio, dopo la contrazione degli ultimi anni, sta vivendo nuovamente una fase di crescita importante, così come sta avvenendo all’intrattenimento. È per questo che gli influencer aspirano a nuove collaborazioni, iscrivendosi e lavorando con i brand travel presenti su Awin».
E quali sono i benefici per i brand che decidono di unire affiliate marketing e influencer marketing?
Caterina Spagnolli: «I vantaggi che derivano dall’integrazione della strategia di influencer marketing insieme alle altre attività di affiliazione sono molteplici. In un’unica piattaforma, si possono infatti monitorare a colpo d’occhio le performance di tutte le varie tipologie di publisher e verificare l’andamento anche dei singoli influencer dal momento che l’attività viene registrata attraverso i link di tracciamento e permette quindi di vedere, anche i risultati in termini di click e vendite.
Unire le attività significa anche semplificare la comunicazione di novità, promozioni, o nuovi prodotti, che possono essere centralizzate e inviate a tutto il proprio network di publisher, influencer inclusi, oltre che avere un unico centro di costo e fatturazione senza dover stilare singoli accordi per ognuno.
Dal momento che gli influencer tendenzialmente si rivolgono a utenti in cerca di ispirazione e consigli, molto spesso le diverse strategie prevedono gifting, buoni regalo, codici sconto anche esclusivi, o attività a fee fissa che vengono integrate con l’attività a performance, con il vantaggio di poter trovare per ogni brand il mix corretto di remunerazione per una collaborazione win-win tra brand e influencer.
Oggi offriamo infatti un ampio range di soluzioni, in grado di rispondere a tutte le esigenze dei nostri clienti: da una gestione sartoriale delle campagne paid, all’attivazione di influencer a CPA».
Ma perché gli influencer dovrebbero affidarsi all’affiliate marketing?
Caterina Poppi: «Lavorando con l’affiliate marketing, gli influencer possono consigliare spontaneamente ai loro follower prodotti o servizi che amano, anche senza dover necessariamente seguire brief specifici, o mandare contenuti in approvazione… tutti passaggi che rallentano molto il processo per il creator.
I link affiliati vengono pubblicati ovunque si possa mettere un link, quindi Instagram, YouTube, Telegram, Twitch. Su TikTok, anche se non si possono pubblicare link, vengono tracciate comunque le vendite associate a un influencer grazie a codici sconto personalizzati assegnati dai brand. In questo caso il tracciamento è cookieless e è affidabile al 100%.
Quando si pubblicano link affiliati è sufficiente che il creator inserisca l’#aff. I follower stanno prendendo sempre più confidenza anche con questa definizione e non gli dispiace che il creator guadagni una commissione, in fondo stanno ripagando il consiglio che gli è stato dato».